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AMIAT ED ERION WEEE INSIEME PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI TORINESI SUL CORRETTO CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI CON “RICICLARE I RAEE È UNA BELLA STORIA!”

 

  • Presentata oggi in Comune la campagna, patrocinata dalla Città di Torino, che nei prossimi mesi coinvolgerà cittadini e studenti del capoluogo piemontese
  • Secondo i risultati dell’indagine Ipsos, il 69% dei torinesi ancora non sa cosa significhi l’acronimo RAEE

 

Torino, 21 settembre 2023 – È stata presentata questa mattina la campagna Riciclare i RAEE è una bella storia!, nata dalla collaborazione tra Amiat Gruppo Iren ed Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), che, con il patrocinio della Città di Torino, partirà la prossima settimana per sensibilizzare i cittadini del capoluogo piemontese sul tema dei RAEE e sulle buone pratiche per il loro corretto conferimento.

 

Con l’iniziativa – ufficializzata presso la Sala Colonne del Comune di Torino alla presenza di Chiara Foglietta, Assessore a transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente e innovazione, Carlotta Salerno, Assessora Istruzione, Edilizia Scolastica, Politiche Giovanili, Periferie e Rigenerazione Urbana, Gianluca Riu, Amministratore Delegato di Amiat Gruppo Iren e  Gianpaolo Platto, Presidente di Erion WEEE – il Consorzio e  l’azienda integrata di servizi di igiene ambientale mettono in campo un’azione combinata su tre fronti: campagna di affissioni, attività formative per gli studenti e momenti di raccolta straordinari dei piccoli RAEE presso le scuole coinvolte nel progetto.

 

A partire dal 25 settembre, infatti, le strade della città di Torino saranno interessate da un piano di affissioni stradali per far conoscere ai cittadini cosa sono i RAEE e come conferirli correttamente. A seguire, nel mese di ottobre, una dozzina di scuole aderenti all’iniziativa verranno coinvolte in lezioni formative, realizzate in collaborazione con Eduiren e tenute da esperti del settore sui temi della sostenibilità e del riciclo e in attività di raccolta. All’interno dei plessi scolastici saranno infatti posizionati appositi contenitori in cui i ragazzi potranno conferire i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici, che saranno poi ritirati da Amiat. Gli istituti che parteciperanno alla raccolta riceveranno successivamente un buono per l’acquisto di materiale didattico, nell’ambito di un evento di premiazione che si terrà a fine novembre.

 

“Voglio ringraziare Amiat e il Comune di Torino per la pronta collaborazione su questa iniziativa che abbiamo promosso nelle grandi città italiane e che si pone un duplice obiettivo: da un lato incontrare e sensibilizzare le giovani generazioni su temi ormai fondamentali come l’economia circolare e la sostenibilità, dall’altro diffondere consapevolezza tra i cittadini su cosa siano i RAEE e sulle modalità a loro disposizione per conferire questi rifiuti, così da garantirne il riciclo. Per questo, il Consorzio ha deciso di sostenere questa campagna, che è parte del più ampio programma di comunicazione DireFareRAEE ha dichiarato Gianpaolo Platto, Presidente di Erion WEEE.

 

“Informare gli utenti in modo capillare su caratteristiche e corrette modalità di conferimento dei RAEE è oggi più che mai necessario e questa campagna costituisce un ulteriore importante strumento per incrementarne la raccolta – ha commentato Gianluca Riu, Amministratore Delegato di Amiat Gruppo Iren. Questi dispositivi, infatti, sono sempre più diffusi e già oggi ne raccogliamo circa 2.500 tonnellate ogni anno. Differenziare questi rifiuti consente di valorizzarli, come avviene, ad esempio, nel nostro impianto di trattamento di Volpiano; sono infatti una fonte di importanti materie prime: dal rame, all’alluminio, al ferro”.

 

“Nel percorso di transizione ecologica a fare la differenza sono anche i comportamenti dei singoli cittadini che col loro contributo possono sostenere la trasformazione del rifiuto da problema a opportunità, da emergenza a risorsa, da sperpero a guadagno. Per questo è importante attivare e sostenere campagne informative alla cittadinanza. Un tassello che si aggiunge alle tante attività che la Città sta mettendo in campo nell’ambito dell’economia circolare: dalla scrittura di un green deal locale all’attivazione di bandi nell’ambito del cibo e allo stanziamento di risorse nel Pn Metro Plus. Un’efficace raccolta dei RAEE ci permetterà di raggiungere risultati importanti in termini ambientali”, ha dichiarato l’Assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta.

