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Cewaste, il progetto che punta sui Raee per riscrivere il riciclo delle materie prime critiche

Il progetto europeo, durato due anni e mezzo, mira a recuperare attraverso il riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici quelle materie prime come il cobalto, il litio o le terre rare, definite “critiche” dalla Commissione Europea perché caratterizzate da un elevato rischio di approvvigionamento

Un nuovo schema di certificazione volontaria per la raccolta, il trasporto e il trattamento dei RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e delle batterie a fine vita contenenti i CRMCritical Raw Materials. Questo l’obiettivo raggiunto da CEWASTE, il progetto europeo durato due anni e mezzo che si è concentrato su quelle materie prime come il cobalto, il litio o le terre rare, definite “critiche” dalla Commissione Europea, perché fondamentali per l’economia dell’Unione, ma caratterizzate da un elevato rischio di approvvigionamento.

I risultati del programma, con un focus su gestione, sostenibilità, tracciabilità e requisiti tecnici per la raccolta e le strutture logistiche coinvolte, sono stati illustrati in un evento online il 24 marzo a cui hanno partecipato i principali esperti che hanno preso parte al progetto.

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I risultati 

Laptop, tablet, schede a circuiti stampati da computer, cellulari, batterie agli ioni di litio e batterie al piombo. Questi i dispositivi e i componenti chiave contenenti i CRM selezionati per la stesura dello schema di certificazione Cewaste, come spiegato da Otmar Deubzer dell’Università delle Nazioni Unite. E nell’analisi di oltre 60 documentazioni normative, il principale ostacolo e gap da colmare nei prossimi anni è risultato essere l’assenza di requisiti tecnici specifici per la raccolta e il trasporto funzionali al riciclaggio dei CRM.

L’approccio 

Per ciò che riguarda, invece, l’approccio generale seguito e i principi che hanno guidato lo sviluppo dei requisiti – come illustrato da Sonia Valdivia del World Resources Forum – fattibilità tecnologica ed economica, verificabilità, raccolta, smistamento e rimozione ottimale dei componenti CRM, sono stati fattori centrali insieme a tracciabilità dei RAEE con i più alti rischi ambientali e sociali.

 

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