Un Tool per calcolare gli impatti ambientali della gestione dei rifiuti di batterie

Un Tool per calcolare gli impatti ambientali della gestione dei rifiuti di batterie

Intervista a Rossella Luglietti, Senior Consultant di dss+, che per Erion Energy ha sviluppato il nuovissimo strumento in grado di misurare il livello di efficienza ambientale delle operazioni di trasporto, selezione e trattamento delle batterie a fine vita. Tre gli indicatori usati: emissioni di CO2 eq, consumo energetico e impiego di acqua

Nel prossimo Bilancio di Sostenibilità di Erion, che uscirà nel giugno del 2024, verranno calcolati per la prima volta anche gli impatti ambientali legati alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA). L’attività sarà resa possibile grazie all’impiego di un nuovo Tool sviluppato per volontà di Erion Energy dalla società di consulenza dss+ e presentato nel corso di Ecomondo 2023. Per conoscere meglio questo strumento, ErioNews ha intervistato Rossella Luglietti, Senior Consultant di dss+ e responsabile del progetto.

 

Dottoressa Luglietti, che cos’è questo tool e a cosa serve?
Si tratta di uno strumento che è stato sviluppato e creato per identificare gli impatti ambientali della gestione del fine vita delle batterie, partendo dalla raccolta fino al riciclo delle materie prime. Siamo partiti dalla volontà di Erion Energy di rispondere adeguatamente alle esigenze del nuovo Regolamento europeo sulle batterie che impone ai Produttori di monitorare l’impatto ambientale sull’intero ciclo di vita di questi prodotti. Il tool si focalizza sulla fase del fine vita proprio per identificare gli aspetti chiave e i contributi più importanti della filiera di trattamento. È il primo strumento del genere sviluppato in Europa per il settore delle batterie.

Perché si è scelto di lavorare su un tool e non su uno studio di valutazione di impatto ambientale?
Abbiamo scelto di creare questo tool perché il flusso delle batterie è eterogeneo e al suo interno presenta diverse chimiche che devono essere raccolte, separate e trattate in modo differenziato. Inoltre, tale flusso è in continua evoluzione: le batterie esauste che oggi conferiamo come cittadini e come aziende sono diverse da quelle che avremo tra qualche anno e questo si verifica perché cambiano sia le esigenze energetiche delle apparecchiature elettroniche, sia le applicazioni delle batterie stesse. Il Tool è uno strumento dinamico che ci permette di poter gestire facilmente queste evoluzioni tecnologiche.

Come vengono calcolati gli impatti ambientali?
Utilizziamo tre indicatori molto importanti e riconosciuti a livello internazionale. Il principale, e sicuramente il più noto, è quello relativo all’emissione di CO2 equivalente. Il secondo indicatore è quello dei consumi energetici, diretti e indiretti, correlati all’utilizzo di combustibili fossili e generati nelle varie fasi di gestione del rifiuto: dal trasporto al trattamento. Il terzo indicatore è quello relativo al consumo di acqua che abbiamo scelto di inserire sia per completezza di calcolo, sia perché l’acqua rimane un elemento fondamentale del quale è necessario monitorare costantemente l’utilizzo e il consumo.

Tre indicatori: emissione di CO2, consumo energetico e consumo di acqua. Il tool sarà in grado di dare risposte precise in merito a queste tre variabili?
Il tool dà risposte precise e rappresenta uno strumento in grado di evolvere bene nel corso del tempo. Ad oggi i dati che sono stati raccolti e che sono disponibili permettono di dare un’indicazione delle implicazioni ambientali della gestione del fine vita delle batterie. Con l’entrata in vigore del Regolamento sarà sempre più necessario mappare una serie di informazioni legate alle varie tipologie di batterie, di chimiche e ai bilanci di massa che ci dicono quali materiali ci sono dentro le batterie e quali possono essere riciclati e reimmessi sul mercato.

Attualmente non è possibile ricavare questi dati?
Ad oggi queste informazioni sono solo di letteratura. Gli impianti di selezione e trattamento non mappano in modo puntuale i materiali che vengono recuperati dalle batterie, anche perché ogni batteria ha le proprie chimiche e i propri materiali. Come dicevo, si tratta di un flusso eterogeneo e quindi è un’informazione molto complessa da elaborare anche per gli addetti ai lavori. Con il nuovo Regolamento questa analisi dovrà essere realizzata e il tool è strutturato per permettere l’aggiornamento dei dati e delle informazioni, a mano a mano che diventano sempre più precisi e puntuali.

Quali standard vengono applicati per i calcoli?
Abbiamo fatto riferimento a quella che è la metodologia globalmente riconosciuta e standardizzata che è il Life Cycle Assessment. Utilizziamo lo standard ISO14040 sulla gestione del ciclo di vita, adattato esclusivamente alla sola fase di gestione dei rifiuti di batteria. Questo processo ci permette di ricavare i possibili benefici che si generano grazie al recupero dei materiali durante le fasi di riciclo.

Il tool tiene conto delle novità introdotte dal nuovo Regolamento europeo per le batterie?
Il tool considera le richieste e le novità previste dal nuovo Regolamento. Con il tool è possibile comparare l’attuale scenario di raccolta dei rifiuti di batterie e delle tecnologie di riciclo dei materiali con scenari futuri, evolutivi, anticipati dalla nuova normativa. In particolare, il Regolamento chiede di aumentare i tassi di riciclo di quei materiali che oggi con gli attuali impianti di trattamento non vengono recuperati a causa del loro basso valore economico. Il tool permette, anche, di calcolare i benefici ambientali correlati a un incremento generalizzato delle fasi di raccolta e di riciclo di tutti i materiali.

Economia circolare e riciclabilità delle batterie. Il tool può aiutare in questo senso?
È esattamente quello che fa il tool. Mostra come incrementando la raccolta differenziata delle batterie e spingendo i target di riciclabilità delle materie prime, si possano ottenere maggiori benefici ambientali secondo i tre indicatori.

Come potrebbe migliorare la reportistica di Erion Energy con l’applicazione di questo tool?
Il tool permette non solo ad Erion Energy di dare informazioni sugli impatti legati alla gestione del fine vita delle batterie, ma anche ai Produttori associati al Consorzio di avere un’indicazione chiara sulle materie prime che si trovano all’interno delle batterie e su come queste possano essere riciclate.

