Rifiuti elettronici, nel mondo se ne generano cinque volte di più di quelli che si riciclano

Rifiuti elettronici, nel mondo se ne generano cinque volte di più di quelli che si riciclano

Lo rivela l’edizione 2024 del Global E-Waste Monitor 2024 dell’ONU, secondo il quale nel 2022 sono stati prodotte 62 milioni di tonnellate di RAEE, un peso superiore dell’82% rispetto a quello del 2010

Il mondo è sempre più saturo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Lo svela il Global E-Waste Monitor 2024 dell’ONU, secondo il quale la produzione mondiale di rifiuti elettronici sta aumentando cinque volte più velocemente rispetto al loro riciclo.

Nel 2022 generate 62 milioni di tonnellate di RAEE

Il monitor delle Nazioni Unite, arrivato alla sua quarta edizione, precisa che nel 2022 sono state generate in tutto il mondo 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, con un aumento dell’82% rispetto al 2010. Nel 2030 – sostengono gli analisti – si prevede un ulteriore incremento del 32%, fino a 82 milioni di tonnellate. Un problema ambientale, ma anche economico visto che la sottrazione dei rifiuti dalla catena del riciclo causa la perdita di miliardi di dollari di risorse strategicamente preziose che, annualmente, vengono sprecati e gettati in discarica. Il risultato è che, attualmente, solo l’1% della domanda di elementi di terre rare è soddisfatta dal riciclaggio dei rifiuti elettronici.

Persi 62 miliardi di dollari di risorse naturali

Secondo il rapporto dell’Unione internazionale delle comunicazioni (ITU) e dell’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (UNITAR), i 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici generati nel 2022 riempirebbero 1,55 milioni di camion da 40 tonnellate: una quantità sufficiente a formare una linea della lunghezza dell’equatore. Nel frattempo, meno di un quarto (22,3%) della massa di rifiuti elettronici dell’anno è stato documentato come adeguatamente raccolto e riciclato nel 2022, lasciando senza traccia 62 miliardi di dollari di risorse naturali recuperabili e aumentando i rischi di inquinamento per le comunità di tutto il mondo.

La produzione annuale di RAEE nel mondo

I rifiuti elettronici, ovvero tutti i prodotti a fine vita con una spina o una batteria, se non gestiti correttamente rappresentano un pericolo per la salute e per l’ambiente, in quanto contengono additivi tossici o sostanze pericolose come il mercurio. In tutto il mondo la produzione annuale di rifiuti elettronici aumenta di 2,6 milioni di tonnellate all’anno e le prospettive di circolarità non sembrano affatto buone. Il rapporto prevede, infatti, un calo del tasso di raccolta e riciclo dal 22,3% del 2022 al 20% entro il 2030. Un gap che gli analisti impuntano alla crescente differenza tra gli sforzi di riciclo e la crescita vertiginosa della produzione di rifiuti elettronici in tutto il mondo.

Le cause del gap tra produzione e riciclo dei rifiuti elettronici

Le sfide, che contribuiscono all’aumento del divario tra la quantità di rifiuti elettronici prodotti e quella riciclata, includono: il progresso tecnologico, l’aumento dei consumi, le limitate opzioni di riparazione, i cicli di vita più brevi dei prodotti, la crescente presenza della tecnologia della società, le carenze di progettazione e l’inadeguatezza delle infrastrutture di gestione dei rifiuti elettronici. Il Rapporto sottolinea che, se i Paesi riuscissero a portare i tassi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti elettronici al 60% entro il 2030, i benefici – anche attraverso la riduzione dei rischi per la salute umana – supererebbero i costi di oltre 38 miliardi di dollari. Inoltre, il mondo “rimane incredibilmente dipendente” da pochi Paesi per quanto riguarda gli elementi delle terre rare, nonostante le loro proprietà uniche cruciali per le tecnologie future, tra cui la generazione di energia rinnovabile e la mobilità elettrica.

Comunicazione e cultura alleate per la circolarità: ecco come

Comunicazione e cultura alleate per la circolarità: ecco come

Se è vero che c’è ancora molto da fare in Italia sulla raccolta dei RAEE è altrettanto innegabile che si pensa poco all’apporto che la comunicazione può dare. Una ricerca della borsista Chiara Iannacone ha creato diverse campagne di sensibilizzazione per informare le persone sulle diverse possibilità di conferimento

Il Global E-waste Monitor 2024, che fornisce analisi e tendenze sulla quantità di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) prodotti nel mondo, mostra che nel 2022 l’Italia ha generato circa 1.100 milioni di kg di RAEE, equivalenti a 19 kg per abitante. Di questa quantità, solo 461,6 milioni di kg, circa il 41%, sono stati raccolti e riciclati. Una cifra che è ancora molto inferiore rispetto alla minima del 65% indicata dall’Ue, e quindi anche al target del 85% da raggiungere entro il 2030.

