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Campobasso e Milano inaugurano un eco-totem e un’eco-isola per la raccolta dei piccoli RAEE

I due punti di raccolta innovativi sono stati installati, grazie alla collaborazione di SEA e Amsa, nell’ambito del progetto europeo RENEW finanziato dall’EIT Raw Materials al quale Erion partecipa insieme ad altri cinque partner internazionali. L’obiettivo è quello di facilitare il conferimento, da parte dei cittadini, dei piccoli dispositivi elettrici ed elettronici a fine vita

Il 21 e il 28 giugno 2023, a Campobasso e Milano sono stati inaugurati un eco-point e una eco-isola per la raccolta dei piccoli Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Le due iniziative rientrano nell’ambito di RENEW, progetto europeo di ricerca al quale Erion partecipa, insieme ad altri cinque partner internazionali, con il Team Strategic Development & Innovation (SDI). In particolare, i nostri esperti sono impegnati nello sviluppo di due degli obiettivi di RENEW: incrementare la raccolta dei piccoli rifiuti elettronici attraverso l’attivazione sul territorio nazionale di eco-point e organizzare attività di comunicazione per la promozione di comportamenti sostenibili.

L’eco-point presidiato di Campobasso
L’eco-point di Campobasso è stato inaugurato lo scorso 21 giugno, grazie a una collaborazione tra SEA Spa ed Erion. La struttura sorge nell’ex edicola di Viale Insorti d’Ungheria, utilizzata in passato come infopoint sulla raccolta generica dei rifiuti. Dal 28 giugno, data di apertura al pubblico, la nuova postazione, presidiata da personale specializzato, fornisce un duplice servizio: da un lato permette ai cittadini di ricevere informazioni sui RAEE e sui benefici del riciclo e, dall’altro, consente di conferire, gratuitamente i propri piccoli RAEE come, ad esempio, tablet, PC, smartphone, lampadine, pile e TV, nonché i Rifiuti di Pile e Accumulatori portatili. “Quest’iniziativa potenzia la raccolta e fornisce un’ulteriore opportunità ai cittadini di Campobasso, che potranno ora usufruire del servizio lanciato con una campagna informativa dedicata”, ha dichiarato Stefania Tomaro, Amministratore unico di SEA Spa. “Siamo davvero felici che sul territorio vengano realizzati progetti come questo. Fare comunicazione ai cittadini è fondamentale, ma è altrettanto importante poi che quest’ultimi abbiano la possibilità di mettere in pratica in modo semplice i comportamenti virtuosi” ha detto Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE “Grazie a SEA, e grazie a EIT Raw Materials che ha finanziato quest’iniziativa, possiamo contribuire a un cambiamento reale capace di creare benefici ambientali, economici e sociali”.

L’eco-point di Campobasso


L’eco-isola di Milano
Il 28 giugno è stata la volta di Milano dove, grazie alla collaborazione fra Erion e Amsa, è stata ufficialmente inaugurata l’eco-isola dell’Iper Portello. La struttura, nata anch’essa nell’ambito del progetto RENEW, si aggiunge a quelle già presenti nei nove Municipi della città, per dare ai milanesi un’ulteriore possibilità di conferimento dei loro piccoli RAEE e per rendere l’operazione semplice e immediata, grazie al posizionamento del cassonetto in un punto molto frequentato, luogo di incontro e di shopping. Grazie a un sistema di raccolta intelligente, i cittadini possono accedere all’eco-isola autenticandosi con la tessera sanitaria e conferire in totale autonomia i RAEE con dimensioni massime di 25 cm x 25 cm. Si tratta di quelli del Raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici), come tablet, smartphone, mouse, radiosveglie, smartwatch, e-cig, lettori mp3, tostapane, cavi, caricatori e tanto altro. Durante il primo anno, il nuovo cassonetto fungerà anche da punto di incontro per lo svolgimento di iniziative di sensibilizzazione, sviluppate da Erion e Amsa, sull’importanza del riciclo dei RAEE per il recupero e il reinserimento delle Materie Prime Seconde, comprese le Materie Prime Critiche (CRM), in nuovi cicli produttivi. “Non è più il momento delle parole. Se davvero vogliamo raggiungere il target di raccolta RAEE imposto dalla Commissione Europea (pari a oltre 10 kg ad abitante) dobbiamo passare ai fatti. Come? Innanzitutto, dobbiamo comunicare e fare sensibilizzazione: gli italiani non sanno cosa sono i RAEE e non sanno come si fa la raccolta differenziata di questi rifiuti. E poi è necessario semplificare la vita del cittadino: conferire il joypad che non si usa più, le auricolari rotte, il vecchio smartphone… deve essere semplice, al pari del conferimento degli altri rifiuti domestici. Perché, se fare la cosa giusta diventa difficoltoso, anche i più virtuosi lasciano perdere. Bisogna incrementare le modalità di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: e progetti come questo, realizzati in luoghi strategici della città, sono particolarmente importanti perché realizzano questa possibilità.ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEEPer questo siamo davvero felici che AMSA e EIT Raw Materials ci abbiamo voluti appoggiare in questa iniziativa, che speriamo possa essere un esempio positivo da replicare ovunque ce ne sia l’occasione”.

 

L’eco-isola dell’Iper Portello a Milano


La raccolta dei RAEE in Italia
I piccoli RAEE, complici le dimensioni ridotte, sono quelli maggiormente soggetti a comportamenti non appropriati da parte dei consumatori. Da una Ricerca realizzata da Ipsos per Erion emerge che la maggior parte degli italiani non è a conoscenza dei benefici ambientali del corretto conferimento dei RAEE. L’indagine ha rilevato che l’81% dei cittadini tiene un apparecchio elettronico senza usarlo, mentre il 61% non lo butta anche se rotto. Cosa frena dunque i cittadini a un corretto conferimento? Il 39% pensa di poterlo riparare, mentre il 30% di poterne utilizzare le parti di ricambio, il 23% dichiara ancora di non conoscere la corretta procedura di smaltimento e il 15% ha difficoltà nel raggiungere un centro di raccolta. Inoltre, 1 italiano su 2 ancora non conosce il significato della parola RAEE e 2 su 3 non sanno come conferire correttamente i propri rifiuti elettrici ed elettronici. Infine, 1 italiano su 6 di disfa dei piccoli RAEE gettandoli nell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica, mentre un grosso quantitativo di questi rifiuti – anche se rotto e inutilizzabile – resta dimenticato nei cassetti, nelle cantine e nelle soffitte.  Una mancata opportunità se si pensa che è proprio questa tipologia di rifiuto a contenere un maggiore quantitativo di Materie Prime Critiche, materiali di cui il nostro Paese è povero, ma che sono essenziali per lo sviluppo di settori ritenuti strategici per l’economia italiana. Secondo i dati dell’ultimo Studio realizzato da The European House – Ambrosetti per Erion, la nostra produzione industriale dipende, per 686 miliardi di euro, pari al 38% del PIL al 2022, dalla disponibilità di CRM.

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