Nel 2018 l’intera filiera italiana dei RAEE festeggiava per la prima volta nella sua storia il superamento delle 300.000 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici gestiti in un anno sull’intero territorio nazionale. Prodotti a fine vita che circa una quindicina di sistemi collettivi coordinati dal CDC RAEE avevano raccolto e inviato a trattamento con l’obiettivo ultimo di salvaguardare l’ambiente, tutelare la salute dei cittadini e recuperare materie prime da reintrodurre in nuovi processi produttivi.
A due anni di distanza da quel traguardo nasce Erion che – forte delle esperienze di Ecodom e Remedia – si pone come soggetto di riferimento per uno sviluppo più armonico dell’intero settore del riciclo. Un Sistema multi-consortile di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici che già nel primo anno di vita, il 2020, supera le 300.000 tonnellate di rifiuti trattati, equivalenti in termini di peso a 41 Torri Eiffel messe insieme: 260.000 tonnellate di RAEE domestici, alle quali si aggiungono 9.500 tonnellate di Rifiuti Professionali e oltre 29.600 tonnellate di Rifiuti di Pile e Accumulatori.
Ancora più significative le performance ambientali: il corretto trattamento dei RAEE Domestici (i soli di cui sia al momento possibile calcolare con esattezza i benefici ambientali) da parte di Erion ha permesso di risparmiare in un anno oltre 420 milioni di kWh di energia elettrica, pari ai consumi domestici annui di una città di quasi 400.000 abitanti (come Bologna) e di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 1.700.000 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 1.700 kmq (esteso quanto la provincia di Lucca). Un traguardo notevole, soprattutto se si pensa a tutti i fattori avversi nell’ambito dei quali è maturato e che avrebbero potuto comprometterne il raggiungimento. A partire dal blocco industriale, commerciale e sociale imposto dalle autorità italiane in seguito all’esplosione della pandemia mondiale da Covid-19. Un evento inaspettato e catastrofico che nel secondo trimestre dello scorso anno ha portato il Prodotto Interno Lordo europeo a una flessione dell’11,4% rispetto al trimestre precedente, con forti ripercussioni anche sul settore dell’occupazione e sul livello dei redditi percepiti dalle famiglie. Un annus horribilis che non ha risparmiato neanche la filiera dei rifiuti elettronici che, tra marzo e aprile, ha subito una contrazione considerevole dei flussi di raccolta.
In questo contesto di estrema difficoltà, Erion ha dimostrato che la fusione di Remedia ed Ecodom è stata una scelta vincente, capace di reggere le situazioni di crisi, affiancando i Produttori nella transizione ecologica in atto e diventando una best practice a livello europeo nel generare valore aggiunto in tema di sostenibilità ambientale. I risultati operativi del 2020 confermano infatti il ruolo chiave di Erion nello sviluppo di un modello economico circolare, con un tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde pari all’89,3% 2 del peso dei RAEE domestici gestiti: dalle oltre 260.000 tonnellate di RAEE Domestici, Erion ha ricavato 133.000 tonnellate di ferro, pari al peso di 294 treni Freccia Rossa; 5.000 tonnellate di alluminio, pari a 6 milioni di caffettiere; 6.000 tonnellate di rame, pari a 66 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà e 35.000 tonnellate di plastica, pari a 14 milioni di sedie da giardino. Numeri di cui siamo orgogliosi insieme alla nostra rete di aziende partner e che ci impegniamo a superare costantemente: siamo certi di aver dato vita a un Sistema che fin dal suo primo giorno si è dimostrato resiliente, all’altezza dell’impegno ambientale dei nostri 2.400 Produttori associati, grazie al lavoro di oltre quaranta persone provenienti da due Consorzi vincenti, ma competitor fino a solo quattro mesi fa.
“L’unione fa la forza” dice il vecchio adagio popolare. Erion ha dimostrato nei fatti che ciò è possibile grazie a un progetto basato su valori importanti. La cornice dentro la quale operiamo è circolare. Stiamo affrontando un periodo di piena trasformazione, una trasformazione in gran parte ancora da realizzare, ma che fonda su basi solide. L’Italia ha recepito le Direttive europee sull’economia circolare implementando le normative di settore e il mondo intero sta pian piano comprendendo l’importanza cruciale del riciclo. Ci sono però ancora molti passi da fare ed è necessario intraprendere azioni congiunte volte al miglioramento di ogni anello della catena del valore (dall’eco-progettazione, al maggior coinvolgimento dei cittadini, a investimenti in ricerca e innovazione del Sistema): Erion nasce proprio dalla volontà di dare un reale contributo al raggiungimento di questi obiettivi, partecipando allo sviluppo di un sistema industriale del riciclo sempre più efficiente.
I risultati del pur difficile 2020 ci dicono che siamo nella giusta direzione.
Andrea Fluttero
Presidente Erion Compliance Organization
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