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TE3C, il software che misura le emissioni e il risparmio energetico delle aziende

ENEA ha sviluppato TE3C, un software che supporta le aziende nel calcolo del risparmio energetico e delle emissioni di CO₂ evitate ricorrendo a materiali secondari anziché a materie prime vergini. Un approccio che valorizza scarti, sottoprodotti e materiali riciclati, riducendo così l’impatto ambientale e contenendo il consumo complessivo di risorse. Ecco come funziona

Su incarico di Utilitalia, ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) ha sviluppato TE3C, un software che supporta le aziende nel calcolo semplice e rigoroso del risparmio energetico e delle emissioni di CO₂ evitate ricorrendo a materiali secondari anziché a materie prime vergini. Un approccio che valorizza scarti, sottoprodotti e materiali riciclati, riducendo così l’impatto ambientale e contenendo il consumo complessivo di risorse.

Attraverso TE3C è possibile stimare quanta energia viene effettivamente risparmiata lungo la filiera produttiva e quali siano i benefici concreti in termini di emissioni climalteranti evitate. Questo risparmio energetico, infatti, viene convertito nei Titoli di Efficienza Energetica Circolare (TEEC), i titoli relativi alla diminuzione delle emissioni di CO₂ e si traduce in Crediti di Carbonio Circolare (3C). La scelta stessa del nome TE3C sottolinea l’intento di promuovere una visione più sostenibile, in cui l’economia circolare diventa il motore di un sistema produttivo più efficiente.

​La “C” va ad aggiungersi dunque ai TEE, i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche certificati bianchi, istituiti nel 2004 dai Decreti del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. I titoli possono essere ottenuti da vari soggetti che effettuano progetti per il risparmio e l’efficientamento energetico, tra questi: i produttori di energia da fonti rinnovabili e coloro che installano impianti fotovoltaici. I TEE sono riconducibili a quattro tipi fondamentali, a seconda dei risparmi ottenuti in termini di: energia elettrica; gas naturale; altri combustibili nel settore dei trasporti; altri combustibili in altri settori.

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Perché cambiare metodo produttivo conviene

L’idea di TE3C è valorizzare il lavoro di quelle aziende che scelgono un sistema produttivo più circolare e post estrattivista. Una scelta che, oltre a ridurre gli impatti ambientali della produzione, porta anche a un concreto risparmio energetico.

Il risparmio reale – e quindi i TEEC effettivamente generati – si basa su un confronto tra l’energia consumata lungo tutto il ciclo di vita dei materiali secondari utilizzati e quella che sarebbe stata necessaria impiegando i materiali primari corrispondentiIn questo processo di sostituzione potrebbe essere realizzato un risparmio energetico che i TEEC hanno l’obiettivo di quantificare affinché venga riconosciuto sul mercato dei titoli di efficienza energetica”, si legge sul portale di ENEA.

di Alessandro Bernardini

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