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Buone idee per migliorare la Responsabilità Estesa del Produttore e creare un futuro sostenibile

EconomiaCircolare.com analizza i punti salienti dello studio realizzato per Erion dal gruppo di ricerca di Sofies Group UK. Federico Magalini: “I sistemi EPR sono diventati la pietra angolare nella gestione di tanti flussi di rifiuti in Europa”

L’Italia è uno dei Paesi europei più virtuosi nella gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ma è ancora molto indietro per quantità raccolte annualmente. Questo è uno dei passaggi chiave dello studio I sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore e il loro ruolo strategico per i Produttori realizzato per Erion dal team di ricerca di Federico Magalini, Managing Director di Sofies Group UK. Secondo gli analisti – che hanno lavorato su dati pubblici e interviste realizzate con addetti del settore – sebbene la filiera italiana dei RAEE rappresenti un modello di organizzazione ed efficienza unico in Europa, resta ancora molto lontana dal raggiungimento del target di raccolta fissati dall’Unione Europea. Nel 2018 – anno di riferimento dello studio – l’Italia ha raccolto solo il 43% delle AEE vendute nel triennio precedente.

Come migliorare la raccolta
Colmare il gap italiano sulla raccolta dei RAEE è un’impresa possibile, indispensabile e soprattutto alla portata dei nostri decisori politici e dei Sistemi EPR. Nel suo studio il team di Magalini analizza ed espone una serie di pratiche virtuose adottate dai Paesi più industrializzati dell’Ue nelle rispettive filiere di trattamento dei rifiuti (dal tessile al packaging) che potrebbero essere applicate anche in Italia per rendere concreta la transizione ecologica in atto e sviluppare un’economia circolare capace di tutelare ambiente, cittadini e risorse naturali, nonché di creare valore economico e nuovi posti di lavoro. Le “good ideas” elencate nel report sono riprese anche nell’articolo “Buone idee per rafforzare i sistemi di responsabilità estesa del produttore” firmato da Daniele Di Stefano per EconomiaCircolare.com. Di Stefano passa in rassegna i principali consigli che Sofies rivolge alle istituzioni e ai Sistemi Collettivi italiani come quello di stabilire un ampio sistema di raccolta geografica dei rifiuti per fornire un sistema di raccolta facilmente accessibile per i prodotti usati”, giudicato come elemento chiave per massimizzare il relativo recupero. C’è inoltre da puntare sul settore “Ricerca e Sviluppo”, strumento fondamentale per creare “nuovi mercati per valorizzare le materie da riciclo” e definire linee guida certe per l’eco-design dei prodotti. Un altro tassello importante – si legge nell’articolo – è quello di ampliare le campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte ai consumatori. Una attività per la quale il Consorzio francese Eco-TLC (settore tessile) arriva a destinare fino al 15% del suo budget annuale.

Sensibilizzare il cittadino consumatore
L’importanza di comunicare ai cittadini come gestire al meglio i loro prodotti a fine vita è un invito che caratterizza tutto lo studio e che lo stesso Magalini ha ribadito nell’intervista esclusiva rilasciata al Direttore di EconomiaCircolare.com, Raffaele Lupoli. “In generale è essenziale che i consumatori abbiano ben chiara l’importanza di raccogliere RAEE e batterie in modo separato. Sono i cittadini il principale anello della catena grazie alla quale i rifiuti vengono presi in carico”, ha dichiarato il Managing Director di Sofies, che non ha mancato di evidenziare i vantaggi economici legati all’aumento dei volumi di raccolta dei rifiuti e di quelli di riciclo delle materie in essi contenuti. “Se non raccogliamo e ricicliamo correttamente alcuni di questi materiali – ha sostenuto Magalini – prima o poi ci sarà una penuria che causerà l’incremento del prezzo dei nuovi prodotti. Il problema insomma non è di breve periodo, non è la tassa sui rifiuti: se non raccogli e ricicli oggi, domani non avrai più la possibilità di avere questi prodotti agli stessi prezzi di oggi”. La prossima grande prova di sostenibilità che attende il nostro Paese è quella dell’inaugurazione di due grosse filiere circolari: “In Italia il tessile e poi anche i mobili – ha concluso Magalini – sono certamente i prossimi candidati per sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore, che sono ormai diventati la pietra angolare nella gestione di tanti flussi di rifiuti in Europa, e per i quali all’orizzonte vedo una crescita esponenziale”.

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