Erion aderisce all’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia

Erion aderisce all’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia

L’Organizzazione, che ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza sulle Materie Prime Critiche, riunisce Ministeri, Aziende, Università e Centri di ricerca, Enti e Associazioni. Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization: “Un onore essere tra gli associati dell’Osservatorio.”

Erion ha aderito all’OIMCE, l’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia, un’iniziativa promossa da WEC Italia e Assorisorse per approfondire il tema delle Materie Prime Critiche (CRM – Critical Raw Materials), diffonderne conoscenza e proporre politiche pubbliche di sviluppo.

L’obiettivo dell’OIMCE: diffondere conoscenza sulle Materie Prime Critiche

“La transizione energetica verso la decarbonizzazione – scrive l’OIMCE – richiederà anche una maggiore elettrificazione dei consumi, sostenuta da un forte sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo scenario implica un incremento significativo nell’uso di tecnologie che impiegano materie prime critiche, essenziali per il loro funzionamento.” Un elenco non esaustivo delle materie prime considerate critiche per la transizione energetica comprende: alluminio, cobalto, disprosio, ferro, fosforo, gallio, grafite, indio, litio, manganese, neodimio, nichel, platino, praseodimio, rame.  In questo contesto, WEC Italia (Comitato Nazionale Italiano del World Energy Council) e Assorisorse (Associazione di Confindustria delle Risorse Naturali ed Energie Sostenibili), hanno dato vita all’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia (OIMCE) che ha l’obiettivo di diffondere conoscenze, definire e condividere proposte di politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile del settore energetico in Italia, adottando un approccio neutrale e basato su criteri scientifici.

Materie Prime Critiche: dalla raccolta dati a un evento annuale con gli stakeholder

Aperto a tutti gli stakeholder operanti in Italia o all’estero interessati al tema delle materie prime critiche, l’OIMCE vanta un network di prestigiosi partner, tra cui Ministeri, aziende, università, centri di ricerca, enti e associazioni, che danno vita a una piattaforma di dialogo inclusiva e multidisciplinare. L’Osservatorio si propone di raccogliere informazioni certificate, organizzare incontri e dialogare con le istituzioni italiane competenti, mettendo in evidenza le criticità e le proposte individuate dai propri associati e dagli attori del settore per la ricerca di soluzioni condivise. Le attività dell’Osservatorio si sviluppano attraverso confronti e tavoli di lavoro su tutte le tematiche inerenti ai CRM per la transizione energetica, tra cui il recupero e riciclo delle Materie Prime Critiche. L’Osservatorio organizza inoltre un incontro annuale di riferimento, il Simposio Nazionale delle Materie Prime Critiche Energia, la cui seconda edizione è in programma a luglio 2025.

Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization: “Un onore essere tra gli associati di OIMCE”

L’adesione di Erion all’OIMCE riveste un’importante valenza strategica per la definizione di politiche rivolte all’approvvigionamento nazionale di Materie Prime Critiche. Come primo Sistema EPR italiano, Erion può infatti offrire un importante contributo alle indagini dell’Osservatorio sul ciclo di vita di questi materiali fondamentali alla nostra industria. Nello specifico, il know-how di Erion sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e sui Rifiuti di Batteria (RB) può supportare l’opera di mappatura realizzata dall’OIMCE sul potenziale nazionale di recupero e riciclo delle Materie Prime Critiche. Una rilevazione, quest’ultima, basata sull’identificazione delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti contenenti CRM (tra cui RAEE e RB) e sull’analisi della capacità degli impianti di trattamento esistenti e di quelli sviluppabili in Italia. “Per realizzare un’economia circolare che porti alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione è necessario fare rete con tutte le realtà impegnate sul fronte della sostenibilità”, ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization. “È con questa idea di condivisione, che da sempre è nel DNA di Erion, che il nostro Sistema multi-consortile ha deciso di associarsi a questo Osservatorio di alto livello che rappresenta un’eccellenza nazionale per l’osservazione e l’analisi dei flussi delle Materie Prime Critiche. È un grande onore per noi essere entrati nell’OIMCE al fianco delle Istituzioni e delle più importanti realtà nazionali impegnate nella creazione di una cultura della sostenibilità”.

Paolo Storti, Direttore Operativo WEC Italia: “La collaborazione con Erion porterà nuove prospettive nelle attività dell’Osservatorio”

“L’ingresso di Erion rappresenta un passo significativo nell’approccio integrato sulle materie prime critiche per l’energia che OIMCE porta avanti – ha sostenuto Paolo Storti, Direttore Operativo e Responsabile Attività Internazionali di WEC ITALIA – Il contributo di un player di grande esperienza nel campo del riciclo e della valorizzazione dei materiali strategici, arricchirà le nostre attività di ricerca e confronto tecnico, rafforzando l’impegno dell’Osservatorio nel mettere a rete istituzioni, imprese e mondo della ricerca per costruire soluzioni innovative e condivise. Siamo certi che la collaborazione con Erion porterà nuove prospettive nelle attività dell’Osservatorio, a partire dai tavoli di lavoro previsti nei prossimi mesi che ci accompagneranno al Secondo Simposio Nazionale delle Materie Prime Critiche per l’Energia di luglio”.

Raccolta RAEE: Veneto al secondo posto in Italia. Oltre 22.600 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+4%). Equivalenti al peso di 62 Airbus A380

Raccolta RAEE: Veneto al secondo posto in Italia. Oltre 22.600 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+4%). Equivalenti al peso di 62 Airbus A380

Evitate emissioni pari a 163.000 tonnellate di CO2 e risparmiati quasi 31.000.000 kWh di energia elettrica. Treviso prima provincia (con circa 5.700 tonnellate di RAEE), segue Padova (oltre 5.000 tonnellate) mentre chiude la classifica Rovigo con 677 tonnellate

Nel 2024 Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ha gestito in Veneto oltre 22.600 tonnellate di RAEE Domestici, equivalenti al peso di 62 airbus A380, facendo posizionare la regione al secondo posto nella classifica delle più virtuose d’Italia.

