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NASCONO I “QUADERNI DI ECONOMIA CIRCOLARE.COM”

EconomiaCircolare.com, web magazine sulle sfide della transizione ecologica, promosso dal CDCA e da Erion Compliance Organization, festeggia il suo primo anno di vita con un nuovo progetto: i Quaderni di EconomiaCircolare.com. Una linea di testi di analisi dedicata agli aspetti ambientali, industriali, normativi, organizzativi e sociali dell’economia circolare. La collana sarà divisa in Saggi e Report, dedicati ciascuno ad approfondire o a misurare specifici aspetti della circolarità.

L’iniziativa editoriale ha l’obiettivo di proporre elementi di dibattito e favorire lo scambio di punti di vista, teorie, pratiche ed esperienze, coinvolgendo stakeholder istituzionali, enti di ricerca, imprese, tecnici e ricercatori” – afferma Marica Di Pierri, direttrice e responsabile del magazine – “Per garantire la massima diffusione ai prodotti editoriali i numeri della collana saranno gratuitamente scaricabili dal sito della testata.”

Presentata oggi nella cornice di Ecomondo, la collana inaugura le sue pubblicazioni con il saggio “Guida Strategica alla progettazione di Sistemi EPR” di Danilo Bonato, General manager di ERION Compliance Organization. Si parte da qui perché la vera circolarità può esserci solo se chi produce diventa responsabile di tutto il ciclo di vita di un prodotto, non più solo di produzione e immissione sul mercato, ma anche di valorizzazione del fine vita. Protagonisti dei regimi EPR sono quelli che si chiamano “consorzi” o “sistemi collettivi”, le Producer Responsibility Organization (PRO).

In Italia esiste un contesto consolidato di consorzi che si occupano della conformità normativa di produttori e filiere industriali, rispetto alla gestione di alcune tipologie di rifiuti” – afferma Bonato – “Prevale però ancora un approccio tradizionale al servizio offerto, non sempre concretamente calato in un contesto di economia circolare. Infatti, i flussi di prodotti a fine vita che non rientrano in un regime EPR sono ahimè ancora piuttosto numerosi.”

 

Come richiesto dall’Unione europea, gli Stati Membri sono chiamati a garantire che le loro legislazioni nazionali siano conformi al nuovo regime di Responsabilità̀ Estesa del Produttore stabilito da oltre 10 anni (direttiva 2008/98/CE modificata dalla direttiva 2018/851). Le aziende, protagoniste di una nuova era hanno già attivato meccanismi per mettere al centro pratiche di circolarità e di conservazione del valore attraverso l’eco-progettazione per allungare la vita dei prodotti, aumentare le possibilità̀ di riparazione, ricondizionamento e rigenerazione e recuperare le diverse componenti e i materiali a fine vita.

 

Tuttavia, sono purtroppo ancora molti gli imprenditori che considerano il sistema EPR come un mero ‘costo’ da sostenere per poter commercializzare i propri prodotti” – continua Bonato – “Le potenzialità ci sono ma serve la capacità di abbandonare i vecchi schemi e di sviluppare adeguate economie di scala per sostenere gli investimenti in innovazione, digitalizzazione e acquisizione di nuove competenze. Questo saggio può fornire agli stakeholder, proprio nella fase di transizione che ci apprestiamo ad affrontare, una guida alla progettazione di questi importanti strumenti.”