Erion WEEE arriva nelle Scuole della Sicilia con il Progetto “Schermi In Classe Per Materia Viva”

Erion WEEE arriva nelle Scuole della Sicilia con il Progetto “Schermi In Classe Per Materia Viva”

Il Docufilm prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni dedicato all’economia circolare e al riciclo dei RAEE sarà proiettato negli istituti secondari di primo e secondo grado della Sicilia, in collaborazione con Cinemovel. Martedì 8 ottobre proiezione serale all’Istituto Comprensivo Statale Sperone-Pertini di Palermo e panel di approfondimento con i protagonisti di Materia Viva

Dal 7 all’11 ottobre Erion WEEE porterà nelle scuole di Palermo, Messina e Scordia (Catania) il Docufilm “Materia Viva”. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Cinemovel, denominato “Schermi in Classe per Materia Viva“, mira – grazie all’uso del linguaggio cinematografico – a sensibilizzare la GEN Z sull’importanza di adottare comportamenti virtuosi per facilitare l’economia circolare a partire proprio dal riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

Il Docufilm “Materia Viva”

Materia Viva” è il primo Docufilm dedicato a questi temi ed è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Già protagonista di oltre 55 proiezioni in tutta Italia, il Docufilm è andato in onda per la prima volta su RAI 3 il 31 agosto 2023, il 14 ottobre in replica su RAI Premium e poi su Rai Scuola e RAI Play. L’opera è stata inoltre premiata come Best Green Documentary al Giffoni Film Festival, con un’edizione speciale del premio Green Drop Award all’80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con il premio Golden Leaf per il Miglior documentario all’Italia Green Film Festival e si è inoltre aggiudicata 1 candidatura ai David di Donatello.

Il progetto “Schermi in Classe”

Adesso, grazie al progetto “Schermi in Classe per Materia Viva”, si tornerà nelle aule scolastiche dove quasi 1.000 ragazzi in 5 scuole secondarie della Sicilia saranno coinvolti in proiezioni in sale cinematografiche temporanee, allestite per permettere a studentesse e studenti di vivere l’esperienza del cinema su grande schermo.

Giorgio Arienti, DG Erion WEEE: “Il 50% dei giovani non conosce l’acronimo RAEE”

“Raggiungere i giovani è stato sin dal principio una delle principali ragioni per cui abbiamo deciso di ideare e realizzare Materia Viva. L’Osservatorio sui RAEE realizzato con IPSOS, infatti, ha rivelato che oltre il 50% dei giovani non conosce l’acronimo RAEE, ma anche che il 43% di loro chiede a gran voce di incrementare le iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione. Per questo, abbiamo provato a siglare un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per portare Materia Viva in tutti gli Istituti scolastici, purtroppo senza successo.” – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – “L’iniziativa ‘Schermi in classe’ realizzata insieme agli amici di Cinemovel rappresenta un ottimo canale alternativo per promuovere un messaggio fondamentale: l’economia circolare non è un’opzione, è una necessità.”

La proiezione gratuita a Palermo del prossimo 8 ottobre

Martedì 8 ottobre, a partire dalle ore 21.00, si terrà inoltre una proiezione serale aperta alla cittadinanza, presso l’Istituto Comprensivo Statale Sperone-Pertini, via Pecori Giraldi  21 a Palermo. La visione del docufilm sarà seguita da un panel di approfondimento con Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE; Mattia Teruzzi, Scienziato ambientale e talent di Materia Viva; Simone Berardis, Produttore Esecutivo Materia Viva – Libero Produzioni; Elisabetta Antognoni, Presidente Cinemovel Foundation;  Nello Ferrieri, Fondatore Cinemovel Foundation; Antonella Di Bartolo, Dirigente IC Sperone-Pertini.

Dal 1° ottobre al 31 dicembre, “Materia Viva” sarà poi reso disponibile gratuitamente, previa registrazione, nella sala virtuale di Cinemovel su MyMovies.it, storico partner di “Schermi in Classe”, consentendo la visione del film a scuole e pubblico di tutta Italia. Attraverso questa piattaforma, sarà anche possibile partecipare, gratuitamente e senza necessità di registrazione, alle dirette live per approfondire i temi del documentario con ospiti e protagonisti. Le live si terranno venerdì 25 ottobre, venerdì 22 novembre e venerdì  13 dicembre dalle ore 12:00 alle ore 13:00.

Elisabetta Antognoni, Presidente Cinemovel: “È un piacere mettere a disposizione di Erion WEEE la nostra esperienza”

“Schermi in classe entra nelle scuole italiane dal 2012 con l’obiettivo di sviluppare percorsi di ricerca, uso e comprensione dell’immagine in movimento, il linguaggio più utilizzato nel nostro tempo. Il dispositivo ideato da Cinemovel sperimenta diverse modalità̀ per condividere film e contenuti audiovisivi in una dimensione collettiva e ci fa molto piacere, sottolinea Elisabetta Antognoni presidente Cinemovel, mettere a disposizione di Erion WEEE l’esperienza di Cinemovel Foundation”, dichiara Elisabetta Antognoni, Presidente Cinemovel.