I RAEE trattati in Veneto nel 2024

Tra i RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Veneto, prevalgono lavatrici, lavastoviglie e forni (Raggruppamento R2) con oltre 11.600 tonnellatepiù di 6.800 tonnellate sono invece, rappresentate da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione e il deposito di alimenti (R1). Terza posizione per i RAEE del Raggruppamento R4 (Tv e monitor) con oltre 2.000 tonnellate; segue R3 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica) con quasi 2.000 tonnellate e infine R5 (sorgenti luminose) con 30 tonnellate.

Il riciclo dei RAEE Domestici in Veneto

Il corretto trattamento dei RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Veneto ha permesso di riciclare: oltre 12.600 tonnellate di ferro, pari al peso di circa 30.000 gondole; più di 2.700 tonnellate di plastica, equivalenti a circa 1.100.000 sedie da giardino; 563 tonnellate di rame, pari a 633Km di cavi e 505 tonnellate di alluminio, pari a più di 234.000 pentole in alluminio da 28cm. Grazie alla gestione virtuosa dei RAEE Domestici nella regione, Erion WEEE ha evitato in atmosfera l’emissione di 163.000 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 164 kmq, esteso più del comune di Asiago) e ha permesso il risparmio di quasi 31.000.000 di kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di 28.641 abitanti, più di Vittorio Veneto).

Giorgio Arienti, DG di Erion WEEE: “In Veneto numeri in crescita, ma è necessario un salto per una vera transizione all’economia circolare”

“Nonostante in Veneto i numeri siano in crescita, il 2024 rimane un anno nel quale non si è realizzato quel salto necessario per una vera transizione all’economia circolare” – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – Anche a livello regionale, la macchina della raccolta dei RAEE è stata lenta e spesso ingolfata da un’eccessiva burocrazia, causando un effetto domino già noto: non c’è recupero di materiali senza riciclo, ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative adottate dal Parlamento italiano possano rappresentare un nuovo punto di partenza, grazie alle semplificazioni, alle campagne di comunicazione e alla reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: comuni, negozianti, cittadini e consorzi. In questo processo, che è già iniziato, siamo sicuri che anche il Veneto darà, come sempre, un contributo fondamentale in chiave di sostenibilità e tutela del territorio”.

La classifica delle provincie in Veneto

Nella graduatoria delle provincie, Treviso è al primo posto, con circa 5.700 tonnellate di RAEE Domestici gestiti, seguita da Padova (oltre 5.000 tonnellate); Verona (più di 3.600 tonnellate), Vicenza (3.345 tonnellate), Venezia (oltre 3.200 tonnellate) e, in fondo alla classifica Rovigo con 677 tonnellate. Con le oltre 22.600 tonnellate avviate al corretto trattamento, il Veneto registra un aumento del +4% sulle quantità del 2023. Risultato superiore rispetto a quanto registrato a livello nazionale (+2%), ma comunque ancora troppo distante dai target fissati dall’Unione Europea. Per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg.

Raccolta RAEE: Piemonte al settimo posto in Italia. Oltre 15.000 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+2%), equivalenti al peso di 41 Airbus A380

Raccolta RAEE: Piemonte al settimo posto in Italia. Oltre 15.000 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+2%), equivalenti al peso di 41 Airbus A380

Evitate emissioni pari a 132.500 tonnellate di CO2 e risparmiati quasi 23.000.000 kWh di energia elettrica. Torino prima provincia (nel capoluogo piemontese sono state trattate circa 7.400 tonnellate di RAEE), segue Cuneo (oltre 2.300 tonnellate) e chiude la classifica Asti con circa 400 tonnellate

Nel 2024 Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ha gestito in Piemonte oltre 15.000 tonnellate di RAEE Domestici, equivalenti al peso di 41 airbus A380, facendo posizionare la regione al settimo posto nella classifica delle più virtuose d’Italia.

I RAEE più raccolti in Piemonte

Tra i RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Piemonte prevalgono lavatrici, lavastoviglie e forni (Raggruppamento R2) con oltre 6.600 tonnellate; più di 5.600 tonnellate sono, invece, rappresentate da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione e il deposito di alimenti (R1). Terza posizione per i RAEE del Raggruppamento R3 (Tv e monitor) con oltre 1.700 tonnellate; segue R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica) con più di 1.300 tonnellate e infine, R5 (sorgenti luminose) con 17 tonnellate.

I benefici ambientali della corretta gestione

Il corretto trattamento dei RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Piemonte ha permesso di riciclare: oltre 8.400 tonnellate di ferro, pari a 24 volte il peso della Galleria Vittorio Emanuele di Milano; più di 2.000 tonnellate di plastica, equivalenti a circa 800.000 sedie da giardino; 380 tonnellate di rame, pari a 428Km di cavi e 350 tonnellate di alluminio, pari a 416.000 moka di caffè. Grazie a una gestione virtuosa dei RAEE Domestici nella regione, Erion WEEE ha evitato l’emissione in atmosfera di più di 132.500 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di circa 133 kmq, esteso più del comune di Torino) e ha permesso il risparmio di quasi 23.000.000 di kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di 21.000 abitanti, più di Savigliano).

Giorgio Arienti, DG Erion WEEE: “Confidiamo nella reale collaborazione tra comuni, negozianti, cittadini e consorzi”

“Nonostante i numeri in crescita in Piemonte, il 2024 rimane un anno nel quale non si è realizzato quel salto necessario per una vera transizione all’economia circolare” – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – Anche a livello regionale, la macchina della raccolta dei RAEE è stata lenta e spesso ingolfata da un’eccessiva burocrazia, causando un effetto domino già noto: non c’è recupero di materiali senza riciclo, ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative adottate dal Parlamento italiano possano rappresentare un nuovo punto di partenza, grazie alle semplificazioni, alle campagne di comunicazione e alla reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: comuni, negozianti, cittadini e consorzi. In questo processo, che è già iniziato, siamo sicuri che anche il Piemonte darà, come sempre, un contributo fondamentale in chiave di sostenibilità e tutela del territorio”.

