Alla luce dell’urgenza di decarbonizzare del settore dei trasporti in Europa, le batterie rappresentano la tecnologia chiave per la transizione verso sistemi di mobilità a zero emissioni. Con i veicoli elettrici che dovrebbero sostituire le auto tradizionali, la domanda di batterie composte da materiali come litio, nichel e cobalto è destinata a crescere nei prossimi anni. Ma come può essere soddisfatta in modo sostenibile?
Vediamo come affronta l’argomento il Transport & Environment (T&E), federazione di associazioni a scopo non governativo che promuove politiche per un trasporto sostenibile e sicuro, nel report dedicato “From dirty oil to clean batteries”.
Abbastanza batterie “made in EU” per il mercato dei veicoli elettrici
Con l’aumento delle vendite di veicoli elettrici, si stima che nel 2025 la domanda totale di batterie in Europa raggiunga quasi 300 GWh, più di 700 GWh nel 2030 e più di 1.300 GWh nel 2035. Nel prossimo decennio nell’Unione Europea sono previste 22 gigafactories, con una capacità di produzione totale che va da 460 GWh nel 2025 (sufficiente per circa 8 milioni di auto elettriche a batteria) a 730 GWh nel 2030, in grado di soddisfare il mercato della mobilità elettrica previsto.
Più (batterie) con meno (materiali)
Con l’incremento della produzione europea, aumenterà anche la domanda di materie prime nei prossimi dieci anni. Tuttavia, con l’evoluzione della tecnologia, ne saranno necessarie meno per produrre un kWh. Dal 2020 al 2030, la quantità media di litio necessaria per un kWh scenderà della metà (da 0,10 kg/kWh a 0,05 kg/kWh), mentre quella di cobalto di oltre tre quarti, da 0.13 kg/kWh a 0,03 kg/kWh. Per il nichel la diminuzione sarebbe meno accentuata – circa un quinto – e passerebbe da 0,48 kg/kWh a 0,39 kg/kWh.
Ridurre la domanda di materie prime attraverso il riciclo
A differenza delle automobili alimentate da combustibili fossili, le batterie delle auto elettriche sono parte di un processo circolare in cui i materiali possono essere riutilizzati e recuperati per produrne altre. Il riciclo dei materiali che le compongono è fondamentale per ridurre la pressione che l’estrazione delle materie prime può avere sull’ambiente e sulle comunità.
Petrolio vs batterie: due pesi e due misure?
Mentre le auto con motore a scoppio emettono fumi tossici e CO2, tra le cause principali del riscaldamento globale, le auto elettriche non bruciano carburante e i materiali che compongono le batterie possono essere riutilizzati. Si pensi che nel corso della sua vita, un’auto in media brucia quasi 17.000 litri di benzina o circa 13.500 di diesel. Se questi barili di petrolio venissero impilati si creerebbe una torre alta 70-90m – ovvero pari all’altezza di un edificio di 25 piani. Al contrario, quando si considera il riciclo dei materiali che costituiscono le batterie solo circa 30 kg non verrebbero recuperati (su 160 kg che solitamente vanno a costituire una batteria media). Il peso della benzina o del gasolio bruciato durante la vita media di un veicolo è circa 300-400 volte superiore alla quantità totale di metalli non riciclati.
Leggi il report completo e approfondisci il tema delle batterie con la nostra intervista a Peter Coonen, Presidente di Eucobat, Associazione europea dei sistemi nazionali di raccolta delle batterie
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L’Università degli Studi dell’Aquila (UNIVAQ) è un ente pubblico di insegnamento e ricerca. Offre vari programmi accademici in biotecnologie, scienze, economia, ingegneria, istruzione, discipline umanistiche, medicina, psicologia e scienze dello sport. Con 7 dipartimenti, UNIVAQ conta più di 18000 studenti iscritti, 66 corsi di laurea, 8 programmi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione, master specialistici e corsi professionali. Molti membri universitari, ricercatori e professori hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono considerati leader nei loro campi di ricerca. Il Laboratorio di Trattamento Integrato dei Rifiuti e Reflui Industriali (RIF-IND) del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia, coordinato dal Prof. Francesco Vegliò, si inserisce in un ambiente di ricerca italiano e internazionale di alto livello. Il gruppo RIF-IND è completamente attrezzato per sviluppare e gestire processi idrometallurgici per il recupero di materie prime da diverse tipologie di rifiuti.