Il metodo di calcolo è immediatamente applicabile?
Il tool è direttamente utilizzabile. Ovviamente, quando si parla di comunicazione esterna avere una validazione da parte di un ente terzo permette di dare maggiore solidità ai risultati. Noi, infatti, in fase di sviluppo ci siamo confrontati con Giovanni Dotelli, Professore di Scienza e tecnologia dei materiali del Politecnico di Milano, ricevendo una prima validazione da parte sua. Nell’immediato futuro con Erion Energy c’è l’interesse a far conoscere questo tool anche agli altri soggetti interessati.

Dove lo presenterete?
Stiamo lavorando per portarlo in Commissione europea e per capire come renderlo uno strumento utilizzabile da tutti a livello europeo.

Le nuove frontiere del riciclo in Italia

Le nuove frontiere del riciclo in Italia

Giovedì 14 dicembre 2023 si è tenuta la consueta Conferenza Nazionale dell’industria del riciclo organizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L’Italia si conferma ai primi posti europei nel riciclo, ma deve fare di più sull’utilizzo di Materie Prime Seconde. Andrea Fluttero, Presidente di Erion Complicance Organization: “Alcuni produttori cominciano ad avere l’esigenza di impiegare le materie prime seconde nei loro prodotti. Non è quindi più solo un obbligo, ma c’è un mercato che comincia a essere sensibile

“Il riciclo è un elemento chiave per la transizione ecologica e la tutela dell’ambiente; consente di misurare le risorse in modo responsabile riducendo le emissioni e risparmiando l’energia. È nostro compito fare da traino affinché il riciclo sia strumento di sostenibilità ambientale, economica e sociale”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, aprendo la Conferenza Nazionale dell’Industria del riciclo che si è tenuta a Milano il 14 dicembre 2023.

L’evento, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Conai e Pianeta2023 (mensile del Corriere della Sera), ha affrontato quest’anno il tema delle “Nuove frontiere del riciclo in Italia”, a quattro giorni dalla riunione del Consiglio dei ministri dell’Ambiente europei che il 18 dicembre avvierà la concertazione finale per l’approvazione definitiva del nuovo Regolamento sugli imballaggi.

I numeri del riciclo in Italia nel 2022
Come ogni anno la Conferenza è stata aperta dal Rapporto del Presidente della Fondazione, Edo Ronchi, sui numeri del riciclo in Italia. Citando dati Eurostat, Ronchi, ha evidenziato come dal 2012 al 2020 l’Italia ha raggiunto le migliori performance europee nel riciclo della totalità dei rifiuti generati: il 72%, uno dei più elevati dell’Ue dove la media è del 53%. “Per un Paese come l’Italia – ha detto Ronchi – il riciclo è un’attività strategica non solo per ragioni ambientali e climatiche, ma anche di competitività economica”. L’ex ministro dell’Ambiente, ripercorrendo le performance delle 19 filiere del riciclo nazionali ha evidenziato l’eccellenza di quella degli imballaggi: “Con circa 10,5 milioni di tonnellate avviate a riciclo e un tasso pari al 72% l’Italia nel 2022 ha superato non solo il target europeo del 65% al 2025 ma, con otto anni di anticipo, il target europeo del 70% al 2030”. Nello specifico, il nostro Paese nel 2022 ha riciclato l’81,2% di carta e cartone (pari a 4,3 milioni di tonnellate), l’81% del vetro (2,29 milioni di tonnellate), il 63% del legno (2,2 milioni di tonnellate). Unico materiale d’imballaggio al di sotto gli obiettivi Ue è la plastica che nel 2022 ha raggiunto un tasso di riciclo pari al 48,6% (1,1 milioni di tonnellate) contro un target del 50% al 2025. “Sul riciclo in questo settore è necessario spingere ulteriormente – ha esortato Ronchi – visto che l’incenerimento o lo smaltimento della plastica ha comportato nel 2022 un esborso di circa 800 milioni di euro per le casse dello Stato”.

Come procedono le filiere dei RAEE, dei RPA e del Tessile?
Tra le 19 filiere analizzate sono state menzionate anche le tre di riferimento di quattro consorzi del Sistema Erion: WEEE, Professional, Energy e Textiles. Sui RAEE, il Presidente, ha svelato che la quantità della raccolta è in crescita anche se il tasso sull’immesso al consumo resta molto al di sotto del target europeo. “Nel 2022 – ha detto Ronchi – la raccolta dei RAEE è aumentata a 1,57 milioni di tonnellate, ma il tasso rimane al 34%, ancora lontano di 30 punti percentuali dagli obiettivi Ue (65% dal 2019)”. Stabile, invece, la quantità raccolta dei Rifiuti di Pile e accumulatori con un tasso del 33,5% nel 2022 e un obiettivo del 45% su scala nazionale. Buone notizie per il Tessile, filiera che aspetta la normativa a livello europeo e che, in Italia, vede già pronti ben cinque Sistemi EPR di Produttori, tra i quali Erion Textiles. “La raccolta comincia a crescere. – ha sostenuto Ronchi – Nel 2021 sono state raccolte complessivamente 154,2 mila tonnellate di rifiuti tessili in aumento del +7,6% rispetto alle 143,3 mila tonnellate raccolte nel 2020”.