La graduatoria delle province in Piemonte

Nella graduatoria delle province, Torino è al primo posto con circa 7.4oo tonnellate di RAEE Domestici gestiti, seguita da Cuneo (oltre 2.300 tonnellate); Alessandria (quasi 1.700 tonnellate), Novara (più di 1.300 tonnellate) e, in fondo alla classifica, Asti con circa 400 tonnellate. Con le oltre 15.000 tonnellate avviate al corretto trattamento, il Piemonte registra un aumento del +2% sulle quantità del 2023. Stesso risultato registrato dall’andamento nazionale (+2%), ma comunque ancora troppo distante dai target fissati dall’Unione Europea. Per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg.

Raccolta RAEE, Milano è la provincia più virtuosa della Lombardia

Raccolta RAEE, Milano è la provincia più virtuosa della Lombardia

Con 17.000 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche raccolte nel 2024, la provincia si conferma in vetta alla classifica regionale

Nel 2024 Milano è stata la provincia più virtuosa della Lombardia in quanto a raccolta di RAEE Domestici. Lo confermano i dati di Erion WEEE che, nel territorio provinciale di Milano, ha gestito circa 17.000 tonnellate di rifiuti elettronici, pari al peso di oltre due Torri Eiffel.

Tra i RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE nella provincia di Milano prevalgono lavatrici, lavastoviglie e forni (Raggruppamento R2) con oltre 10.000 tonnellate; più di 4.800 tonnellate sono, invece, rappresentate da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione e il deposito di alimenti (R1). Terza posizione per i RAEE del Raggruppamento R3 (Tv e monitor) con oltre 1.100 tonnellate; segue R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica) con 950 tonnellate e, infine, R5 (sorgenti luminose) con 7 tonnellate.

I benefici ambientali del riciclo dei RAEE nella provincia di Milano

Il corretto trattamento dei RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE nella provincia di Milano ha permesso di riciclare: oltre 9.700 tonnellate di ferro, pari a 28 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele; più di 360 tonnellate di alluminio, pari a 165.000 pentole di alluminio da 28 cm; 400 tonnellate di rame, pari a 445 km di cavi; oltre 1.800 tonnellate di plastica, equivalenti a 738.000 sedie da giardino. Grazie a una gestione virtuosa dei RAEE Domestici nella provincia, Erion WEEE ha evitato l’emissione in atmosfera di più di 114.000 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di circa 115 kmq, esteso più del doppio del comune di Abbiategrasso) e ha permesso il risparmio di oltre 20 milioni di kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di 19.000 abitanti, più di Cassano d’Adda).

La graduatoria delle altre province lombarde

Nella graduatoria delle province, Milano è seguita da Brescia (oltre 6.000 tonnellate); Monza e Brianza (3.751 tonnellate), Bergamo (più di 3.600 tonnellate), Como (circa 3.400 tonnellate). Più distaccata Varese (oltre 2.800 tonnellate) e, in fondo alla classifica, Lodi (794 tonnellate) e Sondrio (circa 530 tonnellate). Con le oltre 43.900 tonnellate avviate al corretto trattamento, la regione Lombardia registra un aumento del +7% sulle quantità del 2023. Un risultato migliore rispetto all’andamento  nazionale (+2%), ma comunque ancora troppo distante dai target fissati dall’Unione Europea. Per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg.

L’UE lancia l’accademia europea delle materie prime

L’UE lancia l’accademia europea delle materie prime

Sarà operativa entro quest’anno l’European Raw Materials Academy, promossa a Bruxelles e sostenuta con 10 milioni di euro per “colmare il divario di competenze lungo la catena del valore”. Per ridurre le dipendenze sulle materie prime critiche, essere sostenibili e incentivare un cambio di paradigma

L’accademia europea delle materie prime: con questo nome un po’ pomposo l’Unione Europea conferma l’attenzione verso le cosiddette materie prime critiche, ovvero quei materiali e quei metalli che risultano fondamentali per lo sviluppo economico dei settori strategici delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica, dell’elettronica, dell’aerospazio e della difesa.

Dal litio al cobalto, dal manganese al tungsteno fino ad arrivare alle terre rare: sono nomi coi quali chi legge EconomiaCircolare.com ha da tempo imparato a fare i conti. E in questo senso l’Unione Europea è conscia che da esse, dall’approvvigionamento fino all’utilizzo e al riutilizzo, passa parte del futuro del Vecchio Continente. L’European Raw Materials Academy è stata lanciata durante la nona edizione della Raw Materials Week, che si è tenuta a dicembre 2024 a Bruxelles, ma è lungo il 2025 che diventerà pienamente operativa.

Sostenuta con 10 milioni di euro del programma per il mercato unico e Horizon Europe, l’accademia, scrive la Commissione Europea, “svilupperà contenuti e credenziali di apprendimento per colmare il divario di competenze lungo la catena del valore delle materie prime. Sosterrà le competenze e la qualità richiesta ai fornitori, fornendo istruzione e formazione negli Stati membri dell’UE, nonché supporto alla forza lavoro richiesta nell’UE per l’esplorazione, l’estrazione, la trasformazione e il riciclaggio delle materie prime”.

Perché un’accademia?

L’accademia europea delle materie prime è la seconda accademia dell’UE istituita ai sensi del regolamento sull’industria a zero emissioni nette (il Net Zero Industry Act, noto anche con l’acronimo NZIA), dopo l’accademia europea delle materie solari, lanciata nel giugno 2024. La diffusione dei programmi avviene tramite partner locali. Questi possono essere fornitori di formazione professionale ed educativa, aziende o università o altri tipi di formatori con i quali l’accademia collabora per implementare i suoi programmi. Il progetto sarà realizzato dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT). L’EIT è uno strumento per l’innovazione dell’UE dedicato all’integrazione dell’istruzione e delle competenze con la ricerca e le imprese.

