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Il 5 agosto 2022 è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il decreto 23 giugno 2022 del Ministero della transizione ecologica. Il documento è stato elaborato in attuazione del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione” ovvero “Piano d’azione nazionale sul Green Public Procurement” adottato con decreto 11 aprile 2008.

Il nuovo decreto esplicita i Criteri Ambientali Minimi, CAM, per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e per il servizio di pulizia e spazzamento.

“I CAM affrontano i diversi aspetti ambientali associati al ciclo di vita del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, del servizio di pulizia e spazzamento e connesse forniture, proponendo soluzioni che favoriscono la riduzione complessiva degli impatti ambientali correlati, tenendo in considerazione il contesto di mercato e gli attuali modelli organizzativi dei servizi di igiene urbana, nonché le specificità territoriali in cui vengono erogati.

Nello specifico, i criteri ambientali proposti mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. Prevenire la produzione di rifiuti: attraverso azioni di sensibilizzazione degli utenti e la promozione dello scambio e del riuso;
  2. Massimizzare la quantità e la qualità della raccolta differenziata ponendo obiettivi sfidanti ma in linea con le disposizioni normative sull’economia circolare;
  3. Diffondere beni riciclabili e contenenti materiali riciclato: attraverso l’acquisizione di contenitori e sacchetti in materiale riciclato e riciclabili e la promozione di filiere del riciclo;
  4. Ridurre gli impatti del trasporto: attraverso la riduzione del peso dei rifiuti trasportati, ad esempio promuovendo il compostaggio di prossimità, ottimizzando i percorsi, promuovendo innovazioni tecnologiche per i mezzi utilizzati e la loro gestione.”

Il documento riporta anche alcune indicazioni in merito alla raccolta di differenti tipologie di rifiuti, tra queste le pile e gli accumulatori portatili e i RAEE.

Per quanto riguarda le pile, nello specifico, si fa riferimento all’obbligo di considerare nelle gare di appalto per i servizi di igiene urbana, il servizio di raccolta dei rifiuti di pile presso luoghi pubblici; la documentazione obbligatoria dovrà infatti indicare “il numero e il posizionamento dei contenitori già presenti sul territorio e di quelli nuovi che dovranno essere collocati per la raccolta”.

 

Il testo completo qui