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La Rubrica del Presidente – Daniela Valterio: “Exceed, una parola proattiva”

Il programma di Erion Professional introduce un nuovo paradigma per la raccolta dei RAEE b2b nei settori Clima, Food e Printing, garantendo semplificazione burocratica e digitalizzazione dei processi di reverse logistics

Quella sulla corretta gestione dei RAEE professionali in Italia rappresenta una vera e propria sfida di sostenibilità per tutta la filiera del settore dell’elettronica. Lo studio dal titolo “Quantificazione dei flussi di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) nel settore delle stampanti professionali” realizzato da Erion Professional insieme al Politecnico di Milano, rivela che i dati dei mercati rilevanti normalmente disponibili portano a ipotizzare che il tasso di raccolta del settore professionale in Italia si attesti attorno al 5-10% del Put on the Market ossia l’immesso sul mercato da parte dei Produttori (PoM professionale). Detto in parole più chiare: la filiera italiana non riesce a raccogliere, e quindi trattare, la stragrande maggioranza dei rifiuti elettronici giunti a fine vita dismessi dalle aziende, dagli esercizi commerciali, dagli uffici della Pubblica Amministrazione.

Diverse le cause che concorrono alla fragilità del sistema: da un lato, il mancato tracciamento delle filiere genera l’impossibilità di includere i RAEE gestiti a norma di legge nelle statistiche ufficiali che concorrono al raggiungimento dei target di raccolta e riciclo; dall’altro, l’assenza di un regime di gestione uniforme e rigoroso, frammenta il sistema in una moltitudine di iniziative di piccole e medie dimensioni, tra le quali, più facilmente, si annidano pratiche illegali. Su quest’ultimo punto, mi preme ricordare quella dell’export illegale dei RAEE verso i Paesi in via di Sviluppo. Parliamo di numeri importanti ovvero il 44% del PoM, che si stima sia esportata in aree del Secondo e Terzo Mondo. Spesso non si tratta neanche più di apparecchiature funzionanti, ma di RAEE che finiscono in immense discariche a cielo aperto dove uomini, ma soprattutto bambini e donne li “smembrano” per ricavarne le materie più facili e li bruciano senza alcuna cautela per la salute o per l’ambiente. È una pratica terribile che, oltre ad arrecare enormi danni al territorio, minaccia l’impegno ambientale che noi produttori mettiamo quotidianamente per garantire un’efficiente raccolta dei RAEE e un trattamento finalizzato al riciclo delle materie in essi contenute.

In Erion Professional, il Consorzio che presiedo, abbiamo capito che non possiamo semplicemente “aspettare di vedere che succede”. Dobbiamo fare un passo in più, per aumentare la raccolta, per allinearci ai migliori Paesi europei, ma soprattutto per fortificare il nostro contributo alla tutela del Pianeta. Da questa volontà nasce Exceed, un programma di raccolta dei RAEE Professionali basato sulla proattività dei Produttori di AEE dei settori Clima, Food e Printing, ma anche degli specialisti appartenenti alle loro reti di vendita e distribuzione. Exceed, per definizione, “va oltre” l’attuale sistema di ritiro su chiamata dei RAEE b2b, ponendosi l’ambizioso, ma raggiungibile, obiettivo di creare un nuovo e più funzionale paradigma operativo capace di garantire la raccolta di importanti flussi di rifiuti e il loro corretto trattamento grazie a un approccio che semplifica gli aspetti burocratici, ingegnerizza tutti i processi di reverse logistics ed evita, soprattutto, che tali rifiuti finiscano per essere intercettati da quei soggetti che operano in zone “grigie” della filiera, incuranti dei più basilari principi dell’economia circolare.

Exceed parte dai Produttori, ma punta sulla forza della filiera, dei dealer, dei distributori, degli installatori. Perché per rendere la raccolta dei RAEE b2b ancora più efficiente e trasparente occorre l’impegno di tutti.

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