“Le materie prime critiche sono uno dei fondamenti della nostra rinnovata politica industriale – ha detto Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale “Sono essenziali per la decarbonizzazione della nostra industria L’Europa deve garantire una filiera diversificata e resiliente. Dobbiamo ridurre le nostre dipendenze con la nostra produzione nazionale che soddisfa elevati standard di qualità e allo stesso tempo garantire contratti sostanziali con partner che la pensano allo stesso modo in tutto il mondo. Rendere l’Europa leader nella produzione, ricerca e conoscenza di materie prime critiche è un elemento essenziale della nostra competitività e della nostra sovranità europea. L’accademia europea delle materie prime è in prima linea in questo necessario cambiamento di paradigma”.

L’impegno UE sulle materie prime critiche

Come accennavamo prima, l’Unione Europea monitora da anni il tema cruciale delle materie prime critiche lungo l’intero ciclo di vita, attraverso atti e provvedimenti che più volte abbiamo raccontato. In questo senso è cruciale la settimana delle materie prime (qui per saperne di più) a cui abbiamo fatto riferimento all’inizio di questo pezzo: si tratta del più grande evento politico globale sulle materie prime critiche, organizzato dalla Commissione europea dal 2016. Attira oltre 1.000 partecipanti provenienti dall’industria, dalle amministrazioni degli Stati membri, dalla società civile, dal mondo accademico e della ricerca. L’evento di quest’anno si è concentrato in particolare sulla cooperazione internazionale con i Paesi di partenariato, con sessioni sulle opportunità di investimento in Canada, Groenlandia, Australia, Brasile, Kazakistan, Uzbekistan, Norvegia, Zambia, Repubblica Democratica del Congo e Sud Africa.

 

di Andrea Turco

 

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Raccolta RAEE: Lombardia sul podio. Oltre 43.900 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+7%), equivalenti al peso di 121 Airbus A380

Raccolta RAEE: Lombardia sul podio. Oltre 43.900 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici Domestici gestiti da Erion WEEE nel 2024 (+7%), equivalenti al peso di 121 Airbus A380

Evitate emissioni pari a 292.000 tonnellate di CO2 e risparmiati oltre 59.000.000 kWh di energia elettrica. Milano prima provincia (nel capoluogo lombardo sono state trattate circa 17.000 tonnellate di RAEE), segue Brescia (oltre 6.000 tonnellate), Sondrio in fondo alla classifica (530 tonnellate).

Nel 2024 Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ha gestito in Lombardia oltre 43.900 tonnellate di RAEE Domestici, equivalenti al peso di 121 airbus A380, facendo posizionare la regione al primo posto nella classifica delle più virtuose d’Italia.

I RAEE gestiti per Raggruppamento

Tra i RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Lombardia prevalgono lavatrici, lavastoviglie e forni (Raggruppamento R2) con oltre 23.400 tonnellate; più di 12.000 tonnellate sono, invece, rappresentate da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione e il deposito di alimenti (R1). Terza posizione per i RAEE del Raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica) con più di 4.400 tonnellate; segue R3 (Tv e monitor) con oltre 3.800 tonnellate e, infine, R5 (sorgenti luminose) con più di 50 tonnellate.

La comunicazione di Erion WEEE incide sulla raccolta

L’incremento più significativo della raccolta (+15%) rispetto al 2023, è quello dei RAEE del Raggruppamento R4 (piccoli dispositivi elettronici). Le ragioni di questa crescita sono riconducibili in larga misura alle importanti iniziative di sensibilizzazione promosse nell’anno appena trascorso da Erion WEEE su tutto il territorio italiano, con un focus specifico – grazie ad affissioni, pubblicità su quotidiani e riviste, campagne social – sulla Lombardia e la città di Milano. Anche nel 2024, infatti, il Consorzio ha proseguito il maxipiano di comunicazione DireFareRAEE con l’obiettivo di accrescere la conoscenza dei cittadini rispetto ai RAEE e favorire la raccolta differenziata di questi rifiuti.

Le Materie Prime Seconde riciclate

Il corretto trattamento dei RAEE Domestici gestiti da Erion WEEE in Lombardia ha permesso di riciclare: oltre 24.400 tonnellate di ferro, pari a 70 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele; quasi 1.000 tonnellate di alluminio, pari a 417.000 pentole di alluminio da 28 cm; 1.100 tonnellate di rame, pari a 1.238 km di cavi; oltre 5.300 tonnellate di plastica, equivalenti a 2.100.000 sedie da giardino. Grazie a una gestione virtuosa dei RAEE Domestici nella regione, Erion WEEE ha evitato l’emissione in atmosfera di più di 292.000 tonnellate di CO2 (come la quantità che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di circa 290 kmq, esteso più del comune di Livigno) e ha permesso il risparmio di oltre 59 milioni di kWh di energia elettrica (pari ai consumi domestici annui di una città di 54.500 abitanti, più di Gallarate).

Giorgio Arienti, DG di Erion WEEE: “Anche a livello regionale la macchina della raccolta dei RAEE è stata lenta, ma le recenti misure legislative possono rappresentare un nuovo punto di partenza”

“Nonostante i numeri in crescita in Lombardia, storicamente sempre sul podio, il 2024 rimane un anno nel quale non si è realizzato quel salto necessario per una vera transizione all’economia circolare” – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEEAnche a livello regionale, la macchina della raccolta dei RAEE è stata lenta e spesso ingolfata da un’eccessiva burocrazia, causando un effetto domino già noto:  non c’è recupero di materiali senza riciclo, ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative adottate dal Parlamento italiano possano rappresentare un nuovo punto di partenza, grazie alle semplificazioni, alle campagne di comunicazione e alla reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: comuni, negozianti, cittadini e consorzi. In questo processo, che è già iniziato, siamo sicuri che la Lombardia darà, come sempre, un contributo fondamentale in chiave di sostenibilità e tutela del territorio”.