Ruolo nel progetto
UNIVAQ guiderà il WP1 – Process Analysis and Basic Design Engineering (BDE) per lo sviluppo, l’ingegnerizzazione e l’up-scaling del processo su scala industriale partendo dai risultati ottenuti nel progetto NEW-Re. Inoltre, UINVAQ sarà il leader del WP5 – Impact monitoring and assessment per monitorare e valutare gli impatti diretti e indiretti del progetto dal punto di vista ambientale e socioeconomico.
Glob Eco è un’azienda con pluriennale esperienza nella raccolta e nel trattamento di RAEE, veicoli a fine vita e rifiuti speciali. Glob Eco contribuisce concretamente a risolvere il problema dell’impatto ambientale, garantendo il recupero e il riutilizzo di oltre il 90% dei materiali raccolti, con grande beneficio per l’ambiente. Grazie a questi sforzi, Glob Eco ha ottenuto anche l’accreditamento del WWF per i propri processi di raccolta e trattamento dei rifiuti.
Ruolo nel progetto
Glob Eco implementerà l’impianto di livello I funzionale al pretrattamento dei PM per la fornitura degli stessi a Itelyum. Glob Eco contribuirà inoltre alle attività di valorizzazione e parteciperà attivamente alle di comunicazione e disseminazione per diffondere gli obiettivi e i risultati di INSPIREE.
Itelyum si occupa della rigenerazione degli oli lubrificanti usati, della purificazione dei flussi chimici e petroliferi e della gestione responsabile di un’ampia gamma di rifiuti industriali. Attraverso tecnologie avanzate e continui investimenti, Itelyum contribuisce al risparmio delle risorse naturali e al miglioramento della qualità della vita, con processi, prodotti e soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei mercati serviti. Sessant’anni di storia industriale fondata sui principi dell’economia circolare prima ancora che diventasse l’economia del futuro, coinvolgendo clienti, fornitori, istituzioni, comunità locali e globali nella creazione di valore economico, ambientale e sociale.
Ruolo nel progetto
Itelyum è il capofila del progetto LIFE INSPIREE, e si occupa di tutte le fasi che portano alla costruzione, al funzionamento e all’ottimizzazione dell’impianto di processo per il recupero di ossidi e ossalati di Terre Rare da rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE, motori elettrici, ecc.). Si occupa poi di verificare quanto dichiarato in fase di progettazione attraverso l’utilizzo dei dati reali dell’impianto e, infine, di dimostrare la scalabilità industriale del processo attraverso la redazione di un business plan aggiornato, estendibile a qualsiasi capacità produttiva. In questo modo, Itelyum ha l’opportunità di dimostrare che questo impianto innovativo è il metodo vincente per creare valore dai rifiuti.
Erion è il più importante Sistema italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione di differenti tipologie di rifiuti e la valorizzazione delle materie prime seconde. Erion è un’organizzazione senza fini di lucro, creata dai Produttori per l’ambiente e la collettività allo scopo di assicurare I) la piena conformità alle normative ambientali, II) il costante dialogo costante con gli stakeholder della filiera, III) la realizzazione di servizi efficienti di eco-innovazione, IV) la gestione ottimizzata e sicura dei processi di ritiro, trasporto e trattamento di RAEE (Domestici e Professionali), Rifiuti di Batterie, Rifiuti di Imballaggi e Rifiuti di Prodotti Tessili, e il contrasto all’abbandono dei Rifiuti di Prodotti del Tabacco nell’ambiente.
Ruolo nel progetto
Erion è leader delle attività di comunicazione e disseminazione e del WP relativo al trasferimento di informazioni e tecnologie da New-RE, il progetto pilota finanziato da EIT RawMaterials, a INSPIREE. Si occupa inoltre dello sviluppo di una strategia per aumentare la corretta raccolta dei PM, grazie alla sua conoscenza unica della complessa catena del valore dei RAEE a livello europeo.
