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ASIA NAPOLI ED ERION WEEE INSIEME PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI NAPOLETANI SUL CORRETTO CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI CON “RICICLARE I RAEE È UNA BELLA STORIA!”

• Firmato oggi l’accordo tra l’Amministratore Unico di ASIA Napoli S.p.A., Domenico Ruggiero, e il Direttore Generale di Erion WEEE, Giorgio Arienti
• Presentati i risultati dell’indagine Ipsos: l’80% dei napoletani ancora non sa cosa significhi l’acronimo RAEE

Napoli, 28 febbraio 2023 – Alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’Assessore alla Salute e al Verde del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada e dell’Assessore all’Istruzione e alla Famiglia, Maura Striano, è stato firmato oggi dall’ Amministratore Unico di ASIA Napoli S.p.A., Domenico Ruggiero e dal Direttore Generale di Erion WEEE, Giorgio Arienti, l’accordo per la collaborazione tra l’ azienda integrata di servizi di igiene ambientale e il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), che partirà nelle prossime settimane con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini del capoluogo campano sul tema dei RAEE e sulle buone pratiche per il loro corretto conferimento.

Con l’iniziativa “Riciclare i RAEE è una bella storia!” – presentata questa mattina nel corso di una tavola rotonda presso la Sala Giunta del Comune a Palazzo San Giacomo – il Consorzio e la municipalizzata mettono in campo un’azione combinata su tre fronti: campagna di affissioni, attività formative per gli studenti e momenti di raccolta straordinari dei piccoli RAEE presso le scuole coinvolte nel progetto.

A partire dal 13 marzo, le strade del capoluogo campano saranno interessate da un piano di affissioni stradali per far conoscere ai cittadini cosa sono i RAEE e come conferirli correttamente. A seguire, 11 scuole aderenti all’iniziativa verranno coinvolte in lezioni formative tenute da esperti del settore sui temi della sostenibilità e del riciclo, partecipando – inoltre – a un concorso. All’interno dei plessi scolastici saranno, infatti, posizionati appositi contenitori in cui i ragazzi potranno conferire i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici che saranno successivamente ritirati da ASIA Napoli. La scuola che avrà raccolto più RAEE verrà premiata con un buono per l’acquisto di materiale didattico, nell’ambito di una cerimonia ufficiale che si terrà nel mese di maggio.

“Ringrazio ASIA Napoli e il Comune per la pronta disponibilità a collaborare su questo importante progetto, che ha l’obiettivo non solo di sensibilizzare i giovani sul tema del corretto conferimento, ma anche quello di invitare i cittadini napoletani a sfruttare i servizi che hanno a disposizione per conferire in maniera corretta i RAEE. Ancora troppo spesso, infatti, questi rifiuti vengono tenuti in casa anche se inutilizzati o gettati nell’indifferenziata.” ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE. “L’iniziativa rientra nel più ampio programma di comunicazione e sensibilizzazione DireFareRAEE, avviato nel 2022 e che continuerà per tutto il 2023.”.

“Nelle nostre case c’è una piccola miniera: sono tutti quei dispositivi elettronici che non usiamo più ma teniamo accantonati in cassetti ed armadi. Cellulari, caricabatterie, radio, telecomandi ed ogni altro oggetto inutilizzato perché non funzionante o solo perché “superato” può essere ancora utile se correttamente avviato al recupero” ha dichiarato l’AU di ASIA, l’ingegner Domenico Ruggiero che ha poi continuato: “Separare e correttamente conferire i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ha un doppio valore di rispetto dell’ambiente: non lo si inquina con il vecchio e si riduce lo sfruttamento delle miniere per realizzare il nuovo. l’iniziativa DireFareRAEE del consorzio Erion WEEE che ASIA ha accolto ed inserito nel progetto Educambiente sotto il patrocinio del Comune si propone proprio di veicolare questo messaggio e aumentare la sensibilità sul tema.