La graduatoria delle province Lombarde

Nella graduatoria delle provincie, Milano è al primo posto con circa 17.0oo tonnellate di RAEE Domestici gestiti, seguita da Brescia (oltre 6.000 tonnellate); Monza e Brianza (3.751 tonnellate), Bergamo (più di 3.600 tonnellate), Como (circa 3.400 tonnellate). Più distaccata Varese (oltre 2.800 tonnellate) e, in fondo alla classifica, Lodi (794 tonnellate) e Sondrio (circa 530 tonnellate). Con le oltre 43.900 tonnellate avviate al corretto trattamento, la Lombardia registra un aumento del +7% sulle quantità del 2023. Un risultato migliore rispetto all’andamento  nazionale (+2%), ma comunque ancora troppo distante dai target fissati dall’Unione Europea. Per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg.

PRONEXA, la joint-venture tra i principali Consorzi europei di Responsabilità Estesa del Produttore si allarga al settore degli imballaggi

PRONEXA, la joint-venture tra i principali Consorzi europei di Responsabilità Estesa del Produttore si allarga al settore degli imballaggi

Un passo importante per l’economia circolare: dopo dieci anni di esperienza nella consulenza sulla conformità normativa per i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, RAEE, e i Rifiuti di Batterie, PRONEXA, la più grande rete europea di Responsabilità Estesa del Produttore (nata dalla precedente WEEE Europe) si rinnova e amplia la propria offerta di servizi al settore degli imballaggi. Erion, il più importante Sistema multi-consortile di Responsabilità Estesa del Produttore e unico membro italiano di PRONEXA, continuerà a garantire ai propri Soci l’accesso ai servizi in 30 Paesi europei, includendo ora anche il settore del packaging. Questo rinnovamento coincide con l’entrata in vigore del Regolamento sugli Imballaggi e i Rifiuti di Imballaggio (PPWR – Packaging and Packaging Waste Regulation).

Ogni anno, in Europa, si producono circa cinque milioni di tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e di Rifiuti di Batterie (RB), accompagnati da diversi milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggi. Per questo motivo, la sfida per le aziende non sarà solo quella di ridurre i rifiuti o di reimmettere nel ciclo produttivo le risorse provenienti da RAEE e RB, ma anche di assumersi una maggiore responsabilità nella gestione del packaging. Il 16 dicembre 2024 il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno adottato formalmente il “Regolamento sugli Imballaggi e i Rifiuti di imballaggio” (PPWR), segnando un ulteriore passo in avanti verso l’economia circolare e la prevenzione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi del Green Deal. La nuova normativa introduce cambiamenti significativi lungo l’intera catena del valore, richiedendo alle aziende manifatturiere una profonda riorganizzazione dei processi produttivi, con focus su eco-design, utilizzo di materiali riciclati e comunicazione chiara e trasparente verso i consumatori.

Condivisione delle conoscenze e valorizzazione delle sinergie

In questo processo di trasformazione, i Sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore come Erion sono partner strategici per le aziende: “Negli ultimi anni il concetto di EPR si è evoluto in modo rilevante. – afferma Danilo Bonato, Direttore Sviluppo e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance OrganizationFino ad oggi, la maggior parte dei Consorzi si è concentrata sulla gestione del contributo ambientale per il trattamento dei  rifiuti,  ma in prospettiva le imprese chiedono un supporto più incisivo a livello europeo per affrontare il profondo e complesso processo di cambiamento in atto sul fronte dell’economia circolare. Orientare la trasformazione dei sistemi EPR e delle loro filiere in una prospettiva internazionale richiede competenza, esperienza e una solida visione strategica.” Erion è uno dei 19 principali Consorzi europei che, dal 2014 – grazie anche alla guida di Christian Ludwig, esperto di conformità normativa – hanno unito le forze per dar vita alla società non profit di servizi  PRONEXA AG (in precedenza WEEE Europe AG), con sede a Monaco: “Siamo lieti che, oltre al portfolio di servizi che abbiamo costruito negli anni – commenta Ludwig –  da oggi possiamo ampliare la nostra offerta offrendo soluzioni per gli imballaggi e migliorando il nostro supporto alle imprese oltre i confini nazionali.”

WEEE Europe diventa PRONEXA

Il nome originario WEEE Europe, con cui la società è stata fondata nel 2014, si riferiva alla filiera di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Con l’espansione al settore degli imballaggi e le ulteriori decisioni strategiche previste per il 2025, i membri fondatori hanno deciso di cambiare il nome in PRONEXA. PRO richiama il termine inglese con cui vengono definite le Organizzazioni di Responsabilità dei Produttori (Producer Responsibility Organizations), NEXA rappresenta il concetto di alleanza tra i Sistemi Collettivi europei parte di  una “rete” di eccellenza che, insieme, costituiscono il principale attore in grado di mettere a disposizione  la più grande infrastruttura di ritiro e riciclo di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Batterie in Europa. Si tratta di una soluzione “one-stop-shop” con processi ottimizzati, combinata con una forte presenza sul territorio e una profonda conoscenza del mercato del riciclo.

Esigenze diverse, un solo esperto

“La più grande difficoltà per le aziende è l’implementazione pratica delle normative, soprattutto perché queste variano notevolmente da Paese a Paese”, afferma Christian Ludwig, CEO di PRONEXA. “Ed proprio in questo ambito che supportiamo i Produttori, tra questi sono inclusi anche i rivenditori online e gli importatori, direttamente coinvolti nella Responsabilità Estesa del Produttore.” Queste specifiche riguarderanno anche i Rifiuti di Imballaggi una volta che il Regolamento PPWR sarà applicato attraverso le rispettive leggi nazionali. “Le imprese chiedono un supporto efficace e integrato a livello europeo, qualcuno che abbia una conoscenza approfondita e affidabile delle norme di tutti i Paesi di loro interesse e che possa supportarli per ogni esigenza”, afferma Ludwig.