Risulta dunque necessario intervenire su più fronti. Da un lato, è fondamentale potenziare le infrastrutture di raccolta e riciclo, migliorando l’accessibilità e l’efficienza dei centri di smaltimento mentre, in modo parallelo, si implementano politiche più rigorose e incentivi economici che spingono sia le aziende che i consumatori a seguire pratiche di gestione sostenibile dei RAEE. Dall’altro lato, è indispensabile un forte impegno nella sensibilizzazione e informazione dei cittadini e delle cittadine, affinché comprendano l’importanza di conferire correttamente i propri RAEE e rifiuti di batterie (RB).

Leggi anche: Rifiuti elettronici, ancora in calo la raccolta

Come la comunicazione serve la circolarità

Nell’ambito del progetto “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in collaborazione con Erion WEEE e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, con il supporto di EconomiaCircolare.com, la ricerca condotta dalla borsista Chiara Iannaccone sotto la supervisione degli esperti Matteo Civiero e Alessandra De Santis ha avuto l’obiettivo di creare campagne di sensibilizzazione per informare le persone sulle diverse possibilità di conferimento dei RAEE e dei RB. A partire dall’analisi del comportamento dei consumatori rispetto alla gestione del prodotto nuovo e del rifiuto, si è deciso di sviluppare alcune campagne digitali, di cui una accompagnata anche da una campagna locale OOH (Out-of-Home, con materiale posto negli spazi fisici), in corso di realizzazione.

Si tratta di quella ideata e sviluppata per Erion nell’ambito del progetto europeo ECOSWEEE volto a valutare pro e contro di diverse strategie per incentivare il conferimento di queste tipologie di rifiuti.

Nell’ambito del progetto, che attualmente coinvolge le municipalizzate Amsa, Ama, CEM e tre sedi di Poste Italiane, e che nei prossimi mesi si estenderà anche ad altri punti strategici nella città di Milano, la campagna di comunicazione ha l’obiettivo testare diverse strategie di coinvolgimento, dal deposito su cauzione al nudging che attraverso una “spinta gentile”, rappresentata in questo caso da  un buono acquisto, invita le persone a conferire correttamente i loro device e batterie a fine vita.

L’impegno comunicativo si è concentrato sulla necessità di rendere le persone più consapevoli delle potenzialità legate alla raccolta e al riciclo del massimo quantitativo possibile di apparecchiature elettriche ed elettroniche, del valore dell’eco-contributo reso visibile e delle opzioni disponibili per agevolare il conferimento:

  • Il cosiddetto “1 contro 0”, che permette di conferire gratuitamente RAEE di piccole dimensioni (fino a 20 cm) presso i rivenditori con superficie di oltre 400 mq, senza dover acquistare nulla in cambio;
  • L’1 contro 1, che permette di restituire gratuitamente i RAEE di qualsiasi dimensione al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente, sia nei negozi fisici sia nel caso si acquisti online.

 

di Vittoria Moccagatta

Continua a leggere questo articolo su Economiacircolare.com iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità!

 

La folle corsa dei RAEE e l’urgenza di affrontare le contraddizioni della società dei consumi

La folle corsa dei RAEE e l’urgenza di affrontare le contraddizioni della società dei consumi

Una ricerca condotta nell’ambito del progetto “Training for Circularity – WEEE Edition”, promosso da Erion WEEE, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali ed ENEA, fa emergere la rilevanza pratica della sociologia dei consumi all’interno delle questioni legate alla circolarità

Le vendite degli smartphone nel mondo sono triplicate dal 2011, superando le 1,5 miliardi di unità all’anno. Eppure, la durata media di utilizzo rimane estremamente breve: chi vive nel Regno Unito e negli Stati Uniti, per esempio, usa il suo  smartphone per poco più di 22 mesi, quindi molto al di sotto rispetto al loro potenziale tecnico di 5 anni. Con tassi di ricambio così elevati, questi dispositivi contribuiscono in grande misura ad aumentare il flusso di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), una “folle corsa” che si stima raggiungerà le 74 milioni di tonnellate globali entro il 2030.
Insomma, da una parte consumi e produzione di rifiuti tecnologici aumentano costantemente, dall’altra si accentua l’allarme sul sovrasfruttamento delle risorse naturali e in particolare sulla sempre maggiore difficoltà – e in molti casi pericolosità – di approvvigionarsi delle cosiddette materie prime critiche.