Antonella Di Bartolo, Preside ICS Sperone-Pertini: “Felicissimi di ospitare questa iniziativa”

“Siamo felicissimi di ospitare questa iniziativa che sensibilizza le nostre studentesse e i nostri studenti ai temi dell’educazione ambientale e dell’economia circolare mediante il linguaggio cinematografico. È per noi motivo di orgoglio ospitare la proiezione serale aperta alla cittadinanza: la nostra scuola, benché operi nei quartieri Brancaccio e Sperone, alla periferia sud-est di Palermo, si conferma come avamposto culturale e luogo di animazione sociale per l’intero quartiere e la città tutta, sostiene Antonella Di Bartolo, Preside ICS Sperone-Pertini.

Calendario delle proiezioni per le scuole, ore 10:00

  • Lunedì 7/10 – Palermo, ICS Rita Borsellino
  • Martedì 8/10 – Palermo, ICS Sperone-Pertini
  • Mercoledì 9/10 – Palermo, Liceo Danilo Dolci
  • Giovedì 10/10 – Messina, IC La Pira presso il Teatro del Cristo Re
  • Venerdì 11/10Scordia, Catania – Liceo Scientifico E. Majorana

Proiezione aperta alla cittadinanza, ore 21:00

  • Martedì 8/10 – Palermo, ICS Sperone-Pertini via Pecori Girardi 21

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, visitare la pagina del progetto sul sito di Erion WEEE.

Materia Viva entra nel catalogo di MyMovies

Materia Viva entra nel catalogo di MyMovies

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2024, il Docufilm prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni sarà disponibile gratuitamente (previa registrazione) nella sala virtuale di Cinemovel all’interno piattaforma di streaming dedicata al cinema e ai documentari

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2024, “Materia Viva” sarà disponibile gratuitamente, previa registrazione, nella sala virtuale di Cinemovel su MyMovies.it

Tre live con importanti ospiti

Attraverso MyMovies sarà anche possibile partecipare, gratuitamente e senza necessità di registrazione, alle dirette live per approfondire i temi del documentario con importanti ospiti e alcuni dei protagonisti. Le live si terranno venerdì 25 ottobre, venerdì 22 novembre e venerdì  13 dicembre dalle ore 12:00 alle ore 13:00. “Materia Viva” è il primo Docufilm dedicato all’importanza di adottare comportamenti virtuosi per facilitare l’economia circolare a partire proprio dal riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, l’opera è stata protagonista di oltre 55 proiezioni in tutta Italia.

Un Docufilm pluripremiato

“Materia Viva” è andato in onda per la prima volta su RAI 3 il 31 agosto 2023, per poi andare in replica su RAI Premium e su Rai Scuola ed entrare nel catalogo di RAI Play. L’opera è stata inoltre premiata come Best Green Documentary al Giffoni Film Festival, con un’edizione speciale del premio Green Drop Award all’80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con il premio Golden Leaf per il Miglior documentario all’Italia Green Film Festival e si è inoltre aggiudicata 1 candidatura ai David di Donatello. Nel 2024, il Docufilm è stato insignito dell’Hirpus d’Oro all’Ariano Film Festival e di un premio speciale al Procida Film Festival.

Il settore AEE e RAEE e le competenze per la circolarità. La nostra survey

Il settore AEE e RAEE e le competenze per la circolarità. La nostra survey

Nell’ambito del progetto “Training for Circularity”, una survey indaga necessità ed aspettative delle aziende rispetto alla circolarità e alla sostenibilità del settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e dei loro rifiuti (RAEE). Ecco i risultati

Quale atteggiamento e quali aspettative hanno le aziende del settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, e della gestione dei rifiuti che ne derivano, rispetto all’utilità di attuare pratiche orientate alla sostenibilità e di dotarsi delle competenze necessarie? Quali sono in particolare le competenze che il settore percepisce come più utili in questa fase? Per scoprirlo, EconomiaCircolare.com ha chiesto a un gruppo di aziende di rispondere a una serie di domande sul tema nell’ambito del progetto Training for Circularity – Borse di studio WEEE edition, il programma formativo promosso insieme a Erion WEEE, consorzio del sistema Erion dedicato alla gestione dei RAEE, CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali e al Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA.

I risultati emersi dalle 25 risposte ricevute forniscono un quadro chiaro delle esigenze e delle priorità del settore, evidenziando sia le competenze che le aziende ritengono da potenziare per supportare l’economia circolare, sia le sfide da affrontare per integrarle efficacemente nei propri processi. Dal design sostenibile alla gestione delle catene di approvvigionamento, dall’innovazione nei modelli di business alla valutazione delle performance ESG, queste aree critiche sono quelle su cui la formazione dovrà focalizzarsi per colmare il gap tra le competenze attualmente disponibili e quelle richieste, per favorire l’integrazione dell’economia circolare lungo tutti i processi, dalla produzione al fine vita.

SCARICA GRATUITAMENTE IL REPORT  “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”

Il fabbisogno di competenze del settore AEE/RAEE: parola alle imprese

Le organizzazioni che hanno partecipato al questionario operano principalmente a livello internazionale e variano in dimensione, con una maggioranza di PMI (Piccole e medie imprese) seguite da micro-imprese e da alcune aziende di grandi dimensioni.

Survey sulle competenze: livelli di operatività e dimensioni delle aziende partecipanti

 

Le attività delle organizzazioni partecipanti sono piuttosto diversificate, ma si osserva una marcata focalizzazione nell’ambito della produzione (44%), seguita dallo sviluppo (16%), ricondizionamento e riciclo (16%) e logistica (12%).