Competenza locale a livello europeo

PRONEXA rappresenta il partner ottimale per i Produttori, a partire dall’analisi iniziale alla consulenza tecnica, dalla gestione dei contratti all’identificazione della corretta categoria del prodotto, nonché per la rendicontazione delle quantità trattate tramite la piattaforma centralizzata PRONEXA® Customer Data Management attiva su un totale di 30 Paesi europei. La rete industriale di PRONEXA, unica in Europa, serve oltre 100.000 punti di raccolta affiliati, raccoglie e ricicla circa due milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti elettronici all’anno, pari a oltre al 50% del volume totale europeo. Insieme agli altri partner, Erion ha creato, attraverso PRONEXA, un sistema per offrire assistenza a tutti i soggetti coinvolti: “Molte imprese vendono i propri prodotti in differenti nazioni dell’Unione Europea. O intendono farlo. Poiché la normativa ambientale è soggetta a regole specifiche per le singole nazioni, per operare oltre i propri confini è necessario adottare modelli conformi alle legislazioni locali e specializzati sui singoli mercati. E questo potrebbe non essere così semplice. Grazie a PRONEXA i Produttori del Sistema Erion possono beneficiare di un unico interlocutore affidabile in grado di guidarli lungo l’intero processo di conformità legislativa europeo attraverso una consulenza personalizzata e servizi di eccellenza”, afferma Bonato.

Erion WEEE: +2% di RAEE Domestici gestiti nel 2024. Nonostante il cambio di trend, la raccolta è ancora molto lontana dai target europei

Erion WEEE: +2% di RAEE Domestici gestiti nel 2024. Nonostante il cambio di trend, la raccolta è ancora molto lontana dai target europei

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE: “È stato un anno in ‘stand-by’ e questo significa, ancora una volta, che l’Italia ha perso un’opportunità, perché non c’è recupero di materiali senza riciclo ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative possano rappresentare un nuovo punto di partenza”

Nel 2024 Erion WEEE – Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche domestici – ha gestito su tutto il territorio nazionale circa 237.000 tonnellate di RAEE, in crescita del 2% rispetto al 2023 (232.000 tonnellate). I risultati si confermano in linea con la raccolta dei RAEE a livello nazionale e – seppur in miglioramento rispetto all’anno precedente – non aiutano a ridurre la distanza che separa l’Italia dai target fissati dall’Unione Europea. Per centrare l’obiettivo il nostro Paese dovrebbe, infatti, raccogliere circa 12 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è fermo a 6 kg.

La comunicazione di Erion WEEE

Per quanto concerne il Consorzio – che gestisce il 65% dei RAEE Domestici in Italia – l’incremento della raccolta, seppur contenuto, riguarda soprattutto i RAEE del Raggruppamento R4 (piccoli dispositivi elettrici ed elettronici) con oltre 18.000 tonnellate (+5% rispetto al 2023). Le ragioni di questa crescita sono riconducibili in larga misura alle importanti iniziative di sensibilizzazione promosse nell’anno appena trascorso da Erion WEEE su tutto il territorio italiano al fine di accrescere la conoscenza dei cittadini rispetto ai RAEE e favorire la raccolta differenziata e il corretto conferimento di questi rifiuti. Anche nel 2024, infatti, il Consorzio ha arricchito il maxipiano di comunicazione DireFareRAEE con ulteriori iniziative: dalle nuove date del tour di proiezione del docufilm “Materia Viva” (quasi 50 tappe) alla messa a disposizione dell’opera in streaming on demand su Mediaset Infinity; dalla prima mostra immersiva “Materia Viva Experience” dedicata ai RAEE, alle campagne social “RAEEGen” e “RAEEGen – Opinion leader” in partnership con esperti del settore e personaggi del mondo dello sport, della televisione e dell’intrattenimento; dalla campagna stampa “Setenefottiseifottuto” a un piano di oltre 4.000 affissioni in tutta Italia, fino alle collaborazioni con importanti e autorevoli partner (Legambiente, Giffoni Innovation HUB, National Geographic, Ipsos, MYmovies, Cinemovel Foundation, Libero Produzioni e molti altri).

Giorgio Arienti, DG di Erion WEEE: “Anno sprecato, ma fiduciosi per il futuro”

Nonostante i numeri in leggera crescita, il 2024 rimane – a livello nazionale – un anno sprecato dal punto di vista della raccolta: “Dopo alcuni anni si è quantomeno invertito il trend negativo – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – ma non si è purtroppo registrato il salto necessario per una vera transizione all’economia circolare. È stato un anno in ‘stand-by’ e questo significa, ancora una volta, che l’Italia ha perso un’opportunità. Gli impianti di trattamento italiani che operano con il Erion WEEE hanno nuovamente dimostrato di essere in grado di recuperare circa il 90% dei materiali contenuti nei RAEE e questo significa che il processo è virtuoso, che abbiamo la possibilità reale di fare bene. Eppure, gli Enti Locali e i negozianti non riescono a raccogliere abbastanza: questo è il problema, perché non c’è recupero di materiali senza riciclo ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative possano rappresentare un nuovo punto di partenza, grazie alle semplificazioni, alle campagne di comunicazione e alla reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: comuni, negozianti, cittadini e consorzi”.

