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Soluzioni digitali per una circolarità del settore elettronico

Frutto della collaborazione tra l’International Telecommunication Union (ITU), il WEEE Forum, GSMA e Sofies Group, il report “Digital Solutions for a Circular Electronics Value Chain” esplora l’attuale applicabilità e la portata delle tecnologie digitali nel consentire la transizione circolare della catena del valore dell’elettronica.

Il documento delinea le principali tendenze della digitalizzazione mettendone in evidenza tutti i passaggi della filiera: materie prime, produzione di dispositivi, raccolta, logistica e trattamento dei rifiuti elettronici post-consumo fino alla gestione e al monitoraggio del sistema complessivo dei RAEE.

A supporto vengono presentati vari esempi che spaziano da applicazioni di raccolta mobile, al riconoscimento dei rifiuti elettronici abilitato dall’intelligenza artificiale, a cui si uniscono casi di studio che forniscono uno sguardo più approfondito sulle applicazioni delle tecnologie digitali nel mondo reale.

Una catena di valore dell’elettronica circolare

Un approccio circolare nella catena del valore dell’elettronica è considerato come necessario per allontanarsi dall’attuale modello lineare di consumo. “A New Circular Vision for Electronics” il report realizzato da PACE e dal World Economic Forum in collaborazione con la E-Waste Coalition delle Nazioni Unite, ha delineato tre obiettivi per l’economia circolare nel settore dell’elettronica:

  1. più contenuti riciclati e riciclabili nei nuovi prodotti;
  2. un utilizzo duraturo dei prodotti e dei loro componenti;
  3. raccolta e riciclo dei dispositivi a fine vita secondo standard elevati.

Dal punto di vista politico e normativo, gli ultimi due decenni hanno visto la formalizzazione di sistemi di gestione dei rifiuti elettronici, spesso basati sul principio della responsabilità estesa del produttore (EPR). Nell’ambito dei rifiuti elettronici, molti paesi hanno sviluppato leggi che impongono che ritiro, raccolta, trattamento, riciclo e recupero vengano attuati in modo che abbiano un impatto sociale, economico e ambientale positivo.
Inoltre, gli standard internazionali forniscono anche una guida e un quadro di riferimento per implementare la circolarità in tutta la catena del valore dell’elettronica

 

Le sfide

La spinta verso un’economia circolare ha fornito agli stakeholder di tutta la catena del valore uno slancio per avviare miglioramenti sistematici e investire in infrastrutture e sensibilizzazione.

Di seguito sono elencate alcune delle sfide affrontate dalle parti interessate nella catena del valore.

 

  1. Dati insufficienti e inaffidabili sui flussi di rifiuti elettronici

Dati accurati sull’importazione, l’esportazione, la generazione, la raccolta e il riciclo dei RAEE sono fondamentali per la definizione di regolamenti e politiche eque ed efficaci, obiettivi di raccolta realistici e programmi di gestione su misura.

Avere i dati giusti, infatti, permette ai legislatori di fissare obiettivi e monitorare meglio gli sforzi di gestione nel tempo.

 

  1. Asimmetrie informative

Secondo quanto emerge dalla ricerca, le asimmetrie informative, come quelle tra produttori e riciclatori sulla composizione dei prodotti, o tra riparatori e i riciclatori sui componenti del prodotto, sono una questione importante da considerare e che può verificarsi a causa di mancanza di canali preposti e sicuri.

 

  1. Flussi informali e illegali

Un settore non regolamentato può comportare gravi rischi per la salute dei lavoratori e della comunità a causa della mancanza di adeguate condizioni di sicurezza.

Metodi come combustione, lisciviazione e fusione dei RAEE per estrarre materie prime, non solo risultano inappropriati, ma danneggiano l’ambiente con inquinamento di aria, suolo e acqua, esponendo la comunità a fumi e particelle tossiche. Inoltre, i lavoratori spesso ricevono un compenso inadeguato e vertono in condizioni di lavoro inique.

 

  1. Partecipazione insufficiente dei consumatori

I consumatori giocano un ruolo chiave nella gestione dei rifiuti elettronici in quanto determinano la fase di “dirottamento” verso i canali appropriati di fine vita.

La ricerca identifica convenienza, costo e incentivi, come fattori determinanti nel coinvolgimento dei consumatori, insieme alla conoscenza e alla consapevolezza.

 

  1. Processi inefficienti di gestione dei RAEE

Gli attuali processi di gestione dei rifiuti elettronici, dalla raccolta al trattamento di fine vita, possono essere costosi e complicati con un’introduzione sempre maggiore di AEE sul mercato.

L’utilizzo di materiali secondari nella produzione può alleviare l’onere sulle fonti primarie e fornire un incentivo commerciale alle parti interessate ai rifiuti elettronici. Tuttavia, per chiudere il cerchio di un modello di business sostenibile è necessario un recupero più efficiente. Durante il riciclo, le materie prime critiche che hanno poco valore economico vengono spesso perse poiché viene data priorità al recupero di materiali di maggior valore.

 

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