Survey sulle competenze: ambito di attività delle imprese

 

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Erion WEEE arriva nei Licei della Sardegna con il Progetto “Schermi In Classe Per Materia Viva”

Erion WEEE arriva nei Licei della Sardegna con il Progetto “Schermi In Classe Per Materia Viva”

Il Docufilm prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni dedicato alla all’economia circolare e al riciclo dei RAEE sarà proiettato negli istituti secondari di secondo grado della Sardegna, in collaborazione con Cinemovel. Martedì 1° ottobre proiezione serale all’Istituto Tecnico Industriale G. Marconi di Cagliari e panel di approfondimento con i protagonisti di Materia Viva

Dal 30 settembre al 4 ottobre Erion WEEE porterà nei licei di Cagliari, Quartu Sant’Elena e Sassari il Docufilm “Materia Viva”. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Cinemovel, denominato Schermi in Classe per Materia Viva, mira– grazie all’uso del linguaggio cinematografico – a sensibilizzare la GEN Z sull’importanza di adottare comportamenti virtuosi per facilitare l’economia circolare a partire proprio dal riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)..

 

Il Docufilm “Materia Viva”

Materia Viva“, protagonista di questa ambiziosa iniziativa, è il primo Docufilm dedicato a questi temi ed è  patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Già protagonista di oltre 55 proiezioni in tutta Italia, il Docufilm è andato in onda per la prima volta su RAI 3 il 31 agosto 2023, il 14 ottobre in replica su RAI Premium e poi su Rai Scuola e RAI Play. L’opera è stata inoltre premiata come Best Green Documentary al Giffoni Film Festival, con un’edizione speciale del premio Green Drop Award all’80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con il premio Golden Leaf per il Miglior documentario all’Italia Green Film Festival e si è inoltre aggiudicata 1 candidatura ai David di Donatello.

Giorgio Arienti, DG Erion WEEE: “L’iniziativa rappresenta un ottimo canale per promuovere un messaggio: l’economia circolare non è un’opzione, ma una necessità”

Adesso, grazie al progetto “Schermi in Classe per Materia Viva”, si tornerà nelle aule scolastiche dove quasi 1.000 ragazzi in 5 scuole superiori della Sardegna saranno coinvolti in proiezioni in sale cinematografiche temporanee, allestite per permettere a studentesse e studenti di vivere l’esperienza del cinema su grande schermo. “Raggiungere i giovani è stato sin dal principio una delle principali ragioni per cui abbiamo deciso di ideare e realizzare Materia Viva. L’Osservatorio sui RAEE realizzato con IPSOS, infatti, ha rivelato che oltre il 50% dei giovani non conosce l’acronimo RAEE, ma anche che il 43% di loro chiede a gran voce di incrementare le iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione. Per questo, abbiamo provato a siglare un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per portare Materia Viva in tutti gli Istituti scolastici, purtroppo senza successo.” – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE “L’iniziativa ‘Schermi in classe’ realizzata insieme agli amici di Cinemovel rappresenta un ottimo canale alternativo per promuovere un messaggio fondamentale: l’economia circolare non è un’opzione, è una necessità.”

La proiezione a Cagliari e l’arrivo nel catalogo di MyMovies.it

Martedì 1° ottobre, a partire dalle ore 21.00, si terrà inoltre una proiezione serale aperta alla cittadinanza, presso l’ITI Marconi, via Valerio Pisano a Cagliari. La visione del docufilm sarà seguita da un panel di approfondimento con Giorgio Arienti, Direttore Generale Erion WEEE, Mattia Teruzzi, Scienziato ambientale e talent di Materia Viva, Simone Berardis, Produttore Esecutivo di Materia Viva – Libero Produzioni; Elisabetta Antognoni, Presidente Cinemovel Foundation; Nello Ferrieri, Fondatore Cinemovel Foundation. Dal 1° ottobre al 31 dicembre, “Materia Viva” sarà poi reso disponibile gratuitamente,  previa registrazione, nella sala virtuale di Cinemovel su MyMovies.it, storico partner di “Schermi in Classe”, consentendo la visione del film a scuole e pubblico di tutta Italia. Attraverso questa piattaforma, sarà anche possibile partecipare, gratuitamente e senza necessità di registrazione, alle dirette live per approfondire i temi del documentario con ospiti e protagonisti. Le live si terranno venerdì 25 ottobre, venerdì 22 novembre e venerdì  13 dicembre dalle ore 12:00 alle ore 13:00.

Elisabetta Antognoni, Presidente Cinemovel: “Ci fa piacere essere mettere a disposizione di Erion WEEE l’esperienza di Cinemovel Foundation”

“Schermi in classe entra nelle scuole italiane dal 2012 con l’obiettivo di sviluppare percorsi di ricerca, uso e comprensione dell’immagine in movimento, il linguaggio più utilizzato nel nostro tempo. Il dispositivo ideato da Cinemovel sperimenta diverse modalità̀ per condividere film e contenuti audiovisivi in una dimensione collettiva e ci fa molto piacere, sottolinea Elisabetta Antognoni Presidente Cinemovel, mettere a disposizione di Erion WEEE  l’esperienza di Cinemovel Foundation”.

