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“Un quadro EPR armonizzato sul Tessile richiede una stretta collaborazione fra le parti coinvolte”

Lo sostiene la Global Fashion Agenda alla quale Erion Textiles ha posto due domande sul futuro della filiera del fine vita dei prodotti tessili. Il Consorzio è l’unico sistema EPR italiano a figurare all’interno del “GFA Mapping of Global EPR for Textiles”

Il futuro dell’EPR sul Tessile in Italia e in Europa. Erion Textiles ci ragiona insieme alla Global Fashion Agenda, organizzazione senza scopo di lucro con sede a Copenaghen, Danimarca, fondata nel 2016, che ha come obiettivo principale quello di creare un impatto positivo sull’industria della moda, incoraggiando pratiche commerciali sostenibili e responsabili. Tra le attività svolte da GFA c’è il “Mapping of Global EPR for Textiles”, una risorsa dinamica e in continua evoluzione progettata per documentare la proliferazione a livello globale dei Consorzi EPR per il tessile. Da tempo Erion Textiles, che è attualmente l’unico Consorzio italiano per il Tessile presente in questo importante report, ha avviato un confronto con GFA sul futuro della filiera. Abbiamo chiesto un commento a GFA sul report, ecco le loro considerazioni.

Le iniziative EPR per i prodotti tessili stanno emergendo su scala globale. Qual è la fattibilità di un’armonizzazione a livello mondiale e quali misure potrebbero essere adottate per raggiungerla?
Nonostante le iniziative di EPR tessile stiano guadagnando sempre più terreno in tutti i continenti, molte si trovano ancora nelle fasi iniziali di sviluppo. Questo rappresenta un’opportunità cruciale per promuovere una certa armonizzazione prima che i quadri normativi nazionali siano definitivamente consolidati. Sebbene ogni schema EPR debba essere adattato alle specificità di ciascun paese – considerando il suo contesto politico, le infrastrutture e le dinamiche di mercato – esiste la possibilità di definire un insieme comune di principi guida.
Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di instaurare una solida collaborazione internazionale e un dialogo aperto. A tal proposito, la mappatura dell’EPR globale per i prodotti tessili promossa dalla Global Fashion Agenda rappresenta un passo fondamentale per aumentare la trasparenza riguardo alle iniziative esistenti e a quelle in fase di sviluppo.

Alla luce degli aggiornamenti sulla revisione della Direttiva Quadro sui Rifiuti (WFD) in Europa, quali opportunità emergono e quali ostacoli dovranno essere superati per raggiungere un approccio armonizzato e semplificare gli obblighi di rendicontazione per i produttori?
La revisione della WFD offre un’opportunità chiara per armonizzare i consorzi EPR nell’Ue, stabilendo un obbligo legale per gli Stati Membri di creare tali consorzi entro 30 mesi dall’entrata in vigore della direttiva, accompagnato da un atto di attuazione sui criteri di eco-modulazione. L’introduzione di consorzi EPR con compiti uniformi e la definizione chiara dei criteri di eco-modulazione, in linea con i requisiti di eco-design ESPR, potrebbero semplificare gli obblighi di rendicontazione e ridurre gli oneri amministrativi per i produttori che operano su più mercati. Tuttavia, permangono alcune sfide. Gli Stati Membri conservano una certa flessibilità nella progettazione dei propri sistemi nazionali, il che rischia di portare a frammentazione e a possibili doppioni nel pagamento degli ecocontributi se l’armonizzazione e la cooperazione non sono garantite.
Inoltre, consentire agli Stati membri di decidere se includere la “durabilità estrinseca” nella modulazione degli ecocontributi – senza criteri chiari e basati su evidenze scientifiche – potrebbe generare confusione e ulteriori frammentazioni. Un altro punto critico riguarda l’incertezza sugli obblighi per le piattaforme online e i venditori transfrontalieri. Raggiungere un quadro EPR armonizzato ed efficace richiederà una stretta collaborazione e un’implementazione coordinata tra tutte le parti coinvolte.

 

La Global Fashion Agenda è promotrice del Global Fashion Summit, uno dei principali eventi globali che riunisce figure chiave dell’industria della moda, leader aziendali, politici, esperti di sostenibilità e altri stakeholder per discutere e promuovere azioni concrete per una moda più sostenibile. L’edizione 2025 si terrà a Copenaghen dal 3 al 5 giugno 2025.  

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