Le sfide future del riciclo
In chiusura della sua relazione, il Presidente della Fondazione ha evidenziato quelle che sono le sfide future sull’approvvigionamento delle materie prime vergini – messo in crisi anche dall’attuale situazione geopolitica mondiale – e il ruolo fondamentale delle Materie Prime Seconde. Settore, anche questo, in cui mercati “registrano forti difficoltà”. Citando i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, Ronchi ha ricordato come su otto mercati europei delle MPS solo quelli dell’alluminio, della carta e del vetro funzionino adeguatamente, mentre restano indietro quelli del legno, della plastica, dei rifiuti organici, dei rifiuti da costruzione e demolizione e dei rifiuti tessili. “In Italia – ha detto l’ex ministro – si registrano più o meno gli stessi problemi che ha il resto d’Europa. Le difficoltà, nel nostro Paese, provengono dalle barriere normative e dalle resistenze all’impiego di Materie Prime Seconde come, ad esempio, gli asfalti modificati su cui, nonostante l’alta efficienza raggiunta, abbiamo ancora molte resistenze riguardo al loro utilizzo”. Ronchi ha poi ribadito le potenziali misure per migliorare i mercati delle MPS, tra le quali quelle relative alla progettazione sostenibile, agli acquisti verdi del GPP, all’introduzione di restrizioni all’esportazioni di rifiuti e della riduzione dell’IVA sulle MPS. Infine, un accenno alle sfide sull’Innovazione “in cui l’Italia – ha chiosato Ronchi – non deve perdere il terreno guadagnato in decenni di ottimo lavoro. Per quanto riguarda i RAEE, una vera e propria miniera urbana di materie prime e strategiche, serve migliorare la raccolta e implementare le tecnologie. Non è possibile raccogliere le schede elettroniche e mandarle in Germania perché non abbiamo gli impianti nazionali”.

Andrea Fluttero: “L’uso di materie riciclate è una strategia, non più un obbligo”
Nella sessione pomeridiana della Conferenza il Presidente di Erion Compliance Organization, Andrea Fluttero, ha tenuto un intervento dal titolo “Le imprese e la sfida delle Materie Prime Critiche”. Fluttero ha evidenziato come negli ultimi tempi si parli sempre più spesso di tali materie perché i problemi geopolitici rendono meno sicuri i comparti produttivi riguardo al loro approvvigionamento. “In più – ha aggiunto il Presidente – sta succedendo che alcuni produttori cominciano ad avere l’esigenza di impiegare le materie prime seconde nei loro prodotti. Non è quindi più solo un obbligo, ma c’è un mercato che comincia a essere sensibile a certi tipi di argomentazioni e a chiedere che all’interno di certi prodotti ci sia una quota percentuali di materie riciclate. In questa prospettiva, ha aggiunto Fluttero, i Sistemi EPR sono importanti non solo perché rappresentano uno strumento necessario per portare avanti in Europa la trasformazione dell’economia da lineare a circolare, ma anche perché “sono visti dalle aziende come uno strumento per entrare nella filiera industriale della gestione del post-consumo e per capire come recuperare le Materie Prime Seconde da impiegare nei loro cicli produttivi”.

“Energia al cubo” arriva nelle scuole di Pistoia

“Energia al cubo” arriva nelle scuole di Pistoia

L’iniziativa di sensibilizzazione di Erion Energy sul corretto conferimento delle pile esauste coinvolgerà nel progetto 3.500 i piccoli pistoiesi grazie alla partnership del Consorzio con Ancitel Energia e Ambiente e alla collaborazione con Alia Servizi Ambientali SpA

Sono oltre 3.500 i bambini degli istituti scolastici del Comune di Pistoia che partecipano a “Energia al Cubo”, l’iniziativa promossa da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA), ed Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con Alia Servizi Ambientali SpA, per sensibilizzare gli adulti di domani sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile esauste.

Dall’11 al 22 dicembre incontri formativi in 171 classi del territorio
Il progetto, che ha preso il via l’11 dicembre, prevede un ciclo di incontri formativi fino al 22 dicembre nelle 171 classi dei 4 istituti primari e secondari di primo grado aderenti, nel corso dei quali esperti del settore spiegheranno ai piccoli studenti l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili. La campagna, infatti, ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuto che, per sua composizione, se non gestita correttamente, rappresenta un potenziale danno per l’ambiente. A tutti i bambini verrà inoltre consegnata, insieme ad alcuni quaderni per imparare giocando i princìpi dell’economia circolare, una scatolina gialla per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Grazie alla collaborazione con Alia Servizi Ambientali SpA, all’interno di ogni plesso scolastico, infatti, verranno posizionate colonnine per la raccolta che resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie, anche dopo la conclusione della campagna prevista per il 25 febbraio 2024.

 

Il concorso che premierà le tre scuole più virtuose

A questa opportunità di raccolta straordinaria è, inoltre, associato un concorso che coinvolge tutti gli istituti partecipanti e che prevede l’assegnazione di un premio – buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico – alle tre scuole che avranno raccolto il maggior quantitativo, in peso, di pile. Energia al Cubo, progetto creato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste, rifiuti che ognuno di noi tiene in casa e che, per le piccole dimensioni, finiscono spesso dimenticati nei cassetti (il 70% degli italiani le tiene in casa, anche una volta scariche). Lo scorso anno l’iniziativa, che era rivolta a tutta la cittadinanza, ha coinvolto 26 Comuni italiani, per un totale di oltre 770.000 cittadini, facendo registrare un aumento medio del conferimento di RPA del 30% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo di tempo.

La sostenibilità al centro della formazione culturale
Continua a crescere, dunque, il progetto di Erion Energy arrivato alle scuole del quarto territorio italiano dopo quelli di Monza e Brianza, Napoli e Vico Equense. Per il Direttore Generale del Consorzio, Laura Castelli: “Energia al Cubo è un progetto in cui Erion Energy crede moltissimo, soprattutto perché ci permette di raggiungere le persone e confrontarci con loro sulle buone pratiche del riciclo. Non solo, quest’anno abbiamo deciso di concentrare gli sforzi di Energia al Cubo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado perché riteniamo che non sia mai troppo presto per parlare di sostenibilità. Lorenzo Perra, Presidente di Alia, ha aggiunto: “Ogni iniziativa che punti a diffondere corrette modalità di raccolta e buone pratiche di sostenibilità merita la nostra condivisione e il nostro supporto, soprattutto quando protagonisti sono i ragazzi delle scuole. Vogliamo trasmettere loro l’importanza di preservare il nostro pianeta, incoraggiandoli a diventare attori attivi nei processi di sostenibilità ambientale”.

“Energia al Cubo” arriva anche nelle scuole di Vico Equense

“Energia al Cubo” arriva a Vico Equense dove, dal 4 al 7 dicembre 2023, coinvolgerà più di mille ragazzi di 2 istituti primari e secondari di primo grado aderenti all’iniziativa promossa da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA), ed Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con SuperEco s.r.l..