 

Calendario delle proiezioni per le scuole, ore 10:00

  • Lunedì 30/09 – Cagliari, Liceo Alberti presso il Teatro del Segno
  • Martedì 1/10 – Cagliari, ITI Marconi
  • Mercoledì 2/10 – Quarto Sant’Elena – Cagliari, Istituto Comprensivo 3
  • Giovedì 3/10 e Venerdì 4/10 – Sassari, Liceo Classico Azuni, Liceo Scientifico Spano, Liceo Magistrale Margherita Di Castelvi presso il Polo Tecnico Devilla

Proiezione aperta alla cittadinanza, ore 21:00

  • Martedì 1/10 – Cagliari, ITI Marconi

 

 

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, visitare la pagina del progetto sul sito di Erion WEEE.

“The Green Job. Dal Tech Ai RAEE: Le nuove competenze del mercato del lavoro” Nel mondo aervono 100 milioni di “nuovi” lavoratori

“The Green Job. Dal Tech Ai RAEE: Le nuove competenze del mercato del lavoro” Nel mondo aervono 100 milioni di “nuovi” lavoratori

Presentata la survey “Il fabbisogno di competenze del settore AEE/RAEE”: Solo Il 16% delle aziende è oggi alla ricerca di personale con competenze specifiche.1 azienda su 2 non la ritiene una priorità

Per affrontare la transizione energetica sarà necessario investire nella formazione di lavoratori qualificati per un numero stimato a livello mondiale di 100 milioni di nuovi posti di lavoro, che dovrebbero nascere dall’adozione di pratiche sostenibili, dalla crescita dell’utilizzo di veicoli elettrici e dall’aumento dell’efficienza energetica. È quanto emerge dalla survey presentata il 20 settembre in occasione di “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”, l’evento di chiusura del progetto “Training for Circularity. Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso da Erion WEEEEconomiaCircolare.comENEACDCA e patrocinato dalla Città Metropolitana di Roma.

 

Gli effetti della transizione verde sul mondo del lavoro

Non solo, a livello mondiale la transizione verde comporterà anche una perdita stimata di 78 milioni posti di lavoro. Si prevede, infatti, che l’occupazione nei settori ad alta intensità di risorse naturali e basati sui combustibili fossili diminuirà notevolmente. Ad esempio, il settore dell’energia negli Stati Uniti potrebbe subire la perdita di 1,7 milioni di posti di lavoro (in settori legati ai combustibili fossili), mentre in Europa, potrebbero andare persi da 54.000 a 112.000 posti di lavoro diretti a causa della graduale eliminazione dei sistemi di produzione di energia da carbone. Riqualificare questi lavoratori sarà essenziale per ridurre i costi sociali della transizione verde in termini di disoccupazione, comportamenti a rischio e tensioni sociali. Nonostante ciò, le aziende non sembrano particolarmente attive nella ricerca di nuovo personale a causa (nell’84% dei casi) della mancanza di fondi e incentivi.

L’evento del 20 settembre a Palazzo Valentini di Roma

Per provare a dare risposte concrete, il 20 settembre 2024 si è tenuto a Palazzo Valentini, a Roma, l’evento “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro” che ha visto la partecipazione dei 10 borsisti di “Training for Circularity”, il progetto di formazione-lavoro che nell’ultimo anno ha permesso ai giovani laureati e neolaureati di acquisire competenze nel campo dell’economia circolare, con specifico riferimento al settore dei RAEE: dallo studio dell’ecodesign allo sviluppo di strumenti eco-innovativi per il trattamento di questi rifiuti, fino alle strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di “Dire Fare RAEE – Sostenibili per natura”, il programma di sensibilizzazione e comunicazione di ERION WEEE. Le borse sono state bandite e gestite dal CDCA, in collaborazione con ENEA.

Giorgio Arienti: “Puntare su nuove competenze per facilitare il passaggio all’economia circolare”

“Erion WEEE – ha affermato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – riconosce l’importanza di puntare su nuove competenze e professionalità, così da facilitare il passaggio da un’economia lineare a una circolare. Si tratta di una sfida culturale che potrà essere affrontata solo attraverso un impegno concreto sul fronte dell’informazione e della formazione. Per questo motivo, investire sui giovani risulta la strategia più efficace per promuovere un cambiamento concreto.”

Claudia Brunori: “Un corso che va incontro alle esigenze delle aziende impegnate nella transizione”

“La chiusura dei cicli nelle filiere produttive passa anche dalla formazione di nuove figure professionali. In particolare in un settore strategico come quello dei RAEE e del recupero delle Materie Prime Critiche, che richiede conoscenze tecnologiche specifiche e metodologie innovative. – ha dichiarato Claudia Brunori Direttrice del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali ENEA  – Con “Training for Circularity. Borse di studio (WEEE Editon)” abbiamo voluto dare il nostro contributo per colmare questo gap di competenze confrontandoci direttamente con le esigenze delle aziende impegnate nella transizione del mondo delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”. 

Lucie Greyl: “Abbiamo protato a rispondere al bisogno di una nuova generazione di professionalità”

“Il progetto “Training for Circularity. Borse di studio (WEEE Edition) è stato un esempio virtuoso di come formazione e informazione debbano andare di pari passo per affrontare la doppia transizione, ecologica e digitale. – ha dichiarato Lucie Greyl Presidente CDCA– Grazie a percorsi specializzanti e a un approccio multidisciplinare, abbiamo provato a rispondere al bisogno di una nuova generazione di professionalità in grado di integrare competenze tecniche, sociali e visione sistemica, tutti elementi fondamentali per stimolare un cambiamento duraturo dei sistemi di produzione e di consumo e promuovere un’economia sostenibile e giusta.”