Per trovare una risposta a questa evidente contraddizione è necessario allargare lo sguardo e considerare diversi aspetti, andando oltre l’analisi delle pur necessarie politiche di prevenzione basate su ecodesign, riutilizzo, riparazione e riciclo. L’analisi del fenomeno deve necessariamente coinvolgere da una parte le dinamiche di produzione e costante immissione sul mercato di oggetti tecnologici e dall’altra i fattori che spingono le persone ad acquistarli nonostante non ne abbiano un bisogno effettivo, magari gettandoli via dopo pochi cicli di utilizzo e ancora funzionanti. Per fare questo è necessario addentrarsi nel labirinto intricato della società dei consumi, in cui le dinamiche della tecnologia, dell’economia, della psicologia e della cultura si intrecciano fittamente, per individuare le sue caratteristiche e le sue contraddizioni: dallo spreco produttivo all’obsolescenza programmata, dal concetto di “homo consumens” a quello della cultura dello scarto.

raee società consumi

Nell’ambito del progetto “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in collaborazione con Erion WEEE e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, con il supporto di EconomiaCircolare.com, la ricerca condotta dalla borsista Vittoria Moccagatta sotto la supervisione degli esperti Matteo Civiero e Alessandra De Santis si è posta l’obiettivo di far emergere la rilevanza pratica della sociologia dei consumi all’interno delle questioni legate alla circolarità e di incoraggiare la riflessione critica su ciò che spesso rimane inosservato o incompreso dei moventi al consumo moderno.

 

di Vittoria Moccagatta

Continua a leggere questo articolo su Economiacircolare.com iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità!

“Quest’estate non abbandonarmi!”: la campagna anti-abbandono dei RAEE

“Quest’estate non abbandonarmi!”: la campagna anti-abbandono dei RAEE

La nuova campagna di sensibilizzazione di EconomiaCircolare.com, Erion WEEE e Junker app ha lo scopo di incentivare il corretto conferimento dei RAEE per contribuire a evitare l’inquinamento ambientale e a promuovere il recupero dei materiali. “Il problema non è il riciclo ma la raccolta”

Vi è mai capitato di notare, sul ciglio della strada, una lavatrice, un frigorifero o un altro elettrodomestico lasciato lì? “Quest’estate non abbandonarmi!” è la richiesta che farebbero questi oggetti se potessero parlare, ed è anche il titolo della nuova campagna di sensibilizzazione di EconomiaCircolare.comErion WEEE e Junker app, che ha lo scopo di incentivare il corretto conferimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) per contribuire a evitare l’inquinamento ambientale e a promuovere il recupero dei materiali in ottica di economia circolare.

La campagna, non a caso, prende vita tra luglio e agosto: durante l’estate è infatti più probabile che ci si trovi a dover buttare via un’AEE (Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica) a causa di fattori climatici e comportamentali. In primo luogo, le alte temperature estive possono causare malfunzionamenti, specialmente nei componenti delle apparecchiature più vecchie o già usurate. Un esempio comune è il compressore di frigoriferi e condizionatori, che lavora di più per mantenere basse le temperature quando l’ambiente circostante è molto caldo, aumentando così il rischio di rottura.

In secondo luogo, durante i mesi estivi molte persone trascorrono le vacanze nelle seconde case, che tipicamente rimangono chiuse per gran parte dell’anno: alla loro riapertura è frequente trovare elettrodomestici che non funzionano correttamente a causa dell’inutilizzo prolungato, e che al posto di riparare si preferisce sostituire.

raee
Figura 1: Immagine di RAEE abbandonato realizzata dalla grafica Chiara Arnone con il supporto dell’IA

Leggi anche: Dalla discarica alla stampante 3D: il viaggio della plastica dei RAEE

L’importanza di aumentare la raccolta dei RAEE

“Nel nostro Paese – spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE – gli impianti accreditati al Centro di Coordinamento RAEE sono in grado di riciclare oltre il 90% in peso dei RAEE. Il problema, quindi, non è il riciclo ma la raccolta: una parte di questi resta nelle case degli italiani, ma gli altri? Finiscono in mano a soggetti che usano i RAEE unicamente per il proprio tornaconto, catturando le materie più facili da estrarre nel modo più economico, senza minimamente curarsi dell’aspetto ambientale”. La campagna mira perciò a informare e motivare cittadine e cittadini a utilizzare metodi corretti e gratuiti per il conferimento dei loro RAEE, promuovendo l’utilizzo di servizi facilmente accessibili come le isole ecologiche locali, il ritiro gratuito degli ingombranti offerto dai Comuni e servizi di ritiro “1 contro 1” e “1 contro 0” presso i rivenditori di AEE.

