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Erion ed Epron, insieme per l’ambiente

Da gennaio 2021 il nostro Sistema è gemellato con la prima organizzazione di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici in Nigeria. La partnership nasce nell’ambito dell’Outreach programme del WEEE Forum, che punta allo sviluppo di sistemi di EPR efficienti nei Paesi emergenti. Abbiamo intervistato Ibukun Faluyi, Segretaria Esecutiva di Epron

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Erion ed Epron, nomi simili, stesso obiettivo: salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute pubblica grazie a una gestione di qualità dei rifiuti associati ai prodotti elettronici. Una finalità comune che, dallo scorso gennaio, unisce i due maggiori sistemi di EPR in Italia e in Nigeria in un gemellaggio volto alla creazione di modelli efficienti di raccolta e trattamento dell’E-Waste nei Paesi in via di sviluppo. La collaborazione nasce nell’ambito dell’Outreach Programme promosso dal WEEE Forum, secondo una strategia che prevede di affiancare i sistemi più esperti alle nuove realtà del settore per favorire lo scambio di know-how e best practices e, quindi, lo sviluppo di soggetti no profit virtuosi in zone del mondo che ancora ne sono sprovviste. Abbiamo intervistato Ibukun Faluyi, Segretaria Esecutiva di Epron, il nostro sistema gemello.

Perché Epron ha deciso di entrare nel WEEE Forum?
Per diventare il punto di riferimento nel settore della Responsabilità Estesa del Produttore per le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Africa, Epron deve svilupparsi secondo le migliori pratiche internazionali. Essendo un sistema che sta muovendo ora i primi passi in una società che ha introdotto da poco il concetto di Responsabilità Estesa del Produttore, abbiamo capacità, strumenti e conoscenze limitate. Diventa quindi imperativo aderire al WEEE Forum: il più grande centro di competenza al mondo in materia di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). In questo modo acquisiremo le competenze necessarie per implementare con successo le pratiche di EPR e di gestione dei rifiuti elettronici in Nigeria. Altrettanto importante e vantaggiosa per le prospettive di Epron è l’associazione con sistemi affermati.

Gli obiettivi principali dell’Outreach Programme del WEEE Forum sono quelli di aiutare i sistemi di EPR emergenti a “sviluppare sistemi no profit efficaci ed efficienti nei loro Paesi e aderire al WEEE Forum come membri attivi”. Quale contributo vi aspettate da Erion in questo senso?
C’è tanto da imparare da un’organizzazione di successo e di grande esperienza come Erion. La partnership con Erion migliorerà le nostre conoscenze e competenze sulle strutture necessarie a implementare un sistema trasparente ed efficace. Ad esempio, otterremo informazioni sulla struttura di governance appropriata e sulle proprietà necessarie a gestire un database efficiente; acquisiremo conoscenze sugli strumenti necessari per l’aggregazione e la stima dei dati lungo l’intera catena del valore dei rifiuti elettronici.

La Nigeria è uno dei Paesi africani più colpiti dalle esportazioni illegittime di rifiuti elettronici provenienti dall’Europa. Che ruolo gioca un sistema come Epron per arginare questo fenomeno?
Epron promuove lo sviluppo di nuove strutture e iniziative e, dove necessario, la riattivazione di quelle esistenti, per combattere le importazioni illegali di rifiuti elettronici nel nostro Paese. Il consiglio consultivo di Epron è membro di tutte le più importanti organizzazioni nazionali, come il Dipartimento per il Controllo dell’Inquinamento del Ministero Federale dell’Ambiente, la National Environmental Standards and Regulatory Enforcement Agency (NESREA), il Nigerian Customs Service (NCS) e la Standard Organizations of Nigeria (SON). La partecipazione di Epron a questi organismi dà l’opportunità di monitorare il flusso di E-Waste importato illegalmente in Nigeria e sviluppare strategie deterrenti contro i responsabili. L’azione di Epron, per esempio, ha agevolato l’introduzione da parte di NESREA di una misura che permette di sanzionare gli importatori e ritenerli responsabili del costo del trasporto e del riciclaggio formale dei tubi catodici introdotti illegalmente nel Paese.

 

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