 

“Fondamentale in questo processo è l’apporto che può venire dalla scuola e dagli studenti. La familiarità dei ragazzi con smartphone, chiavette usb, cuffie, joypad, smartwatch rappresenta un’opportunità per attirarne l’interesse e l’attenzione indirizzandoli verso la conoscenza e il corretto smaltimento di piccoli e grandi rifiuti elettrici ed elettronici, in modo da influenzare indirettamente anche i genitori che, spesso questi oggetti – rotti, non più utilizzabili, o anche solo sostituiti da modelli più recenti – accumulano nei cassetti, in soffitta o finiscono per gettare nell’indifferenziato”, ha dichiarato Carlotta Salerno, Assessora all’Istruzione e ai Giovani della Città di Torino.

 

Il sondaggio

 

Nel corso della mattinata è stata inoltre presentata l’indagine realizzata da Ipsos per Erion WEEE nell’ambito dell’Osservatorio conoscenza RAEE, voluto dal Consorzio e realizzato dalla Società di ricerca per monitorare i livelli di consapevolezza dei cittadini, le loro opinioni e i loro comportamenti.  Lo studio, realizzato su un campione di 1.000 cittadini italiani a cui si aggiunge un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni e uno su 500 abitanti di Torino, evidenzia che c’è ancora molta strada da fare in termini di consapevolezza. È emerso, infatti, come il 69% dei torinesi non conosca il significato dell’acronimo RAEE; il 59% non lo hai mai neppure sentito nominare.

 

Anche per quanto riguarda le modalità di conferimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche il quadro risulta critico: in particolare, rispetto a 14 tipologie di prodotti oggetto del sondaggio, che vanno da pc e smartphone fino a contapassi e spazzolini elettrici, il 30% degli intervistati finirebbe per gettarne almeno uno nei contenitori della plastica o della raccolta indifferenziata, pensando tra l’altro, nel 74% dei casi, che questa sia la procedura corretta.

 

Dall’indagine emergono, inoltre, comportamenti tali da alimentare i flussi paralleli illegali: il 19% dei cittadini torinesi intervistati ha dichiarato di essersi rivolto agli “svuota cantine” per disfarsi dei propri RAEE e il 17% ha affermato di essersi imbattuto, fuori dai centri di raccolta, in soggetti non autorizzati che hanno chiesto di consegnare loro tali rifiuti. Dati negativi, che tuttavia risultano migliori della media nazionale, rispettivamente pari al 32% e 34%.

 

Il problema di una scarsa conoscenza è emerso, infine, anche dall’analisi dei livelli di conoscenza delle possibilità di conferimento a disposizione dei cittadini: il 20% dei torinesi non conosce il “servizio 1 contro 1” (ovvero il diritto del consumatore di richiedere al rivenditore, al momento dell’acquisto di un nuovo apparecchio, il ritiro di quello equivalente di cui vuole disfarsi), mentre il 67% non conosce il “servizio 1 vs 0” (ossia la possibilità di conferire i RAEE di piccole dimensioni presso i grandi negozi di elettronica gratuitamente e senza alcun obbligo di acquisto).

 

I dati di gestione RAEE su Torino

 

Nel comune di Torino nel 2022 Erion WEEE ha gestito oltre 3.861 tonnellate di RAEE Domestici, dal cui corretto trattamento sono state ricavate: 2.151 tonnellate di ferro (più del peso di 4 Frecciarossa 1000), 423 tonnellate di plastica (equivalenti a circa 169.000 sedie da giardino), 80 tonnellate di alluminio (equivalenti a quasi 95.000 moka da caffè) e 73 tonnellate di rame (equivalenti a 82 km di cavi). Grazie a una gestione virtuosa di questi rifiuti nell’ambito del territorio comunale, Erion WEEE ha evitato l’emissione in atmosfera di quasi 32.396 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco grande 32 kmq, poco più dell’estensione del comune di Ivrea) e ha permesso il risparmio di quasi 5 milioni di kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di circa 4.600 abitanti).