Nel 2023 Erion WEEE ha gestito 232.023 tonnellate di RAEE domestici, registrando un calo del 6% circa rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dei minori volumi di raccolta di R3 (TV e monitor), R1 (AEE refrigeranti) e R4 (piccoli elettrodomestici e informatica). “Migliorare la raccolta è essenziale – spiega Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare – perché significa garantire che ogni dispositivo dismesso venga trattato massimizzando il recupero di materiali strategici per l’economia e minimizzando l’impatto ecologico. È una responsabilità collettiva che richiede un impegno concreto e, con questa campagna, invitiamo ogni persona a fare la propria parte”.

Leggi anche: Frigoriferi e lavatrici, che fare quando si rompono i grandi elettrodomestici?

 

di Vittoria Moccagatta

Continua a leggere questo articolo su Economiacircolare.com iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità!

Riciclo dei RAEE, i video delle scuole premiati al Giffoni Film Festival

Riciclo dei RAEE, i video delle scuole premiati al Giffoni Film Festival

Nell’ambito del Giffoni Film Festival 2024 si è tenuto l’evento conclusivo dell’iniziativa “Materia Viva, a scuola di RAEE” promossa da Erion Weee, con la premiazione di tre video che EconomiaCircolare.com vi propone qui

Un contest creativo per realizzare video originali sulle conseguenze e sugli impatti ambientali ed economici dei consumi, concentrandosi sui benefici derivanti da un corretto conferimento e riciclo dei dispositivi elettrici ed elettronici. Lo ha promosso Erion Weee, il consorzio di Erion dedicato alla gestione dei Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, coinvolgendo 40 istituti scolastici italiani.

A scuola di RAEE

L’evento conclusivo dell’iniziativa, intitolata “Materia Viva, a scuola di RAEE“, si è svolto a fine luglio nell’ambito del Giffoni Film Festival 2024, con la premiazione di tre video che EconomiaCircolare.com vi propone in questa pagina.

La Giuria, composta da Erion Weee e dagli esperti del Giffoni Innovation Hub, ha premiato tre classi di altrettante scuole che si sono cimentate su temi importanti mettendo in campo al tempo stesso una notevole competenza nella realizzazione del video e una spiccata sensibilità verso il tema proposto, trattandolo in maniera rigorosa e accessibile al tempo stesso.

I video premiati

Ad essere premiati sono stati la II C del ITTS Alessandro Volta di Roma con “Reset”, un’opera che a detta della giuria ha colto efficacemente “l’urgenza nell’assumersi la responsabilità di azioni virtuose per il nostro pianeta perché non si dica un giorno ‘è ormai troppo tardi’”. Il filmato inizia con un gruppo di ragazzi che nel 2085 fa i conti con l’esaurimento delle riserve di materie prime per produrre apparecchiature elettriche ed elettroniche. La IV D dell’Istituto Volta di Milano, invece, è stata premiata per “Elementi al limite”. Alcuni studenti ricevono con dei video una “chiamata urgente dal futuro” e le notizie non sono confortevoli: risorse naturali e materie prime critiche non sono più disponibili e hanno causato nuove guerre. C’è ancora tempo per scongiurare questo epilogo… Scenario distopico anche per “Il sogno dei RAEE”, video prodotto dalla I B dell’Istituto Comprensivo Ravegnani Ospedaletto (Rimini), che ricorda “con un linguaggio semplice ed efficace che il riciclo dei RAEE è la scelta giusta per sognare un mondo più sostenibile”. Marco Falorni, regista e autore per Libero Produzioni del docufilm “Materia Viva”, dedicato al tema dei RAEE e dell’economia circolare, ha commentato così l’impegno delle tante scuole che hanno deciso di partecipare al contest: “Questo è un buon modo per fare divulgazione. Abbiamo bisogno di questi lavori, della fantasia dei ragazzi, dell’appoggio dei professori”.

 

di Vittoria Moccagatta

Continua a leggere questo articolo su Economiacircolare.com iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità!

Erion WEEE: Appello contro l’abbandono estivo dei RAEE. “Le vacanze non distraggano dai comportamenti virtuosi”

Erion WEEE: Appello contro l’abbandono estivo dei RAEE. “Le vacanze non distraggano dai comportamenti virtuosi”

Il più importante Consorzio italiano per la gestione dei RAEE lancia un appello per invitare i cittadini al corretto conferimento dei piccoli elettrodomestici non più funzionanti

Asciugacapelli portatili, rasoi, ventilatori da viaggio, sigarette elettroniche e cuffie wireless, queste sono solo alcune delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche di piccole dimensioni di cui, soprattutto durante la stagione estiva, ci si libera nel modo sbagliato, una volta che sono giunte a fine vita o semplicemente quando non ci servono più.

