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Raggiungeremo gli obiettivi 2030 sul clima? I dubbi della Corte dei Conti europea

Gli obiettivi per il 2020 sul clima sono stati raggiunti, ma “scarsi segnali indicano che le azioni intraprese per conseguire gli obiettivi per il 2030 saranno sufficienti”. Relazione speciale della Corte dei conti europea

Obiettivi climatici raggiunti. Per ora. La Corte dei Conti europea ha pubblicato una relazione speciale sul clima in cui riscontra che l’UE ha sì raggiunto gli obiettivi per il 2020, ma anche grazie al contributo di fattori esterni (crisi finanziaria del 2008 e Covid in primis). Tuttavia, nota la Corte, la Commissione non ha esaminato in che misura i progressi climatici siano stati il risultato delle politiche adottate piuttosto che di questi fattori. E poi la contabilizzazione delle emissioni europee ai fini dell’obiettivo per il 2020 non includeva i gas climalteranti risultanti dagli scambi commerciali e dal trasporto aereo e marittimo internazionale.  “Nel complesso – si legge nel documento della Corte – gli auditor della Corte hanno finora riscontrato scarsi segnali indicanti che gli obiettivi dell’UE per il 2030 si tradurranno in sufficienti azioni. Non vi sono informazioni che consentano di sapere se verranno messi a disposizione finanziamenti sufficienti a conseguire tali obiettivi, in particolare dal settore privato”

Gli obiettivi europei per il clima

Nel tempo, l’UE si è posta obiettivi sempre più ambiziosi in materia di energia e di clima per rispondere alla sfida imposta dalla crisi climatica:

  • Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020; e del 55% entro il 2030;
  • Portare la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico complessivo dell’UE al 42,5% entro il 2030, con un’integrazione indicativa supplementare del 2,5% che consentirebbe di raggiungere il 45 %.
  • Efficienza energetica: riduzione dei consumi del 20% rispetto al 1990 entro il 2020. Riduzione di almeno il 40% del consumo finale di energia (quella utilizzata dai consumatori finali, come le famiglie) e del 42,5% del consumo di energia primaria (la domanda totale di energia all’interno di un Paese, ad esempio il carburante bruciato per produrre elettricità). Le osservazioni della Corte sono state pubblicate prima delle nuove misure sull’efficienza recentemente approvate;
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di Redazione EconomiaCircolare.com

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