Nasce l’innovativo impianto di riciclo di magneti permanenti che permetterà di ridurre la dipendenza da Russia e Cina

Nasce l’innovativo impianto di riciclo di magneti permanenti che permetterà di ridurre la dipendenza da Russia e Cina

Saranno trattate oltre 20 tonnellate di magneti da cui recuperare oltre 5 tonnellate di composti di REE (Rare Earth Elements), con un piano di industrializzazione che, a regime, permetterà di trattare fino a 2.000 tonnellate all’anno, equivalenti a quelle presenti in più di 600.000 motori elettrici e ibridi. Un progetto finanziato da EIT RawMaterials, coordinato da Erion, che vede la collaborazione di Itelyum, OSAI, KU Leuven, Treee, Smart Waste Engineering, Glob Eco e Università degli Studi dell’Aquila. Presente all’inaugurazione anche Legambiente che sceglie l’impianto per la 20esima tappa della campagna “I Cantieri della Transizione Ecologica” dedicata ai progetti e alle innovazioni che hanno avviato un percorso virtuoso per contrastare la crisi climatica e costruire un futuro migliore

È stato inaugurato oggi, presso lo stabilimento Itelyum Regeneration di Ceccano (FR), l’innovativo impianto pilota capace di trattare in un anno oltre 20 tonnellate di magneti permanenti (PM), materiali ampiamente utilizzati nei dischi rigidi dei computer e nei meccanismi di azionamento di motori elettrici e ibridi.

Una struttura nata nell’ambito del progetto europeo New-RE

Si tratta del progetto europeo New-RE, supportato da EIT RawMaterials, volto a migliorare la circolarità delle Terre Rare a livello europeo, garantendo una maggiore sostenibilità economica e ambientale della filiera. Il programma triennale (2022-2024) è sviluppato da un Consorzio coordinato da Erion e formato da altri sette partner: ItelyumOSAIKU LeuvenTreeeSmart Waste EngineeringGlob Eco e Università degli Studi dell’Aquila. In questa cornice, si è svolta anche la 20esima tappa della campagna nazionale di Legambiente “I Cantieri della Transizione ecologica”, un viaggio itinerante lungo tutta la Penisola, partito a maggio dello scorso anno con l’obiettivo di raccontare cantieri, progetti ed esperienze che hanno avviato un percorso virtuoso per contrastare la crisi climatica, promuovere l’economia circolare e costruire un futuro migliore. Progetti che meritano di essere replicati e che sono riportati anche sul sito – cantieridellatransizione.legambiente.it – con schede, approfondimenti, foto e video.

Ecco come opererà la nuova struttura di Ceccano

La nuova infrastruttura di Ceccano tratterà PM derivati dal disassemblaggio sia di motori elettrici (effettuato da Glob Eco), sia dai RAEE provenienti dagli impianti di trattamento (come Treee), nonché dalla linea di smontaggio automatizzato di hard disk realizzata da OSAI e KU Leuven, integrata nel dimostratore stesso, e che si avvale di tecnologie di IA. Nell’impianto pilota verranno trattate oltre 20 tonnellate all’anno di magneti permanenti grazie a un processo idrometallurgico, sviluppato e brevettato dall’Università degli Studi dell’Aquila, che prevede una pulitura (lisciviazione) a basso impatto ambientale delle Terre Rare, attraverso soluzioni acide organiche riutilizzabili fino a cinque volte.

Il progetto europeo INSPIREE

Le tecnologie messe in campo nell’impianto New-RE saranno impiegate per uno scale-up industriale nell’ambito di un altro importante progetto denominato INSPIREE, finanziato da CINEA all’interno del programma LIFE e partecipato da un Consorzio formato da ItelyumErionEIT RawMaterialsGlob Eco e Università degli Studi dell’Aquila. INSPIREE sfrutterà il processo idrometallurgico sostenibile con l’obiettivo di trattare, a regime, fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all’anno, equivalenti a quelle presenti in più di 600.000 motori elettrici e ibridi. Da questi materiali potranno essere recuperate oltre 500 tonnellate di composti di REE (Rare Earth Elements, ovvero Terre Rare). Considerando che la produzione europea di magneti permanenti annua è di 1.600 tonnellate, l’Italia sarebbe già in grado di sviluppare una catena del valore circolare del riciclo degli stessi all’interno dei confini europei, riducendo così la dipendenza dalle importazioni extra-UE, soprattutto da Russia e Cina.

Itelyum: “La sfida sul recupero delle Terre Rare è un’opportunità per l’Italia.”

“La sfida strategica del recupero delle Terre Rare – dichiara il CEO di Itelyum, Marco Codognola – rappresenta un’opportunità cruciale per l’Italia e l’Europa nella transizione ecologica. Il riciclo delle Terre Rare, attraverso pratiche come l’urban mining e l’idrometallurgia, può ridurre la vulnerabilità geopolitica, limitare l’impatto ambientale e favorire l’indipendenza economica. Per centrare gli obiettivi del Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea le aziende innovative saranno centrali, favorendo l’indipendenza dell’Europa dalle importazioni e la nascita di un’industria del riciclo competitiva a livello globale. L’Italia, con il suo tessuto industriale dinamico e innovativo, può giocare un ruolo di primo piano in questo processo, contribuendo a costruire una filiera europea delle Terre Rare e rafforzando la propria leadership nella transizione ecologica”.