EIT RawMaterials è un attore europeo chiave istituito nel 2015 per promuovere la transizione dell’Europa verso un’economia sostenibile. Il mandato generale dell’EIT RawMaterials è quello di sostenere la sicurezza dell’approvvigionamento di Materie Prime Critiche per l’industria europea, promuovendo l’innovazione lungo la catena del valore delle materie prime. EIT RawMaterials si basa sulla più grande rete di partner al mondo nel settore delle materie prime e dei materiali avanzati. EIT RawMaterials offre un ambiente collaborativo per innovazioni dirompenti e rivoluzionarie, collegando più di 300 partner provenienti dall’industria, dal mondo accademico, dalla ricerca e dagli investimenti. Inoltre, investe nella futura generazione di innovatori per il settore delle materie prime attraverso iniziative che vanno dalla formazione degli studenti alle qualifiche superiori per i professionisti del settore.
Ruolo nel progetto
EIT RawMaterials contribuirà alle attività di valorizzazione, replica e trasferimento attivando la sua rete, le sue relazioni e i suoi canali. Grazie alla sua rete, EIT RawMaterials sosterrà la diffusione dei risultati del progetto presso la sua comunità di ricerca e industriale, costruendo sinergie con stakeholder pubblici e privati e attirando potenziali investitori.
Senior Lecturer di Enterpreneurial Finance presso SDA Bocconi School of Management.
Svolge attività di docenza in programmi Master ed Executive su temi di sostenibilità, fintech e responsible finance e su temi di corporate finance presso l’Università Bocconi.
I suoi principali interessi di ricerca e la sua attività professionale hanno come focus principale temi di finanza imprenditoriale, immobiliare e straordinaria. È stato tra i soci fondatori di E. Capital Partners SpA e, ad oggi, è membro di del board di Fondazione Etica, svolge attività di advisory indipendente su implementazione di policy di ESG/SRI ed è Responsabile globale rating ESG ed indici finanziari ESG di Confluence Technologies.
Il Prof. Calcaterra ha conseguito una laurea in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi, un ITP presso la London Business School ed è Dottore Commercialista e Revisore Contabile.
Strategic Development & Innovation Manager di Erion.
Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, si occupa dei progetti innovativi che interessano il Sistema Erion ed i suoi Produttori. Coordina ricerche che spaziano dal riciclo di batterie e Critical Raw Materials fino a iniziative per migliorare la filiera dei rifiuti di Pile e Accumulatori e RAEE attraverso la digitalizzazione.
Associate Dean for Sustainability di SDA Bocconi School of Management, con responsabilità anche su Diversity, Equity and Inclusion (DEI) e Innovation and Corporate Entrepreneurship (ICE).
Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese (dal 2006) presso il dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi.
In SDA Bocconi è Professore di Finanza Aziendale e Immobiliare, Direttore scientifico del Sustainability Lab e co-direttore dell’eSG Lab – excellence in Sustainability e Governance per le PMI – presso la divisione CDR – “Claudio Demattè” Corporate & Financial Institutions Research. Oltre alla ricerca, insegna sia in programmi master che in corsi di formazione executive (custom e open) ed è attivamente coinvolto in executive development per una grande varietà di imprese. Gestisce, inoltre, workshop di sostenibilità per team di top management e senior executives e interviene spesso come speaker in eventi aziendali e settoriali.
In Università Bocconi è ideatore e Direttore della Laurea Magistrale – MSc in Trasformative Sustainability, programma joint con il Politecnico di Milano e insegna nei corsi di “Economia aziendale e gestione delle imprese”, “Finanza strategica”, “Analisi strategiche, ESG e Valutazioni finanziarie”, “Crisi d’impresa e ristrutturazioni”, “Business ethics & CSR”, “Corporate Sustainability Strategy”.
Professor of Practice in Operations and Supply Chain Management presso la SDA Bocconi School of Management.
Prima di essere nominato alla SDA Bocconi, ha ricoperto posizioni accademiche presso l’Università Luiss (Roma, Italia), la ESSEC Business School (Parigi-Singapore), la Vrije Universiteit (VU) Amsterdam (Amsterdam, Paesi Bassi) e la NOVA School of Business and Economics (Lisbona, Portogallo), dove è stato professore di Economia Circolare, Strategie Sostenibili, Operations e Supply Chain Management.