Erion WEEE: “Non mandiamo in ferie le buone abitudini sui RAEE”

Abbandonate in spiaggia, gettate nell’indifferenziata o nella plastica, dimenticate nei cassetti delle case di vacanza. È quanto denuncia Erion WEEE, il principale Consorzio italiano per la gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) che invita i consumatori a non mandare in ferie le buone abitudini e a conferire correttamente i propri rifiuti elettrici ed elettronici anche durante i meritati giorni di riposo dal lavoro. “Per i RAEE di piccole dimensioni, ossia con dimensioni inferiori ai 25 cm, è in vigore il servizio Uno contro Zero, che permette di restituire gratuitamente l’apparecchio non più funzionante o obsoleto a tutti i grandi negozi specializzati (con superfici dedicate alla vendita di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche superiori a 400 mq) senza obbligo di acquisto di un  nuovo prodotto.” – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – “Purtroppo ancora poche persone sono a conoscenza di questa opportunità: da un’indagine che abbiamo condotto con IPSOS è emerso infatti che il 55% dei cittadini italiani non conosce il ritiro 1 contro 0, sebbene sia in vigore dal 2016”.

Quattro frigoriferi su 10 sostituiti in estate

Un altro appello è quello che il Consorzio rivolge a coloro che cambieranno i propri frigoriferi, grandi apparecchiature che durante i mesi estivi (giugno-settembre) vengono più facilmente compromesse dall’arrivo delle alte temperature: è in questo periodo, infatti, che Erion WEEE gestisce il 40% del totale annuo dei RAEE di questo Raggruppamento (R1). Vale a dire che 4 frigoriferi su 10 vengono sostituiti durante i quattro mesi estivi: in media il 10% in più al mese rispetto al resto dell’anno. È più noto il ritiro Uno contro Uno per i grandi elettrodomestici, come i frigoriferi appunto. Sempre secondo l’indagine che abbiamo condotto con IPSOS, – continua Arienti – due terzi degli intervistati sa che acquistando un nuovo elettrodomestico è possibile richiedere il ritiro gratuito dell’apparecchiatura equivalente di cui ci si vuole disfare, eppure solo il 36% se ne avvale. Un vero peccato, soprattutto perché si tratta di un servizio totalmente gratuito per il cittadino e che ha benefici importanti sull’ambiente e sull’economia del nostro Paese. Infatti, se tutti si avvalessero di questo servizio potremmo raccogliere molti più RAEE e quindi riciclare una maggiore quantità di Materie Prime Seconde da reinserire nei cicli produttivi; materie fondamentali per l’industria italiana”.

“Materia Viva” vince la Foglia d’Oro all’Italia Green Film Festival

“Materia Viva” vince la Foglia d’Oro all’Italia Green Film Festival

Il Docufilm prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni si aggiudica il riconoscimento nella sezione documentari. Per l’opera è il terzo premio della critica dopo quelli ricevuti nel 2023 al Giffoni Film Festival e alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

“Materia Viva” vince il premio Foglia d’Oro dell’Italia Green Film Festival nella categoria miglior documentario.

Alla cerimonia di premiazione, ospitata il 30 luglio 2024 presso la Sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, hanno partecipato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE e Marco Falorni, Regista dell’opera, che hanno ricevuto la Foglia d’Oro da Francesco Rutelli, Presidente di Anica, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali. La giuria del premio ha scelto di conferire l’importante onorificenza a “Materia Viva” con la seguente motivazione: “In considerazione del particolare rilievo dato alla lotta contro l’inquinamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), emergenza particolarmente attuale in una società di rapidissimi cambiamenti tecnologici.

Per il Docufilm, prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni Televisive, si tratta già del terzo importante premio ricevuto dalla critica cinematografica, dopo quelli ottenuti nel 2023 al Giffoni Film Festival (“Best Green Documentary”) e all’80ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (“Green Drop Award”).

Italia: il paradosso dei RAEE

Italia: il paradosso dei RAEE

Mentre la Commissione Europea mette in mora il governo italiano sugli scarsi risultati di raccolta dei Rifiuti Di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati ritira due emendamenti che avrebbero consentito alla filiera di compiere significativi passi in avanti senza alcun onere per la finanza pubblica

Con una nota inviata al Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale in data 25 luglio 2024, la Commissione europea ha chiesto al Governo italiano di fornire entro due mesi spiegazioni in merito al fatto che nel nostro Paese i risultati di raccolta dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici (RAEE) sono lontanissimi dagli obiettivi fissati in sede europea. Nel 2023 in Italia sono infatti state ufficialmente trattate 350.000 tonnellate di RAEE Domestici, contro un obiettivo di circa 780.000 tonnellate (cioè il 65% della media del peso delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nell’ultimo triennio).

