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Raggiunto l’accordo tra Consiglio e Parlamento per migliorare i rating ESG

I criteri ESG sono sempre più diffusi nella misurazione della sostenibilità di aziende e governi, e sono l’architrave su cui si basa la transizione. L’Ue prova a migliorare la credibilità delle valutazioni ambientali, sociali e di governance. Le nuove norme mirano a rafforzare l’affidabilità, la trasparenza e comparabilità dei rating

Nuovo passo in avanti sull’atteso regolamento ESG, il provvedimento con il quale l’Unione Europea intende disciplinare uno degli ambiti più importanti per quel che riguarda la finanza sostenibile. Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta che era stata avanzata a giugno 2023 dalla Commissione, con la quale l’Ue mira a potenziare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili.

Come è noto, le valutazioni ESG permettono di conoscere ed esplorare il profilo di sostenibilità di un’azienda o di uno strumento finanziario, valutando la sua esposizione ai rischi ambientali, sociali e di governance e il suo impatto sulla società e sull’ambiente. Negli ultimi anni le valutazioni ESG hanno avuto un impatto sempre più importante sul funzionamento dei mercati finanziari e, secondo molti analisti, costituiscono la principale speranza per il necessario supporto economico alla transizione ecologica. Ecco perché ha assunto particolare valore il microcosmo delle valutazioni ESG: chi fornisce i pareri sui quali vengono poi prese le decisioni aziendali e politiche? Quanto sono adeguati i criteri di trasparenza? Come si può incentivare la finanza sostenibile?

Domande alle quali prova a rispondere la proposta di regolamento Ue. Come scriveva la Commissione nel testo sul quale si sono pronunciati Consiglio e Parlamento lo scorso 5 febbraio, “i fondi di investimento con caratteristiche o obiettivi sostenibili sono notevolmente aumentati in termini di numero, dimensioni e tipo di capitale che attraggono. In tale contesto si è sviluppato un ecosistema di investimenti ESG, che comprende, tra l’altro, la fornitura di rating ESG. Tali rating ESG sono commercializzati in quanto forniscono un parere sull’esposizione di un’impresa o di un soggetto a fattori ambientali, sociali e/o di governance e sul loro impatto sulla società”.

Leggi anche: Finanza sostenibile, le nuove proposte della Commissione Ue su tassonomia e investimenti Esg

 

di Redazione EconomiaCircolare.com

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