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“La comunicazione ambientale è un impegno di onestà e trasparenza”

Marta Macchi, Communications & Marketing Manager di Erion, ha partecipato al Circular Talk organizzato da EconomiaCircolare.com il 5 giugno 2024 in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente

“In un mondo che si trova ad affrontare una crisi ecologica e climatica sempre più evidente, ma spesso paralizzato da un senso di impotenza, la comunicazione assume un ruolo fondamentale per guidare il cambiamento culturale necessario ad abbracciare le trasformazioni sociali ed economiche richieste dalla transizione ecologica”. È partito da questa suggestione il Circular Talk “Social per l’ambiente” organizzato il 5 giugno 2024 da EconomiaCircolare.com in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente

 

Il potere della comunicazione per comprendere la transizione ecologica

L’appuntamento, moderato da Alessandra De Santis, Coordinatrice di EconomiaCircolare.com, ha riunito tre esperte del settore comunicazione: Isabella Fabbri, content creator, Alessia Gasparini, Marketing Activation manager Italy di Electrolux e Marta Macchi, Manager Communications & Marketing di Erion che ha aperto il talk con un intervento sul potere della comunicazione rispetto alla comprensione generale di tematiche fondamentali per la transizione ecologica. “Abbiamo tanti target, tanti mezzi di comunicazione e una grossa responsabilità, ovvero differenziare il messaggio che diamo che dev’essere semplice, intuitivo e immediato”, ha esordito Macchi. “Gli italiani sono bravissimi a fare la raccolta differenziata del vetro, della carta, della plastica, ma la metà di loro non sanno ancora cosa siano i RAEE e, di conseguenza, come conferirli in modo corretto per garantirgli un corretto riciclo. Con questo scenario, l’attività di comunicazione può spaventare, ma anche aprire la strada a tante opportunità di misurarsi e fare tante belle cose con mezzi e pubblici e diversi: dalle Istituzioni ai cittadini.” Un target, quest’ultimo, al quale Erion ha deciso di rivolgersi con diverse iniziative promosse dai suoi Consorzi per diffondere la cultura della circolarità e della sostenibilità. È il caso di Erion WEEE che con il maxi-programma di comunicazione DireFareRAEE, punta a ridurre il ritardo italiano sul target di raccolta fissato dall’Ue che, ha ricordato Macchi, “per essere raggiunto prevede una raccolta di 11 chilogrammi pro-capite all’anno di rifiuti elettronici. Attualmente siamo fermi a 6 chili a persona”.

“Una comunicazione efficace dev’essere onesta e trasparente”

La manager di Erion ha poi offerto la sua visione su quella che rappresenta la sfida principale della comunicazione verso i cittadini, ovvero riuscire a semplificare concetti tecnici senza banalizzarli. “Per farlo bisogna innanzitutto essere onesti e trasparenti”, ha detto Macchi. Il nostro settore deve veicolare messaggi chiari, precisi e intuitivi. Nel caso dei RAEE, per esempio, dobbiamo concentrarci sul rendere chiaro l’acronimo affinché i cittadini possano conoscere bene questa tipologia di rifiuti, l’importanza della loro corretta gestione e, infine, fare proprio il messaggio.  Un altro elemento fondamentale è legare a un aspetto così tecnico un elemento di sensazione, qualcosa che arrivi alla pancia, che faccia riflettere, che possa anche turbare se necessario. Dare un aspetto emozionale alla comunicazione, cambia tutto e permette di far capire che il riciclo dei RAEE rappresenta un gesto a favore dell’ambiente. È allora che la call to action si trasforma in azione.”

La vera sfida di sensibilizzazione è quella sui giovani

Macchi ha infine passato in rassegna le principali iniziative di comunicazione legate al programma DireFareRAEE, lanciato nel 2022 da Erion WEEE per ampliare la conoscenza dei cittadini sul tema. Una vera e propria necessità, come ha rivelato la prima indagine dell’Osservatorio sui RAEE lanciato da Erion WEEE insieme a Ipsos, secondo il quale la maggior parte degli italiani ignora la specificità dei rifiuti elettronici e le corrette modalità di conferimento. “Tra i progetti di DireFareRAEE – ha ricordato Macchi – c’è il podcast ‘Effetto Farfalla’ realizzato in più puntate insieme a Chora Media; una campagna informativa promossa nelle scuole di Milano, Torino, Bologna, Napoli e Roma e associata a gare di raccolta di RAEE; il finanziamento, insieme a CDCA, Economia Circolare ed Enea, di dieci Borse di Studio per formare gli studenti universitari nel campo dell’economia circolare”. Ai giovanissimi è stata, invece, dedicata l’iniziativa RAEEgen che coinvolge dieci content creator e che ha l’obiettivo di informare, con un linguaggio semplice e immediato, sull’importanza del riciclo dei RAEE. Infine, un focus sulla punta di diamante di DireFareRAEE, ovvero il Docufilm Materia Viva, promosso con Libero Produzioni: un’opera patrocinata da tre ministeri, premiata dai festival cinematografici di Giffoni e Venezia, ma soprattutto uno strumento pop capace di arrivare al pubblico attraverso i racconti di personaggi del calibro di Susan Sarandon, Shailene Woodley, Federica Pellegrini, Alessandro Del Piero e tanti altri. Materia Viva, ancora disponibile sul catalogo di Rai Play, è attualmente al centro del suo secondo tour per le piazze, i festival, le scuole e le università di tutta Italia. Macchi ha chiuso il suo intervento con un appello: “Chiediamo da anni che venga fatta una pubblicità progresso sui RAEE che sia capace di arrivare a tutti i cittadini e renderli consapevoli del fatto che differenziare i RAEE permette il riciclo di materie prime fondamentali per tutti i comparti industriali. È tempo di capirlo, è tempo di cambiare rotta.”

 

Rivedi in streaming on-demand il Circular Talk “Social per l’Ambiente” di EconomiaCircolare.com