Il Professor De Giovanni ha anche ricoperto varie posizioni accademiche, tra cui quella di Direttore Accademico del Master in Technology Project Management presso la ESSEC Business School con Telecom ParisTech, coordinatore scientifico del cluster Operations Management / Operations Research presso la ESSEC, Direttore Accademico del MSc in Strategic Management presso l’Università Luiss e Direttore sia del MS in Project Management che dell’Executive Program Flex Supply Chain presso la Luiss Business School. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di Associate Dean per la Sostenibilità presso il Luiss-X.ITE Research Center.
Dal 1999 al 2014 è stato Professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università Bocconi di Milano. Dal 2015 al 2020 è stato Professore ordinario di Diritto costituzionale presso la stessa Università, dove attualmente è Professore senior di Diritto costituzionale. Dal 2014 è vicepresidente dell’Accademia Internazionale di Diritto Comparato.
È Direttore delle riviste “Diritto Pubblico Comparato ed Europeo” e “Dpce online”.
Ha scritto e curato diversi volumi e circa 350 articoli, riguardanti il diritto pubblico, il diritto costituzionale, il diritto comparato, il diritto ambientale e il diritto urbanistico.
Associate Professor of Practice di Marketing presso SDA Bocconi School of Management e SDA Bocconi Asia Center di Mumbai.
Le sue aree di interesse sono l’innovazione, la customer centricity, lo sviluppo di nuovi modelli di business, il marketing strategico. I settori nei quali si è specializzato sono la circular economy, il B2B, l’automotive e il retail.
In SDA Bocconi è, tra gli altri, responsabile del corso Value Delivery al EMBAWE (Executive MBA Week-End) e del corso Marketing al Full-time MBA dello SDA Bocconi Asia Center. È inoltre responsabile del modulo marketing al MISA (Master in Imprenditorialità e Strategia d’Azienda) e al Master FIFA, e responsabile del modulo Retail al MAFED (Master in Fashion, Experience and Design).
Negli ultimi anni ha coordinato e condotto diversi workshop, progetti di formazione e consulenza in Europa, Cina e Stati Uniti per imprese operanti nei settori energy e automotive tra le quali: Prysmian, ABB, Pirelli. Davide ha vinto il premio come miglior docente dei corsi MBA nel 2010, e come miglior docente dei corsi di formazione su misura per le imprese nel 2012.
Ha scritto cinque libri, e pubblica articoli relativi alle tematiche dell’innovazione e dello sviluppo sul Corriere Innovazione (Corriere della Sera) e sul Sole 24Ore.
Dal 1995 al 2006 ha ricoperto ruoli di responsabilità come manager e director delle aree strategia e marketing di multinazionali operanti in Europa e Cina. È membro del consiglio di amministrazione di diverse società italiane e consulente strategico di alcune principali società italiane.
Il Professor Reina ha conseguito la Laurea con lode in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi e un Full Time International MBA presso la Vlerick Business School in Belgio. Parla e scrive fluentemente in inglese e francese. È un appassionato viaggiatore e runner. Vive a Milano, è sposato e ha una figlia.
Professor of Practice presso l’Università Bocconi, è Direttore del Sustainable Urban Regeneration Lab e Senior Research Fellow presso GREEN (Centre for Geography, Resources, Environment, Energy and Networks), dove coordina il “Green Economy Observatory” e lo “Smart City Observatory”. È coordinatore scientifico di diversi progetti di ricerca europei incentrati su sostenibilità urbana, circolarità e resilienza.
È Presidente di UERA – Urban European Research Alliance, membro del Gruppo Tematico sul Goal 11 (Città) di UN – SDSN, membro del Team di specialisti sui principi di innovazione politica di UNECE, membro del Managing Board del network universitario urban@it. È stato Assessore a Mobilità, Trasporti e Ambiente del Comune di Milano, Amministratore dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Regione Lombardia, Subcommissario del Governo nazionale per la realizzazione del sistema di depurazione delle acque reflue di Milano, Vicepresidente di FEDARENE (Federazione Europea delle Agenzie Regionali per l’Energia e l’Ambiente) e Vicepresidente dell’Associazione di Coordinamento Agende 21 Italiane.