Le novità legislative in tema di RAEE

Gli ultimi mesi del 2024 hanno, infatti, portato a importanti novità in tema di RAEE: come gli emendamenti contenuti nel Decreto Legge “Salva Infrazioni”, che prevedono semplificazioni burocratiche sulla raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici da parte dei negozianti, e istituiscono l’obbligo per i consorzi italiani di progettare, realizzare e finanziare annualmente programmi di comunicazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza della raccolta differenziata dei RAEE. Nelle ultime settimane, a tali misure si è aggiunta l’introduzione del bonus elettrodomestici per l’acquisto di prodotti made in Europe di classe energetica non inferiore alla B: una misura che promette di contribuire a un corretto conferimento dei RAEE da parte dei consumatori. “Da parte nostra – prosegue Arienti – continueremo a lavorare con l’impegno di sempre per far sì che la parola RAEE diventi di uso comune e che, soprattutto, sempre più cittadini conoscano i servizi di conferimento gratuiti a loro disposizione per fare la cosa giusta. C’è ancora molta strada da fare, ma siamo fiduciosi”.

I dati di raccolta del 2024

Nel 2024 il Consorzio ha gestito su tutto il territorio italiano oltre 237.000 tonnellate di RAEE, pari al peso di 657 Airbus A380, in aumento dell’2% rispetto ai risultati del 2023 (232.000 tonnellate). Come anticipato, grazie all’effetto delle campagne informative e di sensibilizzazione promosse da Erion WEEE, i piccoli elettrodomestici del Raggruppamento R4, registrano un aumento significativo (più di 18.000 tonnellate, con un incremento di oltre il 5% rispetto al 2023). Sale anche la raccolta dei RAEE più “pesanti”, ossia quelli che al loro interno contengono elevate quantità di materie prime recuperabili: il Raggruppamento R1 (freddo e clima) supera le 76.000 tonnellate raccolte (+2%), mentre il Raggruppamento R2 (grandi elettrodomestici) totalizza più di 113.000 tonnellate (con un incremento di oltre il 4%). La flessione riguarda invece il Raggruppamento R3 (tv e monitor), che prosegue nella sua parabola discendente – seguita alla crescita esponenziale del 2021 causata dal “bonus rottamazione tv” – segnando con circa 28.000 tonnellate un -8% rispetto al 2023. In calo anche il Raggruppamento R5 (sorgenti luminose), che si attesta a 240 tonnellate (-6%).

I benefici ambientali generati da Erion WEEE nel 2024

I risultati operativi di Erion WEEE confermano l’eccellenza del lavoro svolto dal Consorzio nel 2024: il tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde è stato infatti pari al 88% del peso dei RAEE. In dettaglio, dalle circa 237.000 tonnellate di RAEE Domestici gestiti, il Consorzio ha ricavato più di 130.000 tonnellate di ferro (pari al peso di quasi 33 Tokyo Tower), circa 5.200 tonnellate di alluminio (equivalenti al peso di 330 milioni di lattine), 5.800 tonnellate di rame (come il peso del rivestimento di 65 Statue della Libertà) e 29.600 tonnellate di plastica (equivalenti al peso di 11.800.000 sedie da giardino). Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha inoltre contribuito in maniera significativa anche al contrasto al cambiamento climatico, evitando l’emissione in atmosfera di circa 1,8 milioni di tonnellate di anidride carbonicapari alla quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di oltre 1.800 kmq (esteso quasi come la Città Metropolitana di Genova) – e generando un risparmio di oltre 337 milioni di kWhparagonabile ai consumi domestici annui di una città come Pescara (312.178 abitanti).

“A Natale ricordiamoci di fare la cosa giusta con i RAEE”

“A Natale ricordiamoci di fare la cosa giusta con i RAEE”

Intervista a Giuseppe Formaggia, Responsabile sostenibilità, servizi affiliazione e garanzia legale di Euronics Italia, che ricorda come fare a conferire correttamente i nostri vecchi dispositivi elettronici

Anche nel 2024 i settori dell’elettronica e dell’informatica promettono di essere in cima alla scala di preferenza degli italiani per l’acquisto dei regali di Natale. In tanti si recheranno nei negozi specializzati per acquistare smartphone, computer, tablet, E-book reader, stampanti, giochi elettronici, ma anche tv, macchine da caffè elettriche, tostapane, rasoi elettrici, aspirapolveri, radiosveglie, videocamere. Sono tutte Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche destinate a entrare nelle nostre case per prendere il posto di quelle non utilizzate o non più funzionanti. È dunque importante ricordare che, spesso, ad ogni Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica acquistata corrisponde un RAEE che dev’essere correttamente conferito per favorire il riciclo delle materie prime in esso contenute. ErioNews ne ha parlato con Giuseppe Formaggia, Responsabile sostenibilità, servizi affiliazione e garanzia legale di Euronics Italia, nonché membro del CDA di Erion WEEE.

 

Saranno in tanti a sfruttare il Natale per cambiare le loro vecchie Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Cosa consiglieresti a chi si appresta a comprare un nuovo prodotto tecnologico? Esistono regole d’acquisto per garantire sostenibilità e favorire l’economia circolare?

Questo è il periodo dell’anno in cui spesso pensiamo alle apparecchiature elettroniche come idee regalo natalizie. Vale la pena cogliere le opportunità offerte dal servizio di Trade-In per tablet, telefoni, computer e console: una soluzione che consente di dare valore ai vecchi dispositivi per acquistarne di nuovi, contribuendo anche a prolungare la vita utile degli apparecchi ritirati, evitando che diventino semplici RAEE. Se sotto l’albero arriveranno nuovi dispositivi elettronici, approfittiamone per liberarci dei vecchi apparecchi. I cosiddetti piccoli RAEE, ovvero dispositivi con una dimensione massima di 25 cm, possono essere consegnati gratuitamente nei contenitori messi a disposizione dai rivenditori con superfici superiori a 400 mq. In alternativa, è sempre possibile portarli presso l’isola ecologica più vicina. I piccoli RAEE rappresentano una vera miniera di materiali preziosi, utili per recuperare Materie Prime Seconde. Un gesto semplice, ma importante per il benessere del nostro pianeta. 

Il tuo ruolo ti impone di guardare alla tecnologia da due punti di vista differenti: quella di chi vende prodotti e quella di chi dev’essere conforme alle regole della Responsabilità Estesa del Produttore. Qual è il punto di incontro fra questi due aspetti del tuo lavoro?

