MENUMENU
Per realizzare una reale economia circolare in Europa non si parte da zero: il comparto industriale, dai produttori ai riciclatori, è già al lavoro sulla strada della circolarità ed è altrettanto pronto a sviluppare ulteriormente il modello di produzione, uso e consumo dei beni scelto dall’Unione per compiere la transizione ecologica. È con questo respiro di ottimismo che il 19 gennaio 2022 sono stati inaugurati a Salisburgo i lavori della ventesima edizione di IERC (International Electronics Recycling Congress) che, come ogni anno, riunisce la comunità internazionale di esperti, legislatori, consulenti, accademici e attori economici dell’intera catena del valore del riciclo dell’elettronica. Allo IERC 2022 Erion è presente con Luca Campadello, manager del team Projects and Innovation che nella seconda giornata di eventi ha presentato i risultati di due importanti progetti di ricerca europei ai quali negli ultimi anni il nostro Sistema multiconsortile ha partecipato insieme ad altri prestigiosi partner internazionali.
Lions2Life: la seconda vita delle batterie al litio
Promosso da EIT-Climate-KIC a partire dal giugno del 2020, Lions2Life ha messo insieme per 18 mesi una squadra di esperti europei sull’obiettivo di ricondizionare le batterie al litio provenienti dai veicoli elettrici leggeri (scooter, biciclette e monopattini) per immagazzinare energia rinnovabile e prevenire la generazione di rifiuti. Un’idea che l’equipe di ricerca di Lions2Life ha trasformato in realtà con un prototipo assemblato e testato al “Pinada Lab” nei pressi della città spagnola di Valencia. Si tratta di un impianto pilota composto da 700 celle provenienti dalle batterie della e-mobility e capace di accumulare energia generata da pannelli solari. Un business model immediatamente applicabile? Quasi. Per portare l’impianto di Lions2Life su scala commerciale è necessario prima di tutto agire sul piano politico per regolamentare misure come la raccolta separata di questi prodotti, il modello “Pay as you sell”, pratiche di smistamento dedicato negli impianti di pre-trattamento e azioni di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. In secondo luogo, ha detto Campadello “si devono coinvolgere sempre di più i comuni che svolgono un ruolo importante perché sono i soggetti più vicini ai bisogni dei cittadini e i gestori della mobilità elettrica. Senza il loro apporto non sarebbe possibile creare la rete immaginata da Lions2Life che comprende non solo attori fornitori di prodotti, come venditori e produttori di veicoli e aziende di mobilità elettrica, ma anche clienti come complessi residenziali, gestori di punti di ricarica e servizi pubblici in generale”. Per Erion, ha concluso Campadello, “è stato stimolante collaborare con il consorzio spagnolo Recyclia e confrontarsi con le criticità legate al tentativo di dare una seconda vita alle celle delle batterie al litio, all’ascolto del punto di vista dei produttori e allo studio delle implicazioni normative”.
NONTOX, “ripulire” la plastica si può
Il titolo completo del progetto NONTOX è “Rimozione delle sostanze pericolose per aumentare i tassi di riciclaggio delle materie plastiche dei RAEE, ELV (veicoli a fine vita) e CDW (rifiuti da costruzione e demolizione)”. L’obiettivo è sviluppare un nuovo protocollo di trattamento della plastica per eliminare tutte quelle sostanze pericolose che attualmente ne limitano il reimpiego nei cicli produttivi. Da questa idea di circolarità nel giugno del 2019 ha preso il via il progetto sulla plastica finanziato con 5 milioni di euro da Horizon2020 e che unisce 12 partner provenienti da 7 Paesi europei. NONTOX, che si chiuderà ufficialmente nel novembre del 2022, ha già ottenuto ottimi risultati esposti da Campadello nel corso del suo intervento a IERC 2022: “Siamo stati in grado si raggiungere un’efficienza di dealogenazione del 98% su uno specifico target di polimeri e, soprattutto, di verificare che i nostri risultati fossero davvero applicabili in nuovi prodotti. Ricordare che questo progetto sia stato pensato nel 2018 ci rende orgogliosi, così come vedere le fasi finali dello sviluppo di una soluzione che, seppur a livello sperimentale, dimostra la possibilità di valorizzare le plastiche pesanti dei RAEE”.
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