Erion: “L’impianto che si inaugura a Ceccano si candida ad essere un modello di sostenibilità ed innovazione.”

“Per Erion è un motivo d’orgoglio aver sviluppato un progetto che sicuramente apporterà benefici ambientali ed economici non solo all’Italia, ma anche ad altri Paesi europei” – dichiara Marco Sala, Direttore Generale di Erion Compliance Organization. “L’impianto che oggi si inaugura a Ceccano si candida ad essere un modello di sostenibilità e di innovazione nei processi di riciclo e recupero delle Terre Rare che, lo ricordiamo, rappresentano elementi fondamentali ai processi di produzione in diversi comparti industriali. Da sempre Erion si impegna nel diffondere in Italia una cultura della circolarità e quello che abbiamo compiuto oggi rappresenta un bel passo verso lo sviluppo di questo nuovo modello”.

Legambiente: “La nuova frontiera su cui puntare in Italia e in Europa è la ‘miniera urbana’.”

“Con la nostra campagna itinerante vogliamo far conoscere i progetti più innovativi sul fronte della transizione ecologica affinché vengano replicati, creando una vera e propria rete virtuosa di esempi nel campo dell’economia circolare, mobilità sostenibile, qualità dell’aria e conversione energetica – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale Legambiente – Ci auguriamo che il progetto New-RE sia il primo di una lunga serie di programmi innovativi per il recupero delle Terre Rare da componenti elettriche ed elettroniche, un percorso anche in grado di invertire la tendenza verso l’attività estrattiva di materie prime critiche. La nuova frontiera su cui bisogna puntare in Italia e in Europa è la ‘miniera’ urbana, ad esempio aumentando la raccolta di RAEE e favorendo la realizzazione di più impianti di riciclo, anche attraverso l’accelerazione degli iter autorizzativi”.

Rifiuti elettronici, nel mondo se ne generano cinque volte di più di quelli che si riciclano

Rifiuti elettronici, nel mondo se ne generano cinque volte di più di quelli che si riciclano

Lo rivela l’edizione 2024 del Global E-Waste Monitor 2024 dell’ONU, secondo il quale nel 2022 sono stati prodotte 62 milioni di tonnellate di RAEE, un peso superiore dell’82% rispetto a quello del 2010

Il mondo è sempre più saturo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Lo svela il Global E-Waste Monitor 2024 dell’ONU, secondo il quale la produzione mondiale di rifiuti elettronici sta aumentando cinque volte più velocemente rispetto al loro riciclo.

Nel 2022 generate 62 milioni di tonnellate di RAEE

Il monitor delle Nazioni Unite, arrivato alla sua quarta edizione, precisa che nel 2022 sono state generate in tutto il mondo 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, con un aumento dell’82% rispetto al 2010. Nel 2030 – sostengono gli analisti – si prevede un ulteriore incremento del 32%, fino a 82 milioni di tonnellate. Un problema ambientale, ma anche economico visto che la sottrazione dei rifiuti dalla catena del riciclo causa la perdita di miliardi di dollari di risorse strategicamente preziose che, annualmente, vengono sprecati e gettati in discarica. Il risultato è che, attualmente, solo l’1% della domanda di elementi di terre rare è soddisfatta dal riciclaggio dei rifiuti elettronici.

Persi 62 miliardi di dollari di risorse naturali

Secondo il rapporto dell’Unione internazionale delle comunicazioni (ITU) e dell’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (UNITAR), i 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici generati nel 2022 riempirebbero 1,55 milioni di camion da 40 tonnellate: una quantità sufficiente a formare una linea della lunghezza dell’equatore. Nel frattempo, meno di un quarto (22,3%) della massa di rifiuti elettronici dell’anno è stato documentato come adeguatamente raccolto e riciclato nel 2022, lasciando senza traccia 62 miliardi di dollari di risorse naturali recuperabili e aumentando i rischi di inquinamento per le comunità di tutto il mondo.

La produzione annuale di RAEE nel mondo

I rifiuti elettronici, ovvero tutti i prodotti a fine vita con una spina o una batteria, se non gestiti correttamente rappresentano un pericolo per la salute e per l’ambiente, in quanto contengono additivi tossici o sostanze pericolose come il mercurio. In tutto il mondo la produzione annuale di rifiuti elettronici aumenta di 2,6 milioni di tonnellate all’anno e le prospettive di circolarità non sembrano affatto buone. Il rapporto prevede, infatti, un calo del tasso di raccolta e riciclo dal 22,3% del 2022 al 20% entro il 2030. Un gap che gli analisti impuntano alla crescente differenza tra gli sforzi di riciclo e la crescita vertiginosa della produzione di rifiuti elettronici in tutto il mondo.

Le cause del gap tra produzione e riciclo dei rifiuti elettronici

Le sfide, che contribuiscono all’aumento del divario tra la quantità di rifiuti elettronici prodotti e quella riciclata, includono: il progresso tecnologico, l’aumento dei consumi, le limitate opzioni di riparazione, i cicli di vita più brevi dei prodotti, la crescente presenza della tecnologia della società, le carenze di progettazione e l’inadeguatezza delle infrastrutture di gestione dei rifiuti elettronici. Il Rapporto sottolinea che, se i Paesi riuscissero a portare i tassi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti elettronici al 60% entro il 2030, i benefici – anche attraverso la riduzione dei rischi per la salute umana – supererebbero i costi di oltre 38 miliardi di dollari. Inoltre, il mondo “rimane incredibilmente dipendente” da pochi Paesi per quanto riguarda gli elementi delle terre rare, nonostante le loro proprietà uniche cruciali per le tecnologie future, tra cui la generazione di energia rinnovabile e la mobilità elettrica.