ERION è il più grande sistema multi-consortile no-profit (EPR) italiano per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, Pile e Accumulatori, Imballaggi e prodotti del Tabacco. Erion è creata dai Produttori per l’ambiente e la collettività allo scopo di garantire i) il pieno rispetto delle normative ambientali, ii) il dialogo costante con tutti gli stakeholder coinvolti, iii) la creazione di servizi efficienti di eco-innovazione, iv) la gestione ottimizzata e sicura dei processi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti dei suoi consorzi.
ERION, in qualità di leader di progetto, coordina il consorzio con l’obiettivo di assicurare il regolare svolgimento delle attività. Inoltre, supervisiona le iniziative di comunicazione e divulgazione e contribuisce alla valutazione della quantità e qualità dei magneti permanenti (PM) a fine vita attualmente disponibili. Inoltre, sviluppa una strategia per aumentare la corretta raccolta dei PM, basandosi sulla sua conoscenza unica della complessa catena del valore dei RAEE a livello europeo.
GlobEco è un’azienda con pluriennale esperienza nella raccolta e nel trattamento di RAEE, veicoli fine vita e rifiuti speciali. GlobEco contribuisce concretamente a risolvere il problema dell’impatto ambientale, consentendo il riutilizzo e il recupero di oltre il 90% dei materiali raccolti.
GlobEco fornisce e smagnetizza magneti permanenti da motori elettrici a fine vita per essere inviati all’impianto di trattamento idrometallurgico installato presso Ceccano (Itelyum).
Treee è un gruppo industriale leader nella raccolta, nel trasporto e nel trattamento dei RAEE. Il Gruppo copre l’intera filiera dei RAEE (raccolta, trattamento, riciclo e riutilizzo fino al recupero di materie prime critiche e di valore) grazie anche a un servizio di logistica. Treee è costituita da 5 Impianti avanzati dedicati dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare a Rho (ex RELIGHT), Fossò, Livorno, Montalto di Castro e Anagni.
Treee fornisce PM estratti da Hard Drive Disks (HDDs) per il recupero del neodimio e polveri fluorescenti ottenute dal pretrattamento di lampade fluorescenti EOL. Queste materie prime secondarie vengono inviate all’impianto sito a Ceccano (Itelyum) per essere pretrattate (smagnetizzazione dei magneti, macinazione, ecc.) prima di entrare nel processo idrometallurgico.
La KU Leuven (KUL) è un’università tra le top 100 con una vasta esperienza di collaborazione internazionale nella ricerca scientifica. Il gruppo di ricerca LCE della KU Leuven, composto da circa 15 ricercatori, offre da oltre due decenni di esperienza, la valutazione dell’impatto dei processi industriali secondo le specifiche ISO 14040. Con un significativo lavoro di progettazione di sistemi di de-manufacturing e rigenerazione, il gruppo di ricerca ha una vasta esperienza nei metodi di trattamento EOL all’avanguardia per i RAEE e in particolare per la loro frazione elettronica.
KUL supervisionerà le attività di de-manufacturing (smontaggio dei componenti per ottenere magneti, PWB dai prodotti e componenti dai PWB), studiando sistemi di visione per il rilevamento automatizzato dei componenti e l’identificazione dei prodotti e progettando robotica e pinze per la movimentazione automatizzata. KUL valuterà anche gli impatti ambientali associati alle innovazioni proposte nel progetto tramite analisi LCA e quelle economiche attraverso tecniche di LCC.
OSAI A.S. è una PMI italiana che opera nel campo dell’automazione e dell’integrazione di sistemi per processi industriali. L’esperienza di OSAI si concentra principalmente su processi speciali e soluzioni all’avanguardia in applicazioni di nicchia, dal medicale ai semiconduttori, all’automotive, all’high-tech e negli ultimi anni all’economia circolare. Ogni sistema è creato per applicazioni specifiche del cliente e utilizza le tecnologie più recenti, come il LASER e la tecnologia laser ULTRA-FAST. La soluzione di OSAI per l’economia circolare consiste nello sviluppo di un sistema in grado di rimuovere i componenti dalle PCB (dai RAEE) e di prepararle, attraverso tecniche di selezione e classificazione, per il recupero dei metalli preziosi.
OSAI sta realizzando un prototipo per lo smontaggio di HDD con un approccio completamente automatico o semiautomatico. Questa attività specifica viene svolta in stretta collaborazione con KUL, integrando così le competenze accademiche nelle applicazioni industriali. OSAI ha già sviluppato una tecnologia di riciclaggio per le PCB, che sarà ampliata e adattata alle esigenze del progetto New-RE e a un nuovo prodotto target, i magneti permanenti.
