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L’EPR tessile olandese ai nastri di partenza: “Nel 2030 riutilizzo e riciclo al 75%”

Nei mesi scorsi l’Olanda ha introdotto una normativa EPR per i rifiuti tessili, per favorire riciclo e riutilizzo, prevedendo target minimi per ciascuna delle due attività. Il consorzio che si occuperà della raccolta spiega a EconomiaCircolare.com cosa cambierà per il mercato olandese del tessile

A luglio 2023 l’Olanda ha previsto un meccanismo di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended producer responsibility) per la gestione dei rifiuti tessili. I produttori e gli importatori sono obbligati a istituire un sistema per raccogliere separatamente abiti e tessuti, per consentire un maggiore riutilizzo e un riciclo di alta qualità. Il decreto EPR olandese deriva dal programma politico Circular Textiles 2020-2025 del governo. Nel 2019, nel piano “Verso una catena tessile circolare”, il settore si è impegnato a lavorare insieme per adempiere alla propria responsabilità estesa. Così lo scorso anno è nata la fondazione Stichting UPV Textiel, un’organizzazione di produttori a cui possono partecipare sia i soci che i non soci. La fondazione stipula convenzioni con Comuni, raccoglitori, selezionatori, negozi dell’usato e riciclatori e collabora con aziende che sviluppano nuove iniziative di raccolta e trattamento.

Con Paul te Grotenhuis di INretail, associazione di categoria che rappresentare gli interessi collettivi dei rivenditori dei settori casa e arredamento, moda e sport in Olanda, tra le realtà che hanno fondato Stichting UPV Textiel, Economiacircolare.com ha approfondito le modalità organizzative e di funzionamento del giovanissimo sistema olandese.

Un osservatorio utile anche per chi, come l’Italia, si appresta a definire il proprio sistema di responsabilità estesa dei produttori per la frazione tessile.

Di questo parleremo anche a Ecomondo, durante uno dei panel organizzati dal nostro magazine (Ecodesign, EPR, riciclo. Roadmap per un tessile circolare).

 

Che impatto ha avuto sul vostro Paese la proposta della Commissione europea (datata 5 luglio 2023) di modificare la direttiva quadro sui rifiuti per rendere i produttori responsabili dell’intero ciclo di vita dei prodotti tessili e per favorire la gestione sostenibile dei rifiuti tessili in tutta l’UE?

La base legale per i regimi di responsabilità estesa del produttore sono gli articoli 8 e 8a della European Waste Framework Directive. Tutti gli Stati membri devono approntare un sistema di raccolta separato per il tessile entro il 2025. Questo è il motivo per cui l’Olanda ha approvato a luglio 2023 il Decreto EPR, che regola la materia. Chi produce e importa nel mercato olandese abiti o prodotti tessili per la casa adesso è responsabile anche per il fine vita degli stessi prodotti.

Leggi anche: EPR per i rifiutili tessili

Qual è il perimetro dell’EPR vigente in Olanda? È limitato ai soli abiti o include anche scarpe e accessori, tessile per la casa, invenduti, resi, scarti di produzione? Prima dell’EPR si faceva la raccolta differenziata per i rifiuti tessili (e se sì, di quali)?

Sono inclusi nel decreto EPR i capi di abbigliamento, gli abiti da lavoro, la biancheria intima, da letto e per la casa di nuova produzione, compresi quelli con un contenuto minimo riciclato. In futuro il decreto potrà essere esteso anche ad altri prodotti tessili. Finora in Olanda sono le autorità municipali a essersi occupate della raccolta differenziata, attraverso cassonetti in strada o con il porta a porta e, in maniera residuale, all’interno delle isole ecologiche.

 

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