Nel corso di una sessione plenaria del marzo 2021, il Parlamento europeo definì le batterie come “un elemento critico della transizione dell’UE verso un’energia pulita”. Tale affermazione arrivò a pochi mesi di distanza dal 10 dicembre 2020, giornata in cui la Commissione presentò una proposta di Regolamento europeo sulle batterie, approvata con largo consenso dal Parlamento nel marzo del 2022 e che potrebbe entrare in vigore già nel primo semestre del 2023.
Si tratta di una rivoluzione normativa, pensata per disciplinare in modo strategico quella altrettanto chiara che si sta compiendo nella società, sempre più proiettata verso sistemi di consumo circolari e sostenibili come l’impiego di fonti energetiche green. Dagli smartphone ai mezzi di mobilità elettrica, dalla domotica agli impianti di stoccaggio di energia rinnovabile, le batterie sono presenti ovunque nella nostra quotidianità e la loro diffusione è destinata a espandersi in modo esponenziale nei prossimi anni.
Si stima, infatti, che la domanda globale salirà del 25% all’anno fino al 2030 e che l’Unione europea dovrebbe occupare una quota crescente del mercato mondiale passando dal 17% al 26% entro il 2030.
Circolarità e sostenibilità diventano le parole chiave del Nuovo Regolamento che sostituirà l’attuale norma di riferimento – la Direttiva europea sulle pile (2006/66/CE) – puntando sul triplice compito di rafforzare il funzionamento del mercato unico, promuovere l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale e sociale in tutte le fasi del ciclo di vita delle batterie.
La scelta di regolare “dalla culla alla culla” la vita delle batterie è una delle maggiori novità del Regolamento che, se da una parte fa leva su strumenti tipici dell’economia circolare come il riutilizzo, il ricondizionamento e il riciclaggio (quest’ultimo considerato fondamentale per assicurare l’autosufficienza dell’Unione in termini di approvvigionamento di materie prime critiche), dall’altra punta alla produzione di batterie più circolari, stabilendo requisiti obbligatori per quelle immesse sul mercato europeo. Sono definiti requisiti di sostenibilità, ad esempio, la dichiarazione dell’impronta di carbonio dei nuovi prodotti, gli obiettivi di contenuto riciclato minimo e i parametri di prestazione e durabilità.
Tra le caratteristiche che le nuove batterie dovranno rispettare ci sono anche quelle informative sulla marcatura e sull’etichettatura, pensate per assicurare la trasparenza e favorire il loro ricircolo. Si inserisce in questa lista la grande novità del Passaporto digitale (in inglese, Digital Product Passport, DPP) che accompagnerà alcune tipologie di batterie vendute in Europa e conterrà una serie di informazioni utili alle autorità di sorveglianza, agli operatori economici e ai consumatori. Tali dati, che verranno condivisi in un sistema centralizzato a disposizione degli Stati membri dell’Ue, forniranno dettagli tecnici sulla composizione delle batterie, ma anche sulla cura del prodotto, sulla riparabilità, sulla durata, sull’aggiornabilità e sulle istruzioni per la fine del ciclo di vita.
L’impegno del Regolamento si spinge fino all’attenuazione degli impatti sociali delle batterie, regolando le fasi che ne anticipano la produzione e stabilendo per i Produttori requisiti di due diligence volti a promuovere una catena di approvvigionamento etico delle materie prime e la creazione di politiche di controllo verificate da parti indipendenti.
Vengono introdotti, infine, nuovi requisiti di gestione del fine vita che stabiliscono target di raccolta e riciclo più sfidanti per la filiera ed estendono l’ambito di applicazione della Responsabilità Estesa del Produttore a nuove categorie di batterie, come, ad esempio, quelle derivanti da operazioni di preparazione per il riutilizzo, per il cambio d’uso o la rifabbricazione.
Ancor prima della sua entrata in vigore, il Nuovo Regolamento europeo sulle batterie pone in chiaro che lo sviluppo di questo settore, per definirsi realmente circolare e sostenibile, deve necessariamente coinvolgere tutti noi attori della filiera, a partire dai Produttori fino ai consumatori.
Proprio in questa direzione si inseriscono due recenti e importanti iniziative promosse da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori di cui sono Presidente. La prima è la pubblicazione dello studio “Il Regolamento europeo sulle batterie e le sfide per la catena del valore”, realizzato dal team di Federico Magalini, Director Sustainability Services UK & Italy dss+, che analizza da vicino il contesto geoeconomico europeo alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova normativa, le prospettive di crescita e le novità principali che riguarderanno la filiera in tutta l’Unione. Si tratta di un documento importante sia perché rappresenta il primo edito sul tema in Italia, sia perché esprime la volontà del Consorzio di fare rete mettendo a disposizione di tutta la filiera uno Studio di altissimo livello che indaga sui prossimi cambiamenti del settore.
La seconda iniziativa, di cui vado particolarmente fiero poiché rivolta proprio ai consumatori, è la campagna “Energia al Cubo”, lanciata nell’estate 2022 su diversi territori italiani per sensibilizzare i cittadini al corretto conferimento delle proprie pile portatili. Lo abbiamo fatto insieme a sei partner distribuendo oltre 160.000 scatole di cartone per la raccolta domiciliare delle pile in 20 città, ma anche installando 510 colonnine per la raccolta stradale, indicendo gare di raccolta a premi fra le scuole, informando con volantini, flyer, manifesti pubblici, organizzando un evento speciale e allestendo uno stand dedicato alla grande fiera della sostenibilità di Ecomondo.
Sono scelte che facciamo guidati dal motto che ci contraddistingue “fare un lavoro che fa bene al mondo” e lo facciamo in un contesto – come quello delle batterie – che sappiamo essere strategico per il futuro di tutti noi, Pianeta compreso. Credo che la nuova frontiera di azione dei Sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore sia proprio questa: creare valore e spazi di condivisione delle conoscenze per promuovere azioni virtuose e cambiamenti reali. Per noi di Erion Energy non è un’opzione, ma una scelta chiara verso la ricerca di un vivere ambientalmente ed economicamente sostenibile.
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