Al lavoro 65 classi del territorio
Il progetto, ideato per sensibilizzare gli adulti di domani sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile esauste, coinvolge 65 classi e prevede incontri con esperti del settore che spiegheranno ai giovani studenti l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile. La campagna ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuto che per sua composizione, se non gestita correttamente, rappresenta un potenziale danno per l’ambiente.

Le scatoline e le colonnine per la raccolta
A tutti i ragazzi verrà inoltre consegnata, insieme ad alcuni quaderni per imparare giocando i principi dell’economia circolare, una scatolina gialla per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Grazie alla collaborazione con SuperEco s.r.l., all’interno di ogni plesso scolastico, infatti, verranno posizionate colonnine per la raccolta che resteranno a disposizione dei ragazzi e delle loro famiglie, anche dopo la conclusione della campagna prevista per il 25 febbraio 2024.

Il concorso che premierà le classi più virtuose
A questa opportunità di raccolta straordinaria è, inoltre, associato un concorso che coinvolge tutti gli istituti partecipanti e che prevede l’assegnazione di un premio – buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico – ai tre plessi che avranno raccolto il maggior quantitativo, in peso, di pile.

Pile esauste? Le tiene in casa il 70% degli italiani
Energia al Cubo, progetto creato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste
, rifiuti che ognuno di noi tiene in casa e che, per le piccole dimensioni, finiscono spesso dimenticati nei cassetti (il 70% degli italiani le tiene in casa, anche una volta scariche). Lo scorso anno l’iniziativa, che era rivolta a tutta la cittadinanza, ha coinvolto 26 Comuni italiani, per un totale di oltre 770.000 cittadini, facendo registrare un aumento medio del conferimento di RPA del 30% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo di tempo.

Laura Castelli, DG Erion Energy: “Un progetto per mettersi all’opera”
Energia al Cubo ha tra i suoi obiettivi principali quello di ispirare consapevolezza anche grazie alla creazione di spazi educativi dedicati ai temi della sostenibilità. Ecco perché, per questa seconda edizione del progetto, abbiamo concentrato le attività di formazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Pensiamo sia importante, per crescere cittadini consapevoli, fornire occasioni e momenti per conoscere, imparare e anche ‘mettersi all’opera’ – spiega Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy. – La raccolta delle pile esauste, e quindi il loro riciclo, rappresenta un tassello fondamentale del modello circolare. Dobbiamo iniziare a vedere i rifiuti come risorse e non come scarti e in questo, siamo certi, che possiamo imparare ancora moltissimo, proprio dai più piccoli”.

Peppe Aiello, Sindaco di Vico Equense: “Educare è un atto concreto per preservare la nostra città”
Questo progetto rappresenta un contributo essenziale per la tutela dell’ambiente e la gestione sostenibile delle risorse. – ha dichiarato Peppe Aiello, Sindaco di Vico Equense – Pile e accumulatori, se non smaltiti correttamente, possono rilasciare sostanze nocive nell’ambiente, compromettendo la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo. In questo senso coinvolgere attivamente in questa pratica ragazzi e studenti è di vitale importanza, poiché contribuisce non solo alla formazione di cittadini consapevoli, ma anche alla creazione di una cultura ambientale basata sulla responsabilità individuale e collettiva. Educare le nuove generazioni sul corretto smaltimento delle pile rappresenta un atto concreto per preservare anche la nostra Città e per formare cittadini consapevoli e impegnati nella salvaguardia del nostro ambiente”.

“Energia al cubo”, l’iniziativa di Erion Energy arriva nelle scuole di Monza-Brianza

“Energia al cubo”, l’iniziativa di Erion Energy arriva nelle scuole di Monza-Brianza

Grazie alla collaborazione con Ancitel Energia e Ambiente e Gelsia Ambiente, il nostro Consorzio per la gestione dei RPA inizia un percorso di sensibilizzazione con 5mila giovanissimi studenti. Laura Castelli, DG Erion Energy: “crediamo sia fondamentale che iniziative come questa si rivolgano a quelli che saranno gli adulti di domani”

Besana in Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Giussano, Limbiate e Seregno. Questi i Comuni della provincia di Monza e Brianza dove hanno sede i 9 istituti scolastici che aderiscono all’edizione 2023 di “Energia al Cubo”: l’iniziativa promossa da Erion Energy ed Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con Gelsia Ambiente, per sensibilizzare gli adulti di domani sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile esauste.

Un programma dedicato a oltre 5mila bambini
L’iniziativa, rilanciata anche quest’anno dal Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA), coinvolgerà quasi 5mila bambini in 180 classi di 9 istituti primari aderenti all’iniziativa in un ciclo di incontri formativi, nel corso dei quali esperti del settore spiegheranno ai piccoli studenti l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili. La campagna, infatti, ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuto che per sua composizione, se non gestita correttamente, rappresenta un potenziale danno per l’ambiente.

Box e colonnine raccogli pile per imparare a riciclare
A tutti i bambini verrà poi consegnata, insieme ad alcuni quaderni per imparare giocando i principi dell’economia circolare, una scatolina gialla per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. All’interno di ogni plesso scolastico, infatti, verranno posizionate colonnine per la raccolta, grazie alla collaborazione di Gelsia Ambiente, che resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie anche dopo la conclusione del concorso prevista per il 25 febbraio 2024. A questa opportunità di raccolta straordinaria è, inoltre, associato un concorso che coinvolge tutti gli istituti partecipanti e che prevede l’assegnazione di un premio – buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico – alle tre scuole che avranno raccolto il maggior quantitativo, in peso, di pile.

I risultati dell’edizione 2022
Energia al Cubo, progetto creato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste, rifiuti che ognuno di noi tiene in casa e che, per le piccole dimensioni, finiscono spesso dimenticati nei cassetti (il 70% degli italiani le tiene in casa, anche una volta scariche). Lo scorso anno l’iniziativa, che era rivolta a tutta la cittadinanza, ha coinvolto 26 Comuni italiani, per un totale di oltre 770.000 cittadini, facendo registrare un aumento medio del conferimento di RPA del 30% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo di tempo.