Comunicazione e cultura alleate per la circolarità: ecco come

Comunicazione e cultura alleate per la circolarità: ecco come

Se è vero che c’è ancora molto da fare in Italia sulla raccolta dei RAEE è altrettanto innegabile che si pensa poco all’apporto che la comunicazione può dare. Una ricerca della borsista Chiara Iannacone ha creato diverse campagne di sensibilizzazione per informare le persone sulle diverse possibilità di conferimento

Il Global E-waste Monitor 2024, che fornisce analisi e tendenze sulla quantità di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) prodotti nel mondo, mostra che nel 2022 l’Italia ha generato circa 1.100 milioni di kg di RAEE, equivalenti a 19 kg per abitante. Di questa quantità, solo 461,6 milioni di kg, circa il 41%, sono stati raccolti e riciclati. Una cifra che è ancora molto inferiore rispetto alla minima del 65% indicata dall’Ue, e quindi anche al target del 85% da raggiungere entro il 2030.

Risulta dunque necessario intervenire su più fronti. Da un lato, è fondamentale potenziare le infrastrutture di raccolta e riciclo, migliorando l’accessibilità e l’efficienza dei centri di smaltimento mentre, in modo parallelo, si implementano politiche più rigorose e incentivi economici che spingono sia le aziende che i consumatori a seguire pratiche di gestione sostenibile dei RAEE. Dall’altro lato, è indispensabile un forte impegno nella sensibilizzazione e informazione dei cittadini e delle cittadine, affinché comprendano l’importanza di conferire correttamente i propri RAEE e rifiuti di batterie (RB).

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Come la comunicazione serve la circolarità

Nell’ambito del progetto “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in collaborazione con Erion WEEE e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, con il supporto di EconomiaCircolare.com, la ricerca condotta dalla borsista Chiara Iannaccone sotto la supervisione degli esperti Matteo Civiero e Alessandra De Santis ha avuto l’obiettivo di creare campagne di sensibilizzazione per informare le persone sulle diverse possibilità di conferimento dei RAEE e dei RB. A partire dall’analisi del comportamento dei consumatori rispetto alla gestione del prodotto nuovo e del rifiuto, si è deciso di sviluppare alcune campagne digitali, di cui una accompagnata anche da una campagna locale OOH (Out-of-Home, con materiale posto negli spazi fisici), in corso di realizzazione.

Si tratta di quella ideata e sviluppata per Erion nell’ambito del progetto europeo ECOSWEEE volto a valutare pro e contro di diverse strategie per incentivare il conferimento di queste tipologie di rifiuti.

Nell’ambito del progetto, che attualmente coinvolge le municipalizzate Amsa, Ama, CEM e tre sedi di Poste Italiane, e che nei prossimi mesi si estenderà anche ad altri punti strategici nella città di Milano, la campagna di comunicazione ha l’obiettivo testare diverse strategie di coinvolgimento, dal deposito su cauzione al nudging che attraverso una “spinta gentile”, rappresentata in questo caso da  un buono acquisto, invita le persone a conferire correttamente i loro device e batterie a fine vita.

L’impegno comunicativo si è concentrato sulla necessità di rendere le persone più consapevoli delle potenzialità legate alla raccolta e al riciclo del massimo quantitativo possibile di apparecchiature elettriche ed elettroniche, del valore dell’eco-contributo reso visibile e delle opzioni disponibili per agevolare il conferimento:

  • Il cosiddetto “1 contro 0”, che permette di conferire gratuitamente RAEE di piccole dimensioni (fino a 20 cm) presso i rivenditori con superficie di oltre 400 mq, senza dover acquistare nulla in cambio;
  • L’1 contro 1, che permette di restituire gratuitamente i RAEE di qualsiasi dimensione al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente, sia nei negozi fisici sia nel caso si acquisti online.

 

di Vittoria Moccagatta

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La folle corsa dei RAEE e l’urgenza di affrontare le contraddizioni della società dei consumi

La folle corsa dei RAEE e l’urgenza di affrontare le contraddizioni della società dei consumi

Una ricerca condotta nell’ambito del progetto “Training for Circularity – WEEE Edition”, promosso da Erion WEEE, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali ed ENEA, fa emergere la rilevanza pratica della sociologia dei consumi all’interno delle questioni legate alla circolarità

Le vendite degli smartphone nel mondo sono triplicate dal 2011, superando le 1,5 miliardi di unità all’anno. Eppure, la durata media di utilizzo rimane estremamente breve: chi vive nel Regno Unito e negli Stati Uniti, per esempio, usa il suo  smartphone per poco più di 22 mesi, quindi molto al di sotto rispetto al loro potenziale tecnico di 5 anni. Con tassi di ricambio così elevati, questi dispositivi contribuiscono in grande misura ad aumentare il flusso di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), una “folle corsa” che si stima raggiungerà le 74 milioni di tonnellate globali entro il 2030.
Insomma, da una parte consumi e produzione di rifiuti tecnologici aumentano costantemente, dall’altra si accentua l’allarme sul sovrasfruttamento delle risorse naturali e in particolare sulla sempre maggiore difficoltà – e in molti casi pericolosità – di approvvigionarsi delle cosiddette materie prime critiche.