La bocciatura degli emendamenti al D.L. “Disposizioni urgenti sulle Materie Prime Critiche di interesse strategico”

Nello stesso giorno, la Commissione Attività Produttive della Camera ha sorprendentemente bocciato due emendamenti al Decreto Legge “Disposizioni urgenti sulle Materie Prime Critiche di interesse strategico” che avrebbero dato – senza alcun onere aggiuntivo per le finanze pubbliche – un significativo impulso alla raccolta dei RAEE, semplificando le regole per i ritiri “uno contro uno” e “uno contro zero” da parte dei negozianti e imponendo ai Consorzi che si occupano di RAEE di finanziare campagne di informazione dei cittadini.
Da anni Erion WEEE, il Consorzio senza scopo di lucro che gestisce oltre due terzi del totale dei RAEE intercettati dal Sistema “formale” italiano, ha evidenziato agli stakeholder istituzionali – attraverso studi, ricerche e indagini (ultima tra tutte quella realizzata con Altroconsumo: “RAEE: chi l’ha visto”) – quali sono le ragioni che determinano gli scarsi risultati di raccolta dei RAEE.

Perché mancano tanti RAEE alla raccolta ufficiale?

Per prima cosa, l’attuale normativa italiana in materia di RAEE (D.Lgs. 49/2014) prevede che le attività di raccolta dei RAEE siano effettuate dagli Enti Locali e dai negozianti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), ma non obbliga questi soggetti a consegnare i RAEE ai Consorzi istituiti dai Produttori di AEE. Enti Locali e negozianti sono liberi di cedere i RAEE raccolti a qualunque azienda in possesso di un’autorizzazione al trattamento di questi rifiutiConseguenza di questa impostazione normativa è una enorme “emorragia” di RAEE. Ad esempio, nel Raggruppamento R2 (lavatrici, lavastoviglie, forni ecc.) – settore nel quale in circa il 90 % dei casi si acquista un nuovo elettrodomestico quando si dismette quello vecchio – a fronte di 253.000 tonnellate di nuove apparecchiature immesse sul mercato nel 2023, sarebbe stato logico aspettarsi circa 227.000 tonnellate di RAEE; invece gli Enti Locali e i negozianti hanno consegnato ai Consorzi dei Produttori solo 121.000 tonnellate: delle tonnellate mancanti (oltre 100.000) non c’è alcuna traccia. Con un analogo calcolo, nel Raggruppamento R1 (frigoriferi e congelatori – senza prendere in considerazione i condizionatori) risultano altre 50.000 tonnellate di RAEE che escono dalle case degli italiani, non vengono consegnate ai Consorzi dei Produttori e spariscono senza lasciare traccia.

Ancora tante lacune sulla raccolta differenziata dei rifiuti elettronici

In secondo luogo, molti RAEE si perdono a causa della scarsa consapevolezza dei cittadini sull’importanza della raccolta differenziata dei RAEE. Il monitoraggio effettuato periodicamente da IPSOS per Erion WEEE rivela che 4 italiani su 10 non conoscono il significato dell’acronimo RAEE e 5 su 10 non conoscono l’esistenza del servizio di ritiro “uno contro zero”. La conseguenza di questa insufficiente consapevolezza è che i piccoli RAEE restano nei cassetti delle nostre case oppure vengono buttati nella spazzatura indifferenziata.

Bisogna agire su tre fronti: raccolta più vicina ai cittadini, campagne di informazione pubblica, potenziamento dei controlli sul campo

Erion WEEE ritiene che per contrastare questa duplice emorragia di RAEE e consentire all’Italia di raggiungere i target fissati dall’Europa, lo Stato dovrebbe rapidamente agire su tre fronti: portare la raccolta dei RAEE più vicina ai cittadini, eliminando tutti gli inutili ostacoli burocratici che oggi rendono difficile, sia per i negozianti che per i consumatori, l’adozione di comportamenti virtuosi; effettuare campagne di informazione dei cittadini, spiegando cosa sono i RAEE, perché sono importanti e quali sono le modalità per una corretta dismissione di questi rifiuti; potenziare i controlli sul campo, per scoprire dove vanno a finire i “flussi paralleli”, cioè i RAEE che non vengono consegnati ai Consorzi dei Produttori.