Laura Castelli, DG Erion Energy: “Fondamentale sensibilizzare gli adulti di domani”
“Per questa seconda edizione di Energia al Cubo – spiega Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – abbiamo voluto concentrarci sulle scuole primarie perché crediamo sia fondamentale che iniziative di sensibilizzazione come questa si rivolgano a quelli che saranno gli adulti di domani. Vorremmo aiutarli a crescere nella consapevolezza dei temi della sostenibilità: i Rifiuti di Pile e Accumulatori, così come tante altre tipologie di prodotti giunti a fine vita, non sono solo scarti che vanno gestiti così da evitare pesanti impatti ambientali, ma anche importanti risorse in grado di alimentare i cicli produttivi, con l’obiettivo di realizzare una sempre più concreta economia circolare”.

Renato Pennacchia, DG Gelsia Ambiente: “Rispettare l’ambiente per il bene della comunità”
Insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, le cause che provocano l’inquinamento ambientale e il come sprecare meno risorse è imprescindibile per poter formare dei cittadini consapevoli e in grado di agire un domani per il bene della comunità. – dichiara il Direttore Generale di Gelsia Ambiente, Renato Pennacchia – È per questo che Gelsia Ambiente crede fermamente nell’importanza dell’educazione ambientale delle nuove generazioni. Il lavoro che effettuiamo nelle scuole, sia attraverso i nostri progetti che in collaborazione con altri enti, è diventato nel corso del tempo il fiore all’occhiello della Società, cosa di cui andiamo molto fieri”.

“Energia al Cubo” arriva nelle scuole di Napoli

“Energia al Cubo” arriva nelle scuole di Napoli

L’iniziativa di sensibilizzazione sull’importanza del corretto conferimento delle pile esauste coinvolgerà 3.600 piccoli napoletani grazie alla partnership tra Erion Energy ed Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con Asia Napoli SpA. Laura Castelli, DG del Consorzio: “I bambini sono capaci di dare il buon esempio e di farsi portavoce con i loro genitori”

Energia al Cubo” è arrivata fra i banchi di scuola di Napoli dove, tra il 22 e il 30 novembre 2023, sarà al centro di un ciclo di incontri formativi in 12 istituti primari aderenti all’iniziativa. Sono 3.600 i giovanissimi studenti provenienti da 250 classi del territorio che, grazie alla collaborazione fra Erion Energy, Ancitel Ambiente e Asia Napoli, verranno sensibilizzati sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile esauste.

La box e le colonnine di Energia al Cubo
Il progetto, arrivato alla sua seconda edizione, è guidato da esperti del settore chiamati a spiegare ai piccoli studenti l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili. La campagna, infatti, ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuto che per sua composizione, se non gestita correttamente, rappresenta un potenziale danno per l’ambiente. A tutti i bambini verrà poi consegnata, insieme ad alcuni quaderni per imparare giocando i principi dell’economia circolare, una scatolina gialla per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Grazie alla collaborazione con Asia Napoli SpA, all’interno di ogni plesso scolastico, infatti, verranno posizionate colonnine per la raccolta che resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie, anche dopo la conclusione della campagna prevista per il 25 febbraio 2024.

Il concorso dedicato alle scuole
A questa opportunità di raccolta straordinaria è, inoltre, associato un concorso che coinvolge tutti gli istituti partecipanti e che prevede l’assegnazione di un premio – buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico – alle tre scuole che avranno raccolto il maggior quantitativo, in peso, di pile. Energia al Cubo, progetto creato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio del Sistema Erion per la gestione dei RPA di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste, rifiuti che ognuno di noi tiene in casa e che, per le piccole dimensioni, finiscono spesso dimenticati nei cassetti (il 70% degli italiani le tiene in casa, anche una volta scariche). Lo scorso anno l’iniziativa, che era rivolta a tutta la cittadinanza, ha coinvolto 26 Comuni italiani, per un totale di oltre 770.000 cittadini, facendo registrare un aumento medio del conferimento di RPA del 30% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo di tempo.

Laura Castelli: “I bambini sono i portatori del buon esempio”
“La volontà di portare Energia al Cubo nelle scuole, nasce dalla consapevolezza che sono proprio i bambini quelli, tra tutti, capaci non solo di dare il buon esempio, ma anche di farsi portavoce del messaggio divenendo amplificatori di pratiche virtuose nel nucleo familiare e in altre occasioni sociali. Purtroppo, sono ancora troppe poche le occasioni di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti e dell’economia circolare pensate appositamente per loro – spiega Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – Capendo quindi l’importanza fondamentale che ricoprono e ricopriranno ‘i cittadini di domani’ abbiamo deciso di rivolgerci loro con il giusto linguaggio e strumenti dedicati, per aiutarli a crescere nella consapevolezza dei temi della sostenibilità. Spesso, infatti, complici le dimensioni ridotte, le pile esauste finiscono dimenticate nei cassetti o disperse per casa ed è importante sapere che ognuno di noi, non importa di quale età, può fare la differenza. Innanzitutto, per il bene dell’ambiente”.

Domenico Ruggiero, Asia: “Vogliamo far partire nei giovani la voglia di riciclare le batterie”
“Asia lavora – sottolinea Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia – per la pulizia quotidiana di una grande città come Napoli, ma lavora con entusiasmo anche per costruire il futuro di un mondo con una maggiore coscienza di quanto ogni cittadino può fare. Da uno studio di due anni fa si scoprì che a Napoli solo un cittadino su cinque conosceva il valore del riciclo delle pile e delle batterie esauste. Da allora abbiamo con piacere iniziato con Erion Energy un percorso nelle scuole della città, per far partire la voglia nei 3.600 piccoli partecipanti di riciclare bene le batterie, convinti che loro invoglieranno subito genitori, nonni e zii a riciclare le pile, insegnando agli adulti che ogni batteria non riciclata procura danni all’ambiente. Lavoriamo per un mondo più pulito in futuro e i giovani si sentono subito responsabilizzati nel far partire il riciclo”.

Erion Energy, a Ecomondo con la nuova edizione di Energia al Cubo

Erion Energy, a Ecomondo con la nuova edizione di Energia al Cubo

Il Consorzio del Sistema Erion per la gestione dei rifiuti di pile e accumulatori è stato presente in fiera per quattro giorni con uno stand in cui sono state spiegate le corrette pratiche per la raccolta di pile e accumulatori esausti. Il 9 novembre insieme a Erion Care e ad Erion Packaging, il Consorzio ha organizzato la prima edizione del Fuori Ecomondo by Erion.