Per trovare una risposta a questa evidente contraddizione è necessario allargare lo sguardo e considerare diversi aspetti, andando oltre l’analisi delle pur necessarie politiche di prevenzione basate su ecodesign, riutilizzo, riparazione e riciclo. L’analisi del fenomeno deve necessariamente coinvolgere da una parte le dinamiche di produzione e costante immissione sul mercato di oggetti tecnologici e dall’altra i fattori che spingono le persone ad acquistarli nonostante non ne abbiano un bisogno effettivo, magari gettandoli via dopo pochi cicli di utilizzo e ancora funzionanti. Per fare questo è necessario addentrarsi nel labirinto intricato della società dei consumi, in cui le dinamiche della tecnologia, dell’economia, della psicologia e della cultura si intrecciano fittamente, per individuare le sue caratteristiche e le sue contraddizioni: dallo spreco produttivo all’obsolescenza programmata, dal concetto di “homo consumens” a quello della cultura dello scarto.

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Nell’ambito del progetto “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in collaborazione con Erion WEEE e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, con il supporto di EconomiaCircolare.com, la ricerca condotta dalla borsista Vittoria Moccagatta sotto la supervisione degli esperti Matteo Civiero e Alessandra De Santis si è posta l’obiettivo di far emergere la rilevanza pratica della sociologia dei consumi all’interno delle questioni legate alla circolarità e di incoraggiare la riflessione critica su ciò che spesso rimane inosservato o incompreso dei moventi al consumo moderno.

 

di Vittoria Moccagatta

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“Quest’estate non abbandonarmi!”: la campagna anti-abbandono dei RAEE

“Quest’estate non abbandonarmi!”: la campagna anti-abbandono dei RAEE

La nuova campagna di sensibilizzazione di EconomiaCircolare.com, Erion WEEE e Junker app ha lo scopo di incentivare il corretto conferimento dei RAEE per contribuire a evitare l’inquinamento ambientale e a promuovere il recupero dei materiali. “Il problema non è il riciclo ma la raccolta”

Vi è mai capitato di notare, sul ciglio della strada, una lavatrice, un frigorifero o un altro elettrodomestico lasciato lì? “Quest’estate non abbandonarmi!” è la richiesta che farebbero questi oggetti se potessero parlare, ed è anche il titolo della nuova campagna di sensibilizzazione di EconomiaCircolare.comErion WEEE e Junker app, che ha lo scopo di incentivare il corretto conferimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) per contribuire a evitare l’inquinamento ambientale e a promuovere il recupero dei materiali in ottica di economia circolare.

La campagna, non a caso, prende vita tra luglio e agosto: durante l’estate è infatti più probabile che ci si trovi a dover buttare via un’AEE (Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica) a causa di fattori climatici e comportamentali. In primo luogo, le alte temperature estive possono causare malfunzionamenti, specialmente nei componenti delle apparecchiature più vecchie o già usurate. Un esempio comune è il compressore di frigoriferi e condizionatori, che lavora di più per mantenere basse le temperature quando l’ambiente circostante è molto caldo, aumentando così il rischio di rottura.

In secondo luogo, durante i mesi estivi molte persone trascorrono le vacanze nelle seconde case, che tipicamente rimangono chiuse per gran parte dell’anno: alla loro riapertura è frequente trovare elettrodomestici che non funzionano correttamente a causa dell’inutilizzo prolungato, e che al posto di riparare si preferisce sostituire.

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Figura 1: Immagine di RAEE abbandonato realizzata dalla grafica Chiara Arnone con il supporto dell’IA

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L’importanza di aumentare la raccolta dei RAEE

“Nel nostro Paese – spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE – gli impianti accreditati al Centro di Coordinamento RAEE sono in grado di riciclare oltre il 90% in peso dei RAEE. Il problema, quindi, non è il riciclo ma la raccolta: una parte di questi resta nelle case degli italiani, ma gli altri? Finiscono in mano a soggetti che usano i RAEE unicamente per il proprio tornaconto, catturando le materie più facili da estrarre nel modo più economico, senza minimamente curarsi dell’aspetto ambientale”. La campagna mira perciò a informare e motivare cittadine e cittadini a utilizzare metodi corretti e gratuiti per il conferimento dei loro RAEE, promuovendo l’utilizzo di servizi facilmente accessibili come le isole ecologiche locali, il ritiro gratuito degli ingombranti offerto dai Comuni e servizi di ritiro “1 contro 1” e “1 contro 0” presso i rivenditori di AEE.

Nel 2023 Erion WEEE ha gestito 232.023 tonnellate di RAEE domestici, registrando un calo del 6% circa rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dei minori volumi di raccolta di R3 (TV e monitor), R1 (AEE refrigeranti) e R4 (piccoli elettrodomestici e informatica). “Migliorare la raccolta è essenziale – spiega Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare – perché significa garantire che ogni dispositivo dismesso venga trattato massimizzando il recupero di materiali strategici per l’economia e minimizzando l’impatto ecologico. È una responsabilità collettiva che richiede un impegno concreto e, con questa campagna, invitiamo ogni persona a fare la propria parte”.

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di Vittoria Moccagatta

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