Riutilizzare le batterie elettriche della e-mobility, formare i giovani sui lavori legati all’economia circolare, migliorare il riciclo delle terre rare dai magneti e sviluppare soluzioni innovative per il trattamento dei pannelli fotovoltaici. Questi gli obiettivi primari di REBELION, CERES, INSPIREE, EVERPV, i quattro nuovi progetti di ricerca europei che coinvolgeranno, fino al 2026, gli esperti del team Strategic Development and Innovation di Erion.
REBELION: la Second Life per le batterie della mobilità elettrica
Finanziato da Horizon Europe fino al novembre 2026, il progetto REBELION punta a dare una Second Life alle batterie agli ioni di litio (LIB) provenienti dal settore della e-mobility. Batterie che, quando raggiungono l’80% della loro capacità di ricarica, non possono più muovere mezzi di trasporto, ma per almeno altri 10 anni, possono essere impiegate per alimentare sistemi stazionari. Per rendere possibile il processo è fondamentale – sostengono gli ideatori del progetto – poter misurare lo stato di salute (SoH) delle batterie per comprendere se, quanto a lungo e quanto bene, queste potranno essere utilizzate in nuove applicazioni. Il progetto REBELION si propone di sviluppare tecnologie all’avanguardia per automatizzare la misurazione dello SoH delle batterie al litio e promuovere un modello circolare per quelle impiegate nella mobilità leggera e nelle auto elettriche. Nel consorzio REBELION, formato da 4 centri di ricerca e 7 partner industriali, Erion Energy ed il partner affiliato Volkswagen Italia avranno il ruolo di fornire know-how specifico sulla gestione del fine vita delle batterie oltre che materiale utile ai test di progetto per lo smontaggio automatico e per le soluzioni second-life.
CERES: educare alle tematiche dell’economia circolare
Finanziato dal programma Erasmus+, CERES impegnerà Erion fino al maggio del 2026. Il progetto, che conta 12 partner internazionali fra Università, Consorzi EPR e il CDCA, mira a sostenere la transizione ecologica del sistema produttivo attraverso l’educazione alla economia circolare e alle tematiche principali legate al suo sviluppo reale nella società: digitalizzazione, imprenditorialità, modello di business, ecc. In particolare, il progetto CERES si propone di promuovere la responsabilità sociale delle imprese, sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare mentalità imprenditoriali, migliorare le competenze, facilitando la collaborazione, potenziando i sistemi di istruzione superiore e di formazione professionale per sostenere la transizione ecologica del sistema produttivo. Grazie alla sua lunga esperienza nell’ambito aziendale, Erion si occuperà di analizzare i bisogni del mercato, fornendo i dati di problemi reali presi da casi studio. Inoltre, contribuirà alla mappatura e la promozione delle buone pratiche di Economia Circolare, in collaborazione con il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali Associazione (CDCA).
INSPIREE: un impianto per riciclare le terre rare dai magneti
INSPIREE, progetto finanziato dal programma LIFE fino a settembre 2026, mira a realizzare il primo impianto su scala industriale italiano in Europa per il riciclo di terre rare da magneti NdFeB (ovvero composti da neodimio, ferro e boro). Sviluppato da un consorzio formato da cinque partner internazionali, guidati da Itelyum, INSPIREE darà vita allo sviluppo di un processo a due livelli per il disassemblaggio dei magneti permanenti (Livello I) e il recupero degli ossalati di REE (Rare Earth Element, nome inglese delle terre rare) mediante idrometallurgia (livello II). L’impianto di livello I avrà una capacità lavorativa finale di 1000 ton/anno in termini smontaggio di rotori elettrici; l’impianto di livello II una capacità a pieno regime di 2000 ton/anno in termini di magneti permanenti NdFeB in entrata. In prospettiva, i ricercatori contano di recuperare con lo sviluppo del nuovo processo circa 700 ton/anno di REE. INSPIREE mostra importanti vantaggi tecnici rispetto allo stato dell’arte, ma soprattutto miglioramenti ambientali significativi in termini di prodotti chimici e di riutilizzo dell’acqua. I materiali in uscita, ossidi e carbonati di REE, potranno essere sfruttati commercialmente già prima della fine del progetto.
EVERPV: il progetto per il trattamento sostenibile dei pannelli fotovoltaici
L’obiettivo di EVERPV, progetto promosso da Horizon Europe e che durerà fino ad agosto 2026, è quello di fornire all’Unione europea soluzioni efficienti per un trattamento sostenibile dei pannelli fotovoltaici a fine vita e il recupero di materie con elevati gradi di purezza e integrità. EVERPV si baserà sulla macinazione degli scarti del retro dei pannelli fotovoltaici e/o sull’uso del riscaldamento con lampade IR (infrarossi): due tecnologie innovative per la lavorazione dei diversi strati del pannello fotovoltaico e il recupero di vetro, polimeri incapsulanti, backsheet con purezza superiore al 99%, e argento con purezza al 99%. Inoltre, EVERPV si unirà ad altri progetti finanziati dall’Ue che già si occupano del riciclo del silicio (ad esempio PHOTORAMA) per fornire una soluzione globale. Le nuove tecnologie di delaminazione saranno dimostrate presso due impianti di riciclaggio per raggiungere TRL7 e arrivare a trattare più di 3.000 tonnellate di pannelli solari all’anno. Un flusso, quest’ultimo, che permetterebbe di recuperare una quantità di materie prime sufficiente per produrre più di 350.000 nuovi pannelli all’anno entro il 2030. EVERPV riunisce 16 partecipanti provenienti da 8 Paesi e con competenze trasversali: tra questi si trovano riciclatori, fornitori di materiali, produttori di moduli fotovoltaici, organizzazioni di raccolta e trattamento dei rifiuti come Erion, facilitatori politici, imprenditoriali e di formazione.
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