Dal 7 al 10 dicembre Erion Energy è stato presente a Ecomondo con lo stand di Energia al Cubo che ha attirato numerosi visitatori ai quali è stato distribuito il kit della campagna di sensibilizzazione per la raccolta delle pile portatili. Grande protagonista della quattro giorni fieristica è stato il cubo “giallo” raccogli-pile pensato per facilitare la raccolta domestica da parte dei cittadini. Il logo di Erion Energy ha campeggiato anche sulle shopper, le penne, gli opuscoli informativi e le matite compostabili regalate a chiunque avesse portato e conferito rifiuti di pile presso lo stand del Consorzio.

Il Fuori Ecomondo by Erion
Il 9 novembre a partire dalle ore 18.30, Erion Energy è stato uno dei tre padroni di casa (insieme a Erion Care e ad Erion Packaging) della prima edizione del Fuori Ecomondo by Erion. L’evento, organizzato con il sostegno di Ecomondo, è stato aperto dal saluto di Andrea Fluttero, Presidente di Erion Compliance Organization, a cui ha fatto seguito un breve panel di esperti sul tema della comunicazione e della sensibilizzazione del cittadino come impegno concreto per favorire la transizione verso modelli e comportamenti più sostenibili. Tra gli ospiti che hanno raccontato le sfide e le best practices erano presenti: Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy; Roberto Magnaghi, Direttore Generale di Erion Packaging; Letizia Nepi, Direttore Generale di Erion Care, Alessandra De Santis, EconomiaCircolare.com; Anna Montini, Assessore all’Ambiente del Comune di Rimini; Antonello Antonicelli, Associazione dei Comuni Italiani e Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte di Hera Spa.

A seguire, per tutti gli ospiti, si è tenuto lo spettacolo di Marco Berry, l’artista ha portato sul palco uno speech coinvolgente dando nuovi spunti di riflessione sulle tematiche ambientali.

“Materia Viva. Le sfide de Critical Raw Materials Act per un futuro sostenibile”

“Materia Viva. Le sfide de Critical Raw Materials Act per un futuro sostenibile”

Il 13 giugno 2023 si è tenuto a Roma l’evento di presentazione del terzo Bilancio di Sostenibilità di Erion. Al centro della giornata c’è stato il tema delle Materie Prime Critiche, esplorato nel nuovo Studio di The European House – Ambrosetti per Erion che aggiorna, e integra, quello realizzato nel 2022, anche alla luce del “Critical Raw Materials Act” della Commissione Europea

“Come Sistema Erion sentiamo l’esigenza di presentare il nostro Bilancio di Sostenibilità. Credo che sia molto interessante rendicontare il lavoro di un anno dal punto di vista della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Noi siamo Innovazione, in quanto rappresentiamo un sistema multi-consortile capace di garantire ai Produttori efficacia rispetto alla gestione di vari aspetti relativi alla loro Responsabilità Estesa”. È stato l’intervento di Andrea Fluttero, Presidente di Erion Compliance Organization, a dare il benvenuto a tutti gli ospiti di “Materia Viva. Le sfide de Critical Raw Materials Act per un futuro sostenibile”, l’evento organizzato da Erion il 13 giugno 2023 a Roma per presentare il Bilancio di Sostenibilità 2022.

 

I numeri di Erion nel 2022
L’evento, ospitato nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, ha riunito oltre 150 stakeholder del Sistema per un confronto su alcuni dei temi più caldi del settore, a partire dalle performance del Sistema nel 2022.  Danilo Bonato, Direttore Generale di Erion Compliance Organization, ha aperto i lavori con una relazione introducendo il tema delle Materie Prime Critiche, per poi arrivare ai numeri più importanti relativi alle attività di ECO e dei Cinque Consorzi del Sistema: Erion WEEE, Erion Professional, Erion Energy, Erion Packaging ed Erion Care. “Il rapporto annuale è frutto di un lavoro molto dettagliato di analisi dei numeri. Sono indicazioni che richiedono tempo e risorse per essere portate a voi. Anche il 2022 ha fatto segnare risultati notevoli in quanto a quantitativi di rifiuti raccolti, a benefici ambientali ed economici, e a contributi per lo sviluppo dell’economia circolare”, ha spiegato Bonato. Nel 2022 Erion ha gestito su tutto il territorio italiano 257.705 tonnellate di E-Waste di cui 246.246 tonnellate di RAEE Domestici (il 68% del totale nazionale), 10.092 tonnellate di Rifiuti di Pile e Accumulatori e 1.367 tonnellate di RAEE Professionali. Grazie al lavoro di Erion, è stato possibile recuperare e reimmettere nei cicli produttivi 220.224 tonnellate di Materie Prime Seconde (pari a circa l’89 del totale RAEE Domestici gestiti), di cui 125.501 tonnellate di ferro (quantità necessaria per costruire 17 Tour Eiffel), 35.571 tonnellate di plastica (pari a 13 milioni di sedie da giardino), 5.571 tonnellate di rame (equivalenti al rivestimento di 60 Statue della Libertà) e 5.164 tonnellate di alluminio, necessarie per produrre oltre 323 milioni lattine. Un lavoro efficiente che ha permesso, inoltre, di evitare l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO2eq (corrispondenti alle emissioni prodotte da un’auto che percorre circa 200 mila giri intorno all’equatore), e di risparmiare 380 milioni di kWh (pari al consumo medio di energia elettrica di circa 140 mila famiglie italiane in un anno).

 

“Vi avevamo detto che restare fermi, per noi di Erion, non era un’opzione; che avremmo continuato a fare strada, rimanendo fedeli agli elementi costitutivi del nostro DNA: concretezza, evoluzione, autorevolezza e determinazione. Così è stato…”

Guarda il video completo.