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE: “Lo Stato ha perso una straordinaria occasione per far crescere la raccolta dei RAEE”

“Da anni chiediamo allo Stato di semplificare le modalità di raccolta dei RAEE, di informare i cittadini e di controllare cosa accade lungo la filiera” – afferma Giorgio ArientiDirettore Generale di Erion WEEE, il principale Consorzio RAEE italiano – “È davvero paradossale che proprio nel giorno in cui la Commissione Europea accende un faro sul gap che separa l’Italia dai target europei lo Stato italiano perda una straordinaria occasione per far crescere la raccolta dei RAEE. Nell’audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera del 2 luglio scorso avevamo proposto di inserire nel Decreto Legge sulle Materie Prime Critiche alcune modifiche al D.Lgs. 49/2014 che avrebbero consentito di fare concreti e rapidi passi in avanti sulla semplificazione della raccolta e sull’informazione ai cittadini”.

Erion WEEE ribadisce la disponibilità a collaborare con le Istituzioni per trovare soluzioni in linea con quanto stabilito dall’Ue in materia di RAEE

Le modifiche proposte da Erion WEEE sono state condivise dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e poi presentate in Commissione come emendamenti dal Presidente On. Alberto Gusmeroli e dall’On. Luca Squeri, ma nella seduta della Commissione del 25 luglio sono state ritirate.

“Quanto successo è davvero inspiegabile” – continua Arienti – “A maggior ragione se si pensa che le modifiche da noi proposte non avrebbero comportato alcun onere aggiuntivo per lo Stato. Ed è altrettanto inspiegabile che un Decreto Legge sulle Materie Prime Critiche non contenga alcun riferimento ai RAEE, vera e propria «miniera urbana», il cui corretto riciclo potrebbe invece dare un concreto aiuto a ridurre la dipendenza dell’Italia da Paesi come la Cina e la Russia”.

Erion WEEE ribadisce la propria disponibilità a collaborare – sulla base dell’esperienza maturata dal 2008 a oggi – con il Governo e con il Parlamento per individuare soluzioni in grado non solo di allineare il nostro Paese a quanto stabilito dalla UE in materia di RAEE, ma soprattutto di realizzare un’effettiva transizione dall’economia lineare all’economia circolare, recuperando migliaia di tonnellate di Materie Prime Critiche.

Il CDC RAEE pubblica i risultati di raccolta del I semestre 2024

Il CDC RAEE pubblica i risultati di raccolta del I semestre 2024

Il primo semestre si chiude con una performance positiva (+0,4%) rispetto allo stesso periodo del 2023, corrispondente a 590 tonnellate in più. Complessivamente sono state avviate riciclo 167.754 tonnellate di rifiuti elettronici

Nel secondo trimestre 2024 la raccolta RAEE registra un incremento dei volumi, questo consente di chiudere il primo semestre con una performance positiva (+0,4%) rispetto allo stesso periodo del 2023, corrispondente a 590 tonnellate in più. Complessivamente sono state avviate riciclo 167.754 tonnellate di rifiuti elettronici.

La crescita è trainata dal raggruppamento 4 – IT, elettronica di consumo e PED che con oltre 3.000 tonnellate in più avviate a riciclo conferma il trend fortemente positivo (+8,6%) già evidenziato nei primi tre mesi dell’anno. Segue R2 – Altri grandi bianchi la cui raccolta supera di 471 tonnellate (+0,8%) quella dello stesso periodo 2023.

In calo invece le raccolte degli altri tre raggruppamenti: R1 – Apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi e R5 – Sorgenti luminose perdono rispettivamente lo 0,1% e il 2,2%; R3 – Tv e monitor mostra ancora una volta una diminuzione a doppia cifra (-12,5%).

Raccolta per macroaree (ton) e percentuale sul totale raccolto

Con i maggiori volumi complessivi avviati a riciclo, il Nord Italia si conferma la macroarea che traina la raccolta nazionale; nel primo semestre dell’anno avvia a riciclo 629 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,7%). Il Centro registra invece l’andamento migliore: +0,8%, pari a +325 tonnellate. La macroarea Sud inverte la rotta: dopo la performance positiva registrata nei primi tre mesi dell’anno, nel semestre segna il -0,9%, pari a 355 tonnellate in meno.

In valori assoluti, il Nord guida la raccolta con più di 88mila tonnellate, il Sud ne avvia a riciclo quasi 41mila e il Centro quasi 39mila.