Nei punti vendita, ogni giorno incontriamo persone con cui dialoghiamo per informarle sul corretto conferimento dei RAEE e delle pile esauste. Insieme al Sistema Erion, valutiamo progetti che possano accrescere questa consapevolezza, come è avvenuto con il progetto pilota ECOSWEEE di Erion.   

Euronics è un retail molto attento alle tematiche ambientali. Ci racconti quali iniziative avete sviluppato per sensibilizzare i consumatori al tema della sostenibilità?

Le iniziative sono numerose e sono state presentate anche a Ecomondo, durante il convegno Buone pratiche di economia circolare dei RAEE, dei Rifiuti di Batterie e dei Rifiuti di Imballaggi. L’incontro ha affrontato temi che spaziano dagli sviluppi normativi alla presentazione di casi industriali, come il programma Trade In, già discusso, e i servizi Serena, che accompagnano i consumatori per anni privilegiando la riparazione, contribuendo così a prolungare la vita utile dei prodotti. Grande attenzione è stata dedicata alla sensibilizzazione dei giovani e dei consumatori in generale, oltre ai corsi di formazione rivolti ai centri assistenza con cui collaboriamo quotidianamente per garantire la corretta gestione e il conferimento di RAEE e batterie. Anche il tema degli imballaggi è al centro di specifici progetti che saranno sviluppati entro il 2025.

Erion WEEE, i RAEE protagonisti di due nuove campagne di sensibilizzazione

Erion WEEE, i RAEE protagonisti di due nuove campagne di sensibilizzazione

“Se te ne fotti sei fottuto” e “RAEEGen – Opinion Leader” sono i nomi delle ultime due iniziative che il Consorzio ha lanciato per sensibilizzare i cittadini sul corretto conferimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

“Se te ne fotti sei fottuto” – titolo dell’ultima, provocatoria, campagna di sensibilizzazione promossa da Erion WEEE – è un monito, un promemoria, un invito ai  cittadini affinché conferiscano correttamente i propri Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

Caratterizzata da dieci creatività ideate dall’agenzia Edithink, la campagna focalizza i suoi messaggi sui servizi “1 contro 1” e “1 contro 0” che, per legge, garantiscono la possibilità di restituire gratuitamente i propri RAEE ai negozianti. Un gesto semplice e molto importante per l’ambiente che, troppo spesso, i consumatori italiani mancano di compiere a causa della poca conoscenza su questo tema. “Se te ne fotti sei fottuto” intende sottolineare l’importanza del riciclo per l’economia circolare ricordando al consumatore quanto ogni piccolo gesto sia importante per salvaguardare l’ambiente.

Le immagini della campagna in 14 grandi città

La creatività caratterizzata da coloratissime immagini e informazioni chiare e semplici, sarà protagonista fino alla fine del 2024 su circa 4.000 installazioni (classiche e digitali) nelle strade, nelle piazze, nelle stazioni e sui mezzi di trasporto di Ancona, Bari, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Roma, Trento, Trieste, Venezia-Mestre. Quattordici grandi città da dove, fin dall’inizio della campagna, sono arrivati tanti contributi fotografici che raccontano, ancora meglio delle parole, l’impegno di Erion WEEE e dei suoi Produttori nella comunicazione ambientale. La campagna è, inoltre, declinata nelle versioni digital e social, attraverso banner specifici su testate di informazione e sui social network come Linkedin, Facebook e Instagram.

La campagna “RAEEGen – Opinion Leader”

Proprio dai social network è partita la seconda campagna invernale di Erion WEEE: “RAEE Gen – Opinion Leader”. Nata sulla scia di “RAEE Gen”, l’iniziativa dedicata ai giovanissimi della generazione Z, questa nuova iniziativa si rivolge a un pubblico più adulto per ricordare, con linguaggi e punti di vista differenti, come, dove e perché fare la cosa giusta quando si parla di RAEE. Il format si basa sulle storie di tantissimi personaggi provenienti dai mondi della scienza, della musica, del giornalismo, dello sport, del cinema, della TV e dei social network. Voci importanti, modi differenti di pensare e influenzare la società con le loro storie. Dai satelliti mandati in orbita nello spazio ai microfoni di uno studio di registrazione: i RAEE sono dappertutto. È questa la grande suggestione comune ai Reel di “RAEEGen – Opinion Leader”: brevi narrazioni che partono da luoghi diversi per raccontare di riciclo delle materie prime, sostenibilità, economia circolare e tutela dell’ambiente. Tra i nomi della campagna troviamo: Luca Perri (Astrofisico), Serena Giacomin (Meteorologa e Fisica), Quantum Girl (Divulgatrice scientifica), Adrian Fartade (Divulgatore scientifico), Emilio Cozzi (Giornalista e autore), Fabrizio Romano (Giornalista), Emma Galeotti (Content creator), Giulio Bassanese (Content creator), Thefashionjogger (Running physio), Nilufar Addati (Influencer), Sabrina Ferilli (Attrice) e Caterina Balivo (Conduttrice Televisiva).

Giorgio Arienti, DG di Erion WEEE: “Vogliamo far diventare la raccolta differenziata dei RAEE un’abitudine diffusa”

“Queste due nuove iniziative di comunicazione testimoniano ancora una volta l’impegno dei Produttori di Erion WEEE nei confronti dell’ambiente. – ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEEGià da qualche anno il concetto di Responsabilità Estesa del Produttore implica per il Consorzio un’attenzione particolare al tema della sensibilizzazione dei cittadini. Erion WEEE è, al momento, l’unico Consorzio in Italia direttamente impegnato in questa attività che, oggi, ci vede presenti in 14 grandi città con ‘Se te ne fotti sei fottuto’ e sui social network con le voci e le storie di importanti opinion leader. Crediamo che in questo modo si possa far diventare la raccolta differenziata dei RAEE un’abitudine diffusa, nonché un reale pilastro dell’economia circolare in Italia”.