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Il 14 ottobre si celebra l’International E-Waste Day

L’evento, organizzato dal WEEE Forum, punta a sensibilizzare i cittadini di tutto il mondo sull’importanza del corretto riciclo dei rifiuti elettronici. Il tema scelto per la terza edizione della Giornata è l’educazione. Erion partecipa all’iniziativa come membro dell’associazione europea dei Sistemi Collettivi di gestione dei RAEE

Il prossimo 14 ottobre si celebrerà in tutto il mondo l’International E-Waste Day: la giornata internazionale dei rifiuti elettronici organizzata dal WEEE Forum, l’associazione europea dei Sistemi Collettivi di gestione dei RAEE che riunisce membri da oltre 40 Paesi.

Il tema della terza edizione

Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini e i governi mondiali sull’importanza del sistema riciclo dei rifiuti elettronici e sul ruolo che esso riveste per la tutela del Pianeta e delle sue risorse. Nel corso della Giornata si svolgeranno in tutto il mondo conferenze a tema, campagne informative, raccolte organizzate di rifiuti elettronici nelle scuole, competizioni sui social media e altri eventi mirati per infondere consapevolezza fra i consumatori e invitarli ad attuare le corrette pratiche di conferimento dei propri rifiuti. Il tema scelto dagli organizzatori per l’edizione 2020 dell’International E-Waste Day è l’educazione. L’idea parte dalla necessità di avvicinare il pubblico più giovane ai problemi dei rifiuti elettronici, dare un contributo concreto alla formazione di una nuova generazione di consumatori più responsabili e diffondere il messaggio alle loro famiglie, agli insegnanti e alle comunità locali.

Il danno ambientale dell’E-Waste mondiale

Secondo il Global E-Waste Monitor 2020 dell’ONU, nel 2019 in tutto il mondo sono state generate 53.6 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici e le stime di crescita parlano di 74 milioni di tonnellate entro il 2030. Lo stesso rapporto delle Nazioni Unite precisa che solo il 17,4% dell’E-Waste globale viene raccolto e riciclato correttamente, mentre la restante parte (44,3 milioni di tonnellate) viene immessa in discarica, bruciata, commercializzata illegalmente o trattata in modo non adeguato dal punto di vista ambientale, nonostante il 71% della popolazione mondiale viva in Paesi che già hanno adottato legislazioni per la gestione dei rifiuti elettronici. Ciò si traduce nell’enorme perdita di materie prime critiche (del valore stimato di 57 miliardi di dollari) dalla catena di distribuzione e, soprattutto, in gravi problemi di natura sanitaria, ambientale e sociale causati dalle spedizioni illegali di rifiuti verso i Paesi in via di sviluppo.

In Europa si ricicla meno della metà dell’E-Waste generato

I dati del Global E-Waste Monitor rivelano che è l’Asia il continente che ha generato il maggior volume di rifiuti elettronici nel 2019 (circa 24,9 milioni di tonnellate) seguita da Americhe (13,1 Mt) ed Europa (12 Mt), mentre Africa e Oceania hanno generato rispettivamente 2,9 Mt e 0,7 Mt. In prospettiva, i rifiuti elettronici prodotti nel 2019 pesavano sostanzialmente più di tutti gli adulti che abitano in Europa, pari al peso di 350 navi da crociera delle dimensioni della Queen Mary 2, sufficienti a formare una linea lunga 125 chilometri. In Europa, che è leader mondiale nel riciclaggio dell’E-Waste, solamente il 42,5% dei rifiuti elettronici viene ufficialmente registrato come raccolto e riciclato, e la mancanza di consapevolezza pubblica impedisce ai Paesi di sviluppare economie circolari per le apparecchiature elettroniche. Ecco perché, sostengono gli organizzatori del WEEE Forum, “i consumatori sono figure chiave per la crescita dei sistemi di riciclaggio dei rifiuti elettronici e noi abbiamo grandi speranze che questa campagna possa avere un enorme impatto sulle loro abitudini”.

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