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L’Europa mette l’economia circolare al centro dell’agenda 2021

Il consiglio europeo dei ministri dell’Ambiente ha approvato il documento “Rendere la ripresa circolare e verde”. Particolarmente soddisfatto il ministro Sergio Costa: “Puntiamo a essere un continente climaticamente neutrale, in grado di preservare la biodiversità, resiliente e inclusivo. Si tratta di una grande conquista”

Il consiglio europeo dei ministri dell’Ambiente ha approvato ieri un documento intitolato “Rendere la ripresa circolare e verde” (qui il documento in inglese) riportando l’attenzione sull’economia circolare come volano per la ripresa economica in stretta connessione con il Piano d’azione per l’economia circolare, adottato a marzo scorso.

 

Tra ecodesign e riparabilità

Il commissario europeo all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevičius, si è detto particolarmente soddisfatto del focus sulla futura politica dei prodotti sostenibili e del sostegno all’ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile (più nota come direttiva ecosedign), del diritto alla riparazione e dell’invito a presentare una proposta sul “passaporto digitale” del prodotto. Sinkevičius ha anche elogiato l’attenzione per l’impronta ambientale come strumento per misurare la sostenibilità di prodotti e servizi “e l’approvazione delle sette catene chiave del valore dei prodotti identificate nel Piano d’azione per l’economia circolare”.

Il Consiglio Ue dei ministri dell’Ambiente, che si è concentrato anche sull’approvazione del testo di legge sul clima confermando l’accordo della scorsa settimana che fissa al 55% rispetto ai livelli del 1990 l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra, ha fatto anche un focus sul ruolo della digitalizzazione nella transizione ecologica. Nel suo intervento, il ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, ha evidenziato l’impegno che potrà mettere in campo l’Italia nel 2021, anno della presidenza italiana del G20 e della copresidenza della Cop 26 sul clima.

 

Costa: “Circolarità chiave della transizione”

Riteniamo che le misure che possano più di altre contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di trasformare l’Europa in un continente climaticamente neutrale, in grado di preservare la biodiversità, resiliente e inclusivo, passino per l’economia circolare” ha detto Costa rivolgendosi agli altri ministri dell’Ambiente.

Vi sono alcuni elementi di prioritaria importanza per favorire la sostenibilità dei prodotti, dei processi e dei consumi – ha aggiunto il ministro –: penso all’impronta ambientale, all’etichettatura ecologica, al sostegno alle imprese nella promozione della durabilità e riparabilità dei prodotti, il contrasto all’obsolescenza programmata e l’elaborazione di metodologie per tracciare minimizzare le sostanze che destano preoccupazione nei materiali riciclati nei prodotti in essi contenuti. Vorrei esprimere – ha proseguito Costa – particolare apprezzamento per il riferimento nelle conclusioni al riciclo chimico delle plastiche come metodo innovativo per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo”.

 

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