 

Continua a leggere questo articolo su CDCRAEE.it

 

“Reset”, “Elementi al limite” e “Il sogno dei RAEE” sono i tre progetti vincitori dell’iniziativa “Materia Viva, a scuola di RAEE” di Erion WEEE

“Reset”, “Elementi al limite” e “Il sogno dei RAEE” sono i tre progetti vincitori dell’iniziativa “Materia Viva, a scuola di RAEE” di Erion WEEE

Si è concluso il progetto educativo di Erion WEEE sui temi dell’economia circolare e del riciclo dei RAEE curato da Giffoni Innovation Hub e CivicaMente, che ha visto la partecipazione di più di 10.000 studenti provenienti da oltre 40 istituti scolastici. L’evento di premiazione si è tenuto presso la sala blu della Multimedia Valley, in occasione del prestigioso Giffoni Film Festival 2024

Il Consorzio Erion WEEE è orgoglioso di annunciare la conclusione di “Materia Viva, a scuola di RAEE”, iniziativa che ha riscosso grande partecipazione fra gli studenti di tutta Italia, segno di un elevato impegno civico da parte delle nuove generazioni. L’evento di premiazione si è tenuto nell’ambito del prestigioso Giffoni Film Festival 2024, presso la sala blu della Multimedia Valley, ed ha visto trionfare 3 delle oltre 40 scuole che hanno preso parte al progetto.

“Materia Viva a Scuola di RAEE”

L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti gli istituti secondari di primo e secondo grado italiani, è nata alla fine del 2023 con l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e ragazze sull’importanza di una corretta gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Il progetto, che rientra nel maxipiano di comunicazione “DireFareRAEE” lanciato da Erion WEEE due anni fa, ha riscosso grande interesse, coinvolgendo 10.606 studenti provenienti da 16 regioni italiane nella realizzazione di 35 video. Il piano di lavoro si è articolato in due fasi: in un primo momento tutte le scuole partecipanti al progetto hanno visionato e discusso “Materia Viva”, il primo Docufilm dedicato al tema dei RAEE e dell’economia circolare, prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni Televisive e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Successivamente, i ragazzi hanno preso parte ad un contest creativo, attraverso il quale hanno avuto l’opportunità di creare video originali sulle conseguenze e sugli impatti ambientali ed economici dei consumi, concentrandosi sui benefici derivanti da un corretto conferimento e riciclo dei dispositivi elettrici ed elettronici.

Le classi vincitrici di “Materia Viva a scuola di RAEE”

Le classi vincitrici, selezionate da una giuria composta da Erion WEEE e Giffoni Innovation Hub, sono risultate tre, tutte premiate per il loro rilevante contributo creativo per un futuro più sostenibile e green.

In particolare, gli studenti premiati provengono da:

  1. ITTS Alessandro Volta, Classe 2^C, Roma – Titolo video: “Reset”; “Per aver saputo cogliere l’urgenza nell’assumersi la responsabilità di azioni virtuose per il nostro pianeta perché non si dica un giorno ‘è ormai troppo tardi’”.
  2. Istituto Volta, Classe 4^D, Milano – Titolo video: “Elementi al limite”; ”Per aver saputo esprimere il ruolo cruciale delle materie prime e per aver ribadito che i RAEE sono da considerarsi risorse e non solo rifiuti.”
  3. Istituto Comprensivo Ravegnani Ospedaletto, Classe 1^B, Rimini – Titolo video: “Il sogno dei RAEE”; ”Per averci ricordato con un linguaggio semplice ed efficace che il riciclo dei RAEE è la scelta giusta per sognare un mondo più sostenibile.”

 Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte le delegazioni delle classi vincitrici con i rispettivi professori; Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE; Marcello Ascani, CEO di Flatmates e content creator, che ha consegnato i premi, Luca Ruju, Amministratore Delegato di Giffoni Innovation Hub e Marco Falorni, Regista e Autore di “Materia Viva” per Libero Produzioni.

 

Guarda il video della cerimonia di premiazione

 

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE: “Importante il confronto con questi giovani adulti sui temi dei RAEE e dell’economia circolare”

“Siamo entusiasti di poter concludere questo progetto in una cornice come il Giffoni Film Festival che, per il secondo anno consecutivo, ci ha permesso di incontrare questi giovani adulti e di confrontarci con loro su temi che, è bello scoprire, stanno a cuore a entrambi. È fondamentale sensibilizzare i giovani sull’importanza del riciclo dei RAEE e dell’economia circolare, e siamo orgogliosi del lavoro svolto dagli studenti”, ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE.

Luca Ruju, AD di Giffoni Innovation Hub, ha aggiunto: “Educare i giovani sulle sfide ambientali è cruciale. La nostra collaborazione con Erion WEEE ci permette di portare nelle scuole tematiche importanti, utilizzando il linguaggio audiovisivo che ci contraddistingue.” 

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, visitare Erion WEEE – Materia Viva a Scuola di RAEE.

Guarda la Fotogallery della cerimonia di premiazione!

Guarda l’intervista a Giorgio Arienti
Direttore Generale di Erion WEEE