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Italia al 20° posto nell’indice globale di sostenibilità, ma al secondo posto in Europa per occupati nell’economia circolare

Erion e CDCA presentano Economiacircolare.com il primo web magazine interamente dedicato alle sfide della transizione verso un modello circolare, che oggi vale 27-29 miliardi di euro del PIL del Paese

 

Milano, 15 ottobre 2020 – L’Italia è al secondo posto in Europa per tasso di occupazione nel settore dell’Economia Circolare (riparazione, riutilizzo e riciclo), con il 2,06% rispetto al dato totale, preceduta dalla Polonia che registra il 2,2% (la media europea è dell’1,7%). Se ne parla su www.economiacircolare.com, il nuovo web magazine interamente dedicato alle sfide della transizione ecologica, realizzato da CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in Italia – in collaborazione con Erion – Sistema multi-consortile per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici.

 

Il nuovo progetto editoriale, promosso in partnership con ENEA, ISPRA, Uni, Poliedra, Banca Etica e CNA, sarà declinato su diverse piattaforme: web, social (Facebook, LinkedIn, Instagram e Twitter) e podcast. Il magazine, completamente gratuito per tutti i lettori, ospiterà articoli, inchieste, approfondimenti, rubriche e ricerche firmate da giornalisti di settore, economisti e studiosi, al fine di creare un dibattito critico e consapevole sul processo di transizione, italiano ed europeo, verso l’Economia Circolare.

 

“Siamo orgogliosi di presentare, in occasione del secondo International E-Waste Day, questo nuovo progetto editoriale a cui abbiamo lavorato insieme a CDCA”, dichiara Andrea Fluttero, Presidente di Erion Compliance Organization. “Economiacircolare.com è la prima iniziativa del Sistema multi-consortile Erion e racchiude in sé tutti i valori su cui si fonda la nostra attività: dalla protezione dell’ambiente fino alla transizione verso nuovi modelli di sviluppo sostenibile. A fronte di una produzione di RAEE che, entro il 2030, raggiungerà a livello mondiale un peso stimato di 74.7 milioni di tonnellate, riteniamo che l’economia circolare sia la chiave per introdurre un nuovo paradigma nella gestione e nel trattamento dei rifiuti. Inoltre, adottando strategie circolari in almeno cinque settori (alluminio, ferro, cemento, plastica e alimenti), le emissioni annuali di gas serra a livello europeo si ridurrebbero di 9,3 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2050[1].”

 

In apertura di giornale il focus sulle opportunità dell’Economia Circolare a livello italiano e europeo, a cura di Antonio Carnevale. Nonostante l’ottima performance occupazionale, l’Italia si posiziona al 20° posto insieme a Repubblica Ceca e Malta nell’indice globale di sostenibilità ambientale[2]. Il focus analizza la legge di bilancio 2020 e le prime misure del Green New Deal, tra cui l’istituzione di un fondo per gli investimenti pubblici pari a 4,24 miliardi di euro per il triennio 2020-2023, destinato a sostenere, tra l’altro, progetti per la decarbonizzazione dell’economia, la rigenerazione urbana e il turismo sostenibile.

 

Il primo numero del magazine ospita, inoltre, l’intervento di Pascal Leroy, Direttore Generale del WEEE Forum, che sottolinea l’urgenza di garantire corrette pratiche di trattamento dei rifiuti elettronici e di riciclo delle materie prime in essi contenuti. Solamente nel 2019, il riciclo di ferro, alluminio e rame dai RAEE ha contribuito a livello globale al risparmio netto di 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica[3].

 

L’Europa poi, con la campagna “Right to Repair” obbligherà alcuni produttori di elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, monitor e prodotti di illuminazione) a fabbricare AEE con componenti sostituibili e riaggiustabili. Ne parla Ugo Vallauri, co-fondatore di “Restart Project”, comunità di riparatori volontari fra le più attive a livello internazionale, che ha promosso una petizione indirizzata al Ministero dell’Ambiente per chiedere al Governo di contrastare l’obsolescenza programmata dei beni di consumo.

“L’occasione data dall’attuale momento storico ci consente di guardare alla difesa dell’ambiente e del clima come alla più grande opportunità per l’affermazione di una rinnovata concezione di sviluppo, capace di garantire alle nostre società benessere e diritti, entrambi inscindibili dalla tutela dell’ambiente” – afferma Marica Di Pierri, fondatrice del CDCA e Direttrice Responsabile di EconomiaCircolare.com.  “Il lancio di una nuova testata dedicata all’economia circolare è per noi il modo di contribuire alla promozione dinuovi modelli economici e sociali. Attraverso notizie, approfondimenti, interventi, interviste e rubriche, offriremo aggiornamenti quotidiani sulle tendenze, le scoperte, gli indicatori, i progetti innovativi, le storie e le pratiche che rendono il campo dell’economia circolare un campo fertile, che vale la pena contribuire a dissodare e seminare”.

 

Il progetto editoriale si configura come spin-off del progetto Storie di Economia Circolare, che dal 2016 si compone di due strumenti: l’Atlante Italiano dell’Economia Circolare e il Concorso a premi Storie di Economia Circolare. In particolare, grazie all’Atlante nel corso degli anni sono state censite e raccontate oltre 300 storie di imprese italiane impegnate a promuovere forme di produzione circolari ed ecologicamente compatibili.