MENUMENU
Molti oggetti che sono Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) non appaiono come tali, capita pertanto che molti cittadini non sappiano come smaltirli nel modo corretto. “È per questo che abbiamo deciso di dedicare questa diretta a questo tema” ha detto Marica Di Pierri, Direttrice Responsabile di EconomiaCircolare.com introducendo il Circular Talk “RAEE: perché è importanti smaltirli” organizzato dal magazine online il 9 settembre.
Come si smaltiscono i RAEE?
L’evento online ha ospitato gli interventi di esperti del settore e di rappresentanti del mondo delle imprese che hanno analizzato da diversi punti di vista una tema globale, quello della gestione dei RAEE, che richiede uno sforzo congiunto. “I RAEE sono i rifiuti con il più alto tasso di crescita non sono in Italia, ma nel mondo intero” ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE. “Dobbiamo imparare a fare una raccolta differenziata dei RAEE come per tutti gli altri rifiuti. Come si fa? La normativa italiana – ha aggiunto Arienti – dà ai cittadini tre possibilità: conferire i RAEE presso le isole ecologiche o richiedere il ritiro domiciliare; avvalersi gratuitamente del ritiro “uno contro uno” per qualunque tipologia e dimensione di RAEE; scegliere il “ritiro uno contro zero” applicabile ai RAEE fino a 25 centimetri di dimensione massima”. Arienti ha inoltre approfondito il tema del gap italiano sugli obiettivi di raccolta fissati dall’Europa: “Nel 2020 il sistema RAEE italiano ha raccolto 360mila tonnellate di rifiuti, pari a circa 6 chilogrammi ad abitante, mentre per gli standard europei dovremmo arrivare a circa 11 chilogrammi pro-capite. Questo ritardo è causato da diversi fattori tra cui il comportamento di noi cittadini quando per liberarci dei RAEE ci rivogliamo a soggetti sbagliati (come gli “svuotatutto”), quando conserviamo i RAEE nei cassetti di casa invece che conferirli per permettere il riciclo della materia, quando li gettiamo nel sacco nero dell’indifferenziato o nel bidone della plastica. Per migliorare la raccolta è necessario semplificare la vita dei cittadini e aumentare i punti dove poter conferire facilmente i rifiuti elettrici ed elettronici”.
Il sistema di raccolta di Amsa
Ed è quello che ha fatto Amsa (Azienda Milanese Servizi Ambientali) grazie a un sistema di strutture che nel 2020 ha permesso di raccogliere a Milano e provincia 4.000 tonnellate di piccoli RAEE, pari a circa 2 chili ad abitante. Lo ha ricordato nel suo intervento Marcello Milani, Amministratore Delegato Amsa che ha raccontato come: “Per alcune frazioni di rifiuti, come i RAEE, abbiamo pensato di dare la possibilità al cittadino di conferirli correttamente in diversi modi: presso una delle cinque riciclerie milanesi, chiamando un numero verde per il ritiro gratuito a domicilio, sviluppando Centri Ambientali Mobili che possono spostarsi in città nei giorni del mercato; installando totem ed eco-isole nei punti più frequentati della città”. “Cerchiamo di spiegare al cittadino – ha aggiunto Milani – che esistono queste possibilità che, se utilizzate propriamente, possono dare un grande contributo alla raccolta nazionale non solo come quantità, ma anche soprattutto come qualità. Quando i rifiuti vengono raccolti bene è più facile incanalarli in una giusta via di riciclo”.
Il lato dei Produttori
Per Davide Rossi, Direttore Generale di Aires Confcommercio “Dal punto di vista della distribuzione quello dei RAEE è sempre stato un problema. Si pensi alla necessità di ritirare i prodotti, gestirli e accontentare il consumator. Non avevamo risorse ed eravamo caricati di oneri che altri settori merceologici come l’alimentare, il tessile, i mobilifici, non hanno. Piano piano abbiamo provato a entrare nella logica dei RAEE e abbiamo visto tante opportunità importanti per il consumatore e per il Paese, come l’ultimo bonus per la rottamazione delle tv grazie al quale siamo in grado di raccogliere molti vecchi apparecchi e fare entrare nelle case degli italiani prodotti più efficienti e performanti che favoriscono un risparmio economico ed energetico per tutto il Paese”. Maurizio Cutrino, Direttore di Assogiocattoli, ha aggiunto che “Le nuove generazioni sono pronte a un impegno maggiore verso l’ambiente e i Produttori di giocattoli sono da tempo sollecitati dall’Europa a progettare prodotti secondo regole di ecodesign che permettano il recupero delle materie. Nel settore ludico ci sono sempre più prodotti che diventeranno RAEE, come i giochi connessi con l’IOT e molte aziende hanno iniziato a sensibilizzare i consumatori a gestire nel modo corretto il fine vita di queste apparecchiature”.
Smaltirli è un gioco da ragazzi!
E proprio i giocattoli elettronici sono tra gli apparecchi al centro della campagna digital “Smaltirli è un gioco da ragazzi!” che Erion e Amsa stanno conducendo dallo scorso mese di giugno per sensibilizzare i consumatori italiani a smaltire in modo corretto i propri piccoli RAEE. “La collaborazione con Amsa è per Erion una collaborazione storica. – ha detto Arienti – È una bella iniziativa che si aggiunge a quella altrettanto importante del laboratorio di trattamento dei RAEE attivato nel carcere di Bollate e che dà lavoro e permette il reinserimento sociale di diversi detenuti”. Per Milani, la campagna è nata quando dopo aver effettuato diverse analisi merceologiche sui rifiuti “Abbiamo capito che dentro i sacchi neri dell’indifferenziata finivano troppi RAEE. Abbiamo ritenuto giusto – ha concluso l’AD di Amsa – informare i cittadini sul modo corretto di differenziare i rifiuti elettronici. Siamo consapevoli che si tratta di una campagna ascoltata dai cittadini, capiremo in futuro se la qualità della raccolta sarà effettivamente migliorata”.
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