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Il CdC RAEE pubblica il Piano strategico 2024

Il Consorzio che riunisce i 13 Sistemi Collettivi operanti nel territorio italiano, pubblica sette target a cui puntare per contribuire all’evoluzione della filiera nazionale dei rifiuti elettronici. Fabrizio Longoni, Direttore Generale CdC RAEE: “Gli obiettivi definiti nascono dall’attenta analisi sia del contesto interno, caratterizzato dalle condizioni previste dagli Accordi di programma e dalle esigenze dei soggetti che lo costituiscono, sia di quello esterno, dove intervengono le attività del legislatore e quelle delle altre filiere”

Il Centro di Coordinamento RAEE, il Consorzio dei 13 Sistemi Collettivi RAEE operanti in Italia, ha pubblicato il Piano strategico 2024: una piattaforma di proposte in 7 punti finalizzata a interpretare i futuri scenari e definire i propri gli obiettivi e le proprie attività nel medio periodo.

 

Dalla comunicazione ai cittadini al contrasto ai fenomeni borderline

Il piano strategico per l’anno in corso, elaborato sulla base di un percorso intrapreso da alcuni anni, si fonda su sette punti cardine. Nello specifico, il primo punto è quello sulla revisione degli Accordi di programma per i CdR e gli LdR per il triennio 2025 – 2027, ovvero la definizione triennale delle condizioni per la raccolta dei RAEE. Si punterà, poi, sullo sviluppo della comunicazione e delle relazioni istituzionali con l’obiettivo di incrementare la conoscenza sui RAEE e la corretta raccolta di questa tipologia di rifiuti. Terzo punto del piano è il contrasto ai fenomeni del free-riding e dell’esportazione illegale dei RAEE che, per il CdC RAEE, ha “il triplice fine di ridurre le attività condotte al di fuori dei canali ufficiali, avere effettiva traccia dei volumi di AEE immessi sul mercato e favorire l’avvio a corretto riciclo del maggior quantitativo possibile di dispositivi tecnologici dismessi.

 

L’Accordo sul trattamento e il Decreto sulla preparazione per il riutilizzo

Il quarto punto in programma è quello relativo allo “sviluppo di relazioni finalizzate a revisioni della normativa” che punta a una regolamentazione del settore chiara e completa al fine di poter strutturare una corretta e sempre più efficace gestione dei RAEE. Punto fondamentale, più volte richiesto anche da Erion WEEE, è il quinto che mira all’attuazione dell’Accordo sul trattamento e dei controlli sulla filiera. Il sesto obiettivo è quello relativo all’attuazione del Decreto sulla preparazione per il riutilizzo in forma semplificata (D.M. 119/2023) che attribuisce un ruolo attivo al CdC RAEE, riconosciuto come principale interfaccia dei soggetti che intendono dare corso ad attività di preparazione per il riutilizzo dei rifiuti elettronici. Infine, settimo punto, il CdC RAEE opererà per garantire condizioni omogenee per i suoi consorziati: “Un servizio di qualità – si legge nel Piano – offerto in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale è più facilmente garantito in presenza di interessi condivisi, regole comuni e comportamenti trasparenti. Con l’obiettivo di tendere al miglioramento continuo del modello multiconsortile, il CdC RAEE ha definito, con il coinvolgimento dei propri consorziati, un insieme di regole condivise funzionali a omogeneizzare i loro comportamenti”.
La totalità degli obiettivi strategici ha il fine primario di favorire la crescita dei volumi di RAEE avviati a corretto riciclo, nel rispetto della comune volontà dei produttori di AEE.

 

Fabrizio Longoni, DG Cdc RAEE: “Un piano per l’evoluzione del sistema RAEE”

“Il Centro di Coordinamento RAEE fonda da sempre le proprie attività sui propri obiettivi strategici. L’identificazione delle priorità è insita nel ruolo stesso del Consorzio, senza le quali non avrebbe le basi per coordinare il sistema e mantenere proficue relazioni con tutti gli stakeholder”, afferma Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC RAEE. “Gli obiettivi definiti nascono dall’attenta analisi sia del contesto interno, caratterizzato dalle condizioni previste dagli Accordi di programma e dalle esigenze dei soggetti che lo costituiscono, sia di quello esterno, dove intervengono le attività del legislatore e quelle delle altre filiere. In particolare, il piano strategico per l’anno in corso si innesta su un percorso intrapreso da alcuni anni e mira a interpretare i futuri scenari e gli impegni che possono derivarne, con un orizzonte di medio periodo. La condivisione dello stesso con gli attori della filiera consente al CdC di proporre una prospettiva dell’evoluzione del sistema RAEE e, in quest’ottica, stimolare lo svolgimento di attività congiunte e la nascita di nuove collaborazioni”.

 

Per una conoscenza dettagliata del piano strategico clicca qui.