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lI contributo delle piattaforme digitali allo sviluppo dell’economia circolare

L’economia circolare si configura come traiettoria fondamentale per lo sviluppo e il rilancio del sistema produttivo del nostro Paese. Per questo motivo, il Viceministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni ha voluto dar vita al progetto Italia2030 che coinvolge le migliori università italiane insieme ad aziende attive in termini di economia circolare

Lanciata a inizio autunno del 2019, l’iniziativa prevede la creazione di gruppi di lavoro tematici (dall’energia all’edilizia, dall’agricoltura ai rifiuti…) per l’elaborazione di un position paper con un obiettivo divulgativo. Si vuole infatti promuovere la diffusione di una sensibilità e di una cultura di economia circolare.

Durante il webinar di oggi “lI contributo delle piattaforme digitali allo sviluppo dell’economia circolare e i problemi connessi al recupero dei materiali di supporto”, organizzato dalla Luiss Business School, è stato affrontato il tema delle tecnologie digitali e il come ripensarle in un’ottica di economia circolare.

All’interno di questo contesto, si è inserito l’intervento di Danilo Bonato, Direttore Generale Erion, che ha proposto cinque obiettivi sui quali l’Italia dovrebbe puntare:

 

  • Attuare una serie di misure per raggiungere e superare l’obiettivo europeo del 65% di raccolta dei RAEE, valorizzando così la materia dei prodotti Hi Tech.
  • Realizzare un’infrastruttura impiantistica di secondo livello robusta e competitiva, capace di estrarre i materiali attraverso processi metallurgici e il potenziare gli impianti esistenti.
  • Puntare al 100% di materie plastiche riciclate, con benefici per l’ambiente e la salute umana (si risparmierebbe infatti almeno 1 milione di tonnellate di emissioni di gas serra).
  • Rendere competitivo il settore del remanufacturing. Il riutilizzo e il riciclo avrebbero dei notevoli risparmi in termini di materia ed energia.
  • Sviluppare il mercato del circular housing e del leasing degli apparecchi elettronici per le abitazioni e le aziende. Tale approccio sostenibile porterebbe alla creazione di 2000 posti di lavoro e 1 miliardo di euro di fatturato.

 

Per una transizione verso un’economia più circolare e sostenibile, oltre a una serie di azioni concrete che sappiano rilanciare il nostro Paese, risultano fondamentali la sinergia, la condivisione e la collaborazione tra i vari attori coinvolti lungo tutta la catena del valore.