SWE è uno spin-off dell’università UNIVAQ con esperienza specifica nel design e sviluppo di processi e tecnologie sostenibili. Si trova all’Aquila (Italia) dove opera nel campo della ricerca e sviluppo di tecnologie industriali tramite commercializzazione di patent di processo.
SWE, insieme ad UNIVAQ, si occupa dello sviluppo, design, e testing della tecnologia New-RE sia a scala laboratorio che a scala pilota (che sarà installata presso Ceccano, nella facility di Itelyum). SWE contribuirà all’upgrade dell’impianto pilota tramite le seguenti attività: design del processo, design del software, M&E budgets e fase di inizializzazione della fase di testing del pilota. SWE adatterà i parametri tecnici della soluzione di recupero rispetto ai vincoli economici identificati dal WP0 (definizione della GO-TOMARKET strategy). Inoltre, si occuperà anche della commercializzazione dell’impianto rispetto agli operatori individuati sempre nell’ambito del WP0 e contribuirà allo sviluppo del business plan e all’analisi di mercato per il posizionamento degli ossidi di terre rare (in collaborazione con Itelyum). Infine, supporterà lo sviluppo delle strategie di comunicazione rispetto alle attività di commercializzazione dei risultati del progetto.
L’Università dell’Aquila (UNIVAQ) è stata fondata nel 1952 e ha sede all’Aquila, centro amministrativo della Regione Abruzzo. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIIE) di UNIVAQ è stato istituito nel 2012 come aggregazione di docenti e personale amministrativo di quattro dipartimenti con lo scopo di sviluppare la ricerca nei campi di interesse dell’Ingegneria Industriale, dell’Informazione e dell’Economia. Nel 2013 il DIIIE ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001/UNI EN ISO 9001: 2008. Il Laboratorio di Trattamento Integrato dei Rifiuti e delle Acque Reflue Industriali (RIFIND), coordinato dal professor Francesco Veglio’, è inserito in un ambiente di ricerca di alto livello, sia italiano che internazionale. Il gruppo RIF-IND è completamente attrezzato per gestire l’intero processo idrometallurgico a partire da catalizzatori esausti e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
UNIVAQ testerà la fattibilità tecnica del processo di smontaggio dei magneti permanenti e l’efficacia della tecnologia idrometallurgica nel recupero delle terre rare (principalmente neodimio, ma anche Y, Eu e Tb). UNIVAQ contribuirà inoltre alla valutazione economica e ambientale dei processi studiati dal progetto.
Itelyum con oltre 50 anni di storia industriale si occupa della gestione e rigenerazione degli oli usati, la purificazione di flussi chimici e petroliferi e un’ampia gamma di altri rifiuti industriali. Attraverso tecnologie avanzate e continui investimenti, Itelyum contribuisce alla salvaguardia delle risorse naturali e al miglioramento della qualità della vita, con processi, prodotti e soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti. Environment Solutions integra il controllo e il coordinamento di 18 società presenti in Italia e gestisce responsabilmente oltre 900.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Con una flotta di proprietà di oltre 80 veicoli specializzati e una rete di partner su scala nazionale, insieme offrono una gamma completa di servizi ambientali e un know-how specifico nel settore dei rifiuti pericolosi. Il forte radicamento territoriale consente una presenza attiva in tutte le fasi della gestione dei rifiuti, dalla raccolta, allo stoccaggio, al trasporto, al pretrattamento, è completato da attività di servizio e commercio, consulenza ambientale e sulla sicurezza. La struttura comprende anche un laboratorio certificato per le analisi chimiche e ambientali e due impianti di trattamento delle acque reflue industriali.
L’impianto pilota New-RE (costituito dal processo idrometallurgico e da una soluzione di smontaggio dei magneti posto a monte) sarà installato nello stabilimento Itelyum di Ceccano (Italia). Nello stabilimento Itelyum verranno eseguite anche le attività di pretrattamento dei materiali che alimenteranno l’impianto New-RE. Inoltre, Itelyum condurrà le attività di industrializzazione dei risultati progetto.