 

L’aggiornamento dello Studio di Ambrosetti
Nel 2022 The European House – Ambrosetti insieme a Erion ha realizzato uno Studio dedicato al tema elle Materie Prime Critiche (CRM). Oggi, anche alla luce del conflitto Russo-Ucraino e della crescente contrapposizione tra blocco occidentale e orientale, le CRM sono una delle priorità chiave dell’Agenda politica nazionale ed europea”, ha detto Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti, presentando lo Studio dal titolo “Le opportunità per la filiera dei RAEE all’interno del Critical Raw Materials Act. “Le Materie Prime Critiche sono elementi imprescindibili di nove tecnologie chiave che rientrano in quattro settori strategici per il futuro: Energie rinnovabili, Mobilità elettrica, Digitale, Difesa e Aerospazio. Il tema è vitale per l’Europa che, per un terzo delle CRM censite, dipende totalmente dalle importazioni i Paesi terzi. La dipendenza, unita alla crescente domanda e alla rilevanza di tali Materie per il settore produttivo, rende vulnerabili le catene del valore”, ha spiegato Tavazzi. L’esperto ha inoltre ricordato che: L’Europa ha attualmente censito 34 Materie Prime Critiche, mentre erano solamente 14 nel 2011. Su questo perimetro allargato va ad inserirsi il Critical Raw Materials Act (CRMA) con l’obiettivo di definire un quadro normativo per garantire un approvvigionamento più sicuro, diversificato e sostenibile delle CRM, rafforzando la circolarità all’interno della catena del valore”. Un passo fondamentale se si pensa che la produzione industriale italiana dipende, infatti, per 686 miliardi di euro (pari al 38% del PIL al 2022) da Paesi terzi per l’approvvigionamento dei materiali strategici. Uno scenario che mette in evidenza criticità e rischi se si pensa che, in un solo anno, tale esposizione è cresciuta del 22% (nel 2021 erano 564 miliardi di euro con un’incidenza complessiva sul PIL di circa il 33%). “Se per l’Europa questi temi sono vitali – ha aggiunto Tavazzi – per l’Italia lo sono ancor di più. Siamo il primo Paese nell’Ue-27 per incidenza delle Materie Prime Critiche sulla produzione industriale”.

 

La riflessione degli esperti
La tavola rotonda, moderata da Emilio Cozzi, Giornalista, Autore e divulgatore scientifico, ha riunito importanti esperti della sostenibilità e dell’economia circolare. Barbara Clementi, Dirigente Divisione III – Energie rinnovabili del MIMIT, ha illustrato il lavoro del tavolo nazionale sulle Materie Prime Critiche: “Un team interistituzionale che riunisce i principali attori coinvolti nel mondo delle CRM e che ha obiettivi sfidanti affidati a quattro gruppi di lavoro denominati, rispettivamente Fabbisogni, Mining, Ecodesign e Urban Mining”. Claudia Brunori, Vicedirettore per l’Economia Circolare di ENEA, ha messo in evidenza il fenomeno della mancanza di impianti di trattamento RAEE in grado di garantire il riciclo di CRM. “Un caso che non riguarda solo l’Italia, ma che si estende a tutti gli Stati dell’Ue. Per produrre CRM abbiamo bisogno di impianti più piccoli basati su tecnologie idrometallurgiche”. Per Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE: “Quando, sui RAEE, l’Italia raggiungerà i volumi di raccolta dei principali Paesi europei, contribuirà per il 25% al fabbisogno di Materie Prime Critiche. Come ci arriviamo? Il primo passo è comunicare, perché gli italiani non sanno cosa sono i RAEE e come si fa la raccolta differenziata di questi rifiuti; il secondo è semplificare e amplificare le modalità e i loghi di raccolta; il terzo passo è rendere la normativa italiana sui RAEE praticabile e semplice. Abbiamo bisogno, infine, di controlli su tutta la filiera per limitare le azioni illecite o illegali”. Pier Luigi Franceschini, Innovation Hub Director, EIT RawMaterials CLC South, ha evidenziato come in Europa ci si stia muovendo troppo lentamente sul tema delle Materie Prime Critiche, ricordando l’operato dell’European Raw Materials Alliance (ERMA). “A livello globale – ha detto Franceschini – entro il 2030, avremmo bisogno di 2,5 tonnellate di carbonato di litio, delle quali 800 mila solo in Europa. Se i progetti identificati da ERMA fossero implementati, potremmo arrivare a soddisfare fino al 40% della domanda europea di litio”.

 

Il “grazie” del MASE e l’approfondimento di ENEA
Al termine della tavola rotonda, Silvia Grandi, Direttore Generale della Direzione Economia Circolare del MASE, ha ringraziato Erion per la sua azione e la scelta di presentare il proprio Bilancio di Sostenibilità. “Il tema – ha detto Grandi – è integrato con politiche come quella della certificazione che ci suggerisce di andare oltre i numeri per dirigerci verso modelli capaci di offrire una visione completa del Sistema Italia. Alla fine, non è il risultato, ma il percorso che conta, non solo per le aziende, ma anche per le amministrazioni pubbliche”. In chiusura dei lavori, Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, è ritornato sugli scenari geopolitici riguardanti le Materie Prime Critiche affrontando il tema della dipendenza dalla Cina: “Un Paese – ha dichiarato Morabito – che ha sviluppato una politica industriale aggressiva. Lo si nota, soprattutto, se si guarda al settore della mobilità elettrica che ha necessità di litio, cobalto e grafite: materiali che importiamo, rispettivamente da Australia, Repubblica Democratica del Congo e Cina. Il litio australiano – ha precisato Morabito – viene lavorato in Cina, che detiene il 70% della produzione mondiale di litio raffinato. Sulle 17 miniere di cobalto in RDC ben 15 sono cinesi. Lo strumento per garantire l’indipendenza si chiama Critical Raw Materials Act che, però, dev’essere molto più ambizioso quando stabilisce che almeno il 15% delle CRM deve venire da attività di recupero e riciclo. Credo che questa percentuale debba essere molto più elevata”.

 

Rivedi on-demand l’evento del 13 giugno 2023.

Erion Energy e le sfide del Regolamento europeo sulle batterie

Erion Energy e le sfide del Regolamento europeo sulle batterie

Intervista a Laura Castelli, Direttore Generale del Consorzio, sulle prospettive e gli obiettivi fissati dalla normativa che nei prossimi anni regolerà uno dei settori chiave della transizione energetica. “Dobbiamo creare un sistema efficiente in grado di gestire l’enorme ondata di rifiuti che si genererà, e migliorare le performance di raccolta e riciclo delle batterie a fine vita”. Per questo abbiamo creato il progetto “Raccoglile TUtte!”

