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Materie prime critiche, bando da 24 milioni di euro per soluzioni circolari

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato un avviso da 24 milioni di euro, con fondi PNRR, “destinato all’approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche”. Dal 5 giugno e fino al 4 luglio potranno presentare domanda di accesso tutte le imprese

“Imprese e ricerca insieme per sviluppare soluzioni tecnologiche per l’estrazione di materie prime critiche da urban mining. L’innovazione tecnologica è la chiave della competitività per il nostro Paese. Non possiamo competere con Paesi extra UE in termini di volumi di materie prime critiche estratte e lavorate ma possiamo acquisire una leadership tecnologica ed esportarla ovunque”.

Con queste parole Laura D’Aprile, Capo Dipartimento dello Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha annunciato su LinkedIn la pubblicazione del nuovo avviso ministeriale per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo relativi alla progettazione ecocompatibile e alle attività di estrazione mineraria urbana.

L’iniziativa rientra nella seconda Linea di intervento dell’investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, scrive il MASE, destinato all’approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche, con dotazione finanziaria complessiva pari a 24 milioni di euro e gestito dal Dipartimento Sviluppo Sostenibile (DISS) e dalla direzione generale Economia Circolare e Bonifiche (ECB) del Ministero.

“Con un investimento di 24 milioni di euro – ha sottolineato la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava – sosteniamo progetti innovativi che valorizzano le nostre città come miniere urbane, recuperando materie prime critiche e strategiche dai rifiuti. Questa misura promuove tecnologie avanzate per il riciclo, la progettazione ecocompatibile e l’ottimizzazione della raccolta differenziata, accelerando la decarbonizzazione e rafforzando l’autonomia e l’indipendenza del nostro Paese.”

di Andrea Turco

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