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“Per migliorare il sistema RAEE in Italia bisogna aumentare la raccolta, costruire nuovi impianti e operare interventi normativi”

Lo ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore Generale di Erion Compliance Organization, all’evento “L’attuazione del piano di azione europeo e della strategia nazionale per l’economia circolare” organizzato l’8 novembre 2022 in occasione di Ecomondo

“Oggi vi parlo di RAEE perché materie prime critiche vuol dire sostanzialmente Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Noi nel 2021 abbiamo gestito 266.000 tonnellate di questi rifiuti con impianti non di proprietà, perché crediamo molto nel modello della partnership con gli operatori del settore. Da questi RAEE abbiamo generato circa 238.000 tonnellate di Materie Prime Seconde, quindi più o meno il 90% di tasso di riciclo”. Danilo Bonato, Direttore Generale di Erion Compliance Organization, ha aperto così il suo intervento all’evento “L’attuazione del piano di azione europeo e della strategia nazionale per l’economia circolare” organizzato l’8 novembre 2022 in occasione di Ecomondo.

“Erion fa bene all’ambiente e all’economia”
“I vantaggi del nostro lavoro – ha proseguito Bonato – guardano sia all’aspetto ambientale che a quello economico. Dal primo punto di vista, l’anno scorso abbiamo evitato l’emissione in atmosfera di circa 1,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente nell’ambiente. In secondo luogo, essere capaci di rendere più circolare l’uso delle risorse contribuisce a evitare l’alto rischio di approvvigionamento di materie prime critiche. È fondamentale, quindi, recuperare le sostanze contenute nei RAEE che sono indispensabili per le nostre industrie in Italia e in Europa. In questo senso abbiamo analizzato con uno Studio realizzato insieme a The European House Ambrosetti, il contesto in cui ci troviamo rispetto alla miniera urbana. Abbiamo chiesto ad Ambrosetti di misurare quante tonnellate di materie prime critiche in più potremmo generare in Italia se performassimo come i best performer d’Europa. Il risultato di questa indagine è stato un numero importante pari a 7.600 tonnellate”.

“Aumentare la raccolta sensibilizzando i cittadini”
“Il problema – ha aggiunto Bonato – è che siamo ancora distanti da un livello adeguato di recupero nonostante la nostra leadership di livello europeo sull’economia circolare. Come mai c’è questo gap? Solo tre riflessioni rapidissime: occorrono più volumi di rifiuti, quindi, bisogna raccogliere di più. Nelle case degli italiani, secondo un recente studio realizzato da Ipsos per Erion WEEE, ci sono in media nove RAEE che stanno nelle cantine e nelle soffitte. Dobbiamo spiegare alle persone che questi rifiuti non vanno tenuti in casa, ma portati a riciclare. Il nostro Consorzio Erion WEEE ha investito moltissimo per attività di sensibilizzazione e informazione a tutto campo. Abbiamo capito che dobbiamo fare di più sulle attività di comunicazione. Abbiamo aumentato come sistema RAEE i bonus che diamo ai comuni per irrobustire l’infrastruttura di raccolta: dobbiamo rendere più pratico, comodo e agevole per il cittadino conferire i RAEE.

“Creare nuovi impianti di trattamento e migliorare le norme e i controlli”
C’è poi – ha aggiunto Bonato – un tema tecnologico: la dotazione impiantistica in Italia è molto carente. Un Paese industriale come il nostro, che genera circa un milione di tonnellate di RAEE all’anno, non può non avere impianti capaci di recuperare le materie prime critiche. Gli investimenti del PNRR devono servire per realizzare nuove strutture di trattamento. Ultimo aspetto è quello della normativa. Stiamo proponendo al nuovo governo degli interventi per dare brio al sistema RAEE. Vi pongo alcune domande: È possibile non avere un comitato di vigilanza e controllo funzionante dopo tanti anni? È possibile non avere un decreto che disciplini gli standard per il trattamento dei RAEE in Italia o un decreto sulla preparazione per il riutilizzo dei RAEE? Oppure avere un decreto del 2010 per l’uno contro uno che è rigido e blocca il sistema? Ci sono cose semplici e pratiche che possiamo fare. Noi come Erion abbiamo sempre fatto proposte, documenti e analisi. Speriamo che lavorando su questi tre grandi temi: aumento dei volumi, dotazione tecnologica per nuovi impianti e interventi normativi puntuali si riesca a dare un cambio di passo alla gestione dei RAEE in Italia”.