L’Unione europea è pronta ad approvare in via definitiva il nuovo Regolamento Europeo sulle Batterie, una norma che promette di rivoluzionare uno dei settori strategici della transizione energetica. Erion Energy ha seguito da vicino l’iter legislativo della misura proposta dalla Commissione europea, promuovendo anche uno Studio sul tema realizzato dalla società di consulenza dss+. A pochi giorni dall’ultimo riesame sul testo della proposta da parte del Consiglio Ue, ErioNews ha intervistato Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy, per conoscere le prospettive e le iniziative del Consorzio in vista di questo storico cambiamento.

 

Dopo anni di attese, lo scorso 14 giugno il Parlamento Europeo ha avviato il primo passaggio di approvazione del Regolamento, che dovrà ora passare l’esame del Consiglio e poi sarà pubblicato definitivamente. Potremmo essere di fronte, al 99%, a quello che sarà il testo definitivo. Che cosa cambierà nel settore con l’entrata in vigore del nuovo pacchetto di norme?
Il D.Lgs. 188/2008, che attua la Direttiva 2006/66/CE, costituisce oggi la normativa di riferimento in Italia sulle batterie. Tale strumento normativo regolamenta solo parzialmente la filiera concentrando i principali adempimenti sulla gestione del fine vita e sul contenuto di alcune sostanze chimiche all’interno dei prodotti. Il Regolamento, invece, disciplinerà l’intero ciclo di vita delle batterie: dalla culla alla culla.

Quali sono le novità più importanti previste dalla Commissione?
La prima è sicuramente la modifica dello strumento utilizzato dall’Unione europea: si passa da una Direttiva a un Regolamento, scelta che garantirà applicazioni delle prescrizioni più uniformi per tutti gli operatori economici dell’Ue e maggiore omogeneità del mercato interno.
Allineandosi alla transizione energetica in atto, il Regolamento introduce una nuova classificazione delle batterie che aggiunge alle attuali tre categorie (portatili, per autoveicoli e industriali) altre due strettamente collegate all’evoluzione della tecnologia degli ultimi anni: batterie per le auto elettriche (electric vehicles, EV) e per i mezzi di trasporto leggeri (light means of transport, LMT).

Come saranno le batterie del futuro?
Il Regolamento introduce requisiti importanti: di sostenibilità ambientale, come la dichiarazione dell’impronta di carbonio, gli obiettivi minimi di contenuto riciclato e parametri di prestazione e durabilità; di etichettatura, marcatura e informativi come il Digital Product Passport; di due diligence per garantire un’etica nella catena di approvvigionamento delle materie prime; di gestione del fine vita come i nuovi obiettivi per i tassi di raccolta, per l’efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali.

Si cambia da subito?
Non proprio. La timeline di applicazione delle misure previste dal Regolamento è molto variegata: si partirà, nel 2024, con la Carbon Footprint Declaration per le batterie EV e il Battery Management System, e si finirà nel 2031 con il contenuto minimo riciclato all’interno dei prodotti. È una strada lunga, con tanti step, e riguarda tutti: dai produttori agli impianti di trattamento. Tutti noi attori della filiera ci aspettiamo inoltre che vengano introdotti strumenti normativi nazionali di armonizzazione tra la vecchia e la nuova normativa.

Quali sono le principali novità che il Regolamento introdurrà nella filiera dei Rifiuti di Pile e Accumulatori della quale Erion Energy fa parte?
Le più importanti sono due. La prima riguarda l’obiettivo di raccolta delle pile portatili, che andrà dall’attuale 45% dell’immesso sul mercato, al 73% entro il 2030. Il secondo grande impatto riguarda il tasso di ritorno delle batterie LMT (una delle nuove classi introdotte dal Regolamento), che partirà da 0 e dovrà arrivare al 61% entro il 2031.

Cosa pensa Erion Energy dei cambiamenti previsti dalla nuova normativa e quali sono le prospettive che immagina?
Il sistema che gestisce il fine vita delle batterie in Italia oggi non è efficace: si raccolgono ancora pochi rifiuti rispetto ai volumi immessi sul mercato e gli impianti di trattamento gestiscono quantità e chimiche limitate. Nei prossimi anni, anche in vista della crescita della e-mobility, verranno vendute milioni di batterie e questo ci deve incoraggiare a creare un sistema efficiente e più efficace in grado di gestire l’enorme ondata di rifiuti che si genererà. Dall’altro lato è necessario migliorare le performance di raccolta e riciclo dei rifiuti che ci sono già, ma che non riusciamo a intercettare, come quelli delle pile portatili. È fondamentale sensibilizzare i cittadini al corretto conferimento e migliorare la gestione dell’intero sistema. Il nuovo Regolamento può sicuramente rappresentare uno strumento per rivoluzionare questi scenari.

Erion Energy sta già promuovendo questo cambiamento l’iniziativa “Raccoglile TUtte!”. Di che cosa si tratta?
È un programma che nasce con l’obiettivo di rispondere in modo concreto e proattivo agli importanti target di raccolta imposti dall’attuale normativa e che, nei prossimi anni, diventeranno ancora più sfidanti con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento. “Raccoglile TUtte!” comprende due iniziative strategiche: “Energia al cubo” che mira a sensibilizzare i cittadini sui comportamenti virtuosi e “Una Pila al giorno” che punta ad incrementare la raccolta di Rifiuti di Pile e Accumulatori portatili (RPA-P) proveniente dal canale volontario, ovvero quello costituito dai Produttori e dai partner di Erion Energy su tutto il territorio nazionale.

Partiamo da “Energia al Cubo”.
Si tratta di un progetto sperimentale partito nel 2022 in diversi Comuni italiani, grazie alla collaborazione con aziende municipalizzate attive sui territori coinvolti nell’iniziativa. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile portatili a fine vita. Abbiamo creato diverse tipologie di eventi: attività di formazione, informazione e gioco all’interno delle