“Oggi firmiamo un accordo molto importante perché lo smaltimento dei rifiuti elettronici è una delle grandi emergenze della contemporaneità, è una grande risorsa ma è anche un grande problema ambientale” ha dichiarato il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Abbiamo deciso di partire dalle scuole perché chi maneggia di più i cellulari e le apparecchiature elettroniche in generale sono proprio i ragazzi e quindi questa è l’occasione per spiegare loro che questi strumenti ad un certo punto devono poi essere smaltiti in maniera corretta e regolare. In generale noi stiamo spingendo molto sul recupero organizzato e industriale dei rifiuti allo scopo non solo di proteggere il nostro ambiente ma anche di considerarli come una grande risorsa economica. Nei rifiuti elettronici ci sono metalli nobili, c’è la possibilità di ridurre fortemente l’impatto ambientale ma anche di trovare risorse economiche e noi stiamo andando fortemente in questa direzione”.

Il sondaggio

Nel corso della mattinata è stata inoltre presentata l’indagine realizzata da Ipsos per Erion WEEE nell’ambito dell’“Osservatorio conoscenza RAEE”, voluto dal Consorzio per monitorare i livelli di consapevolezza dei cittadini, le loro opinioni e i loro comportamenti. Lo studio, realizzato su un campione di 1.000 cittadini italiani a cui si aggiunge un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni e uno su 500 abitanti di Napoli ha evidenziato che c’è ancora molta strada da fare in termini di sensibilizzazione. È emerso, infatti, che l’80% dei napoletani non conosce il significato dell’acronimo RAEE. Un dato allarmante, il peggiore tra quelli delle cinque grandi città italiane analizzate (Bologna, Torino, Milano, Roma e, appunto, Napoli), e nettamente superiore rispetto alla media italiana, che si attesta sul 61%.

Anche per quanto riguarda le modalità di conferimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche il quadro risulta critico: rispetto a 14 tipologie di prodotti oggetto del sondaggio, che vanno da pc e smartphone fino a contapassi e spazzolini elettrici, quasi 1 napoletano su 2 (49% del campione) finirebbe per gettarne almeno uno nei contenitori della plastica o della raccolta indifferenziata (tra l’altro pensando, nell’88% dei casi, che questa sia la procedura corretta).

Dall’indagine emergono, inoltre, comportamenti tali da alimentare i flussi paralleli illegali: il 35% dei napoletani intervistati ha dichiarato di essersi rivolto agli “svuota cantine” per disfarsi dei propri RAEE e il 30% ha affermato di essersi imbattuto, fuori dai centri di raccolta, in soggetti non autorizzati che hanno chiesto di consegnare loro tali rifiuti. Dati preoccupanti, che risultano in linea con la media nazionale, rispettivamente pari al 32% e 34%, ma superiori a quelli delle altre città coinvolte nella ricerca.

Il problema della scarsa informazione è emerso, infine, anche dall’analisi dei livelli di conoscenza delle possibilità di conferimento a disposizione dei cittadini: il 31% dei napoletani non conosce il “servizio 1 contro 1” (ovvero il diritto del consumatore di richiedere al rivenditore, al momento dell’acquisto di un nuovo apparecchio, il ritiro di quello equivalente di cui vuole disfarsi), mentre il 62% non conosce il “servizio 1 vs 0” (ossia la possibilità di conferire i RAEE di piccole dimensioni presso i grandi negozi di elettrodomestici ed elettronica gratuitamente e senza alcun obbligo di acquisto).

I dati di gestione RAEE su Napoli

Sul territorio di Napoli nel 2022 Erion WEEE ha gestito oltre 1.o8o tonnellate di RAEE Domestici, dal cui corretto trattamento sono state ricavate: 514 tonnellate di ferro (equivalenti al peso di un Frecciarossa 1000), 174 tonnellate di plastica (equivalenti a circa 69.600 sedie da giardino), 27 tonnellate di alluminio (equivalenti a circa 31.500 moka da caffè) e 29 tonnellate di rame (equivalenti a 33 km di cavi). Grazie a una gestione virtuosa di questi rifiuti nell’ambito del territorio comunale, Erion WEEE ha evitato l’emissione in atmosfera di quasi 13.400 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco grande 13 kmq, poco più dell’estensione di Pompei) e ha permesso il risparmio di oltre 2.000.000 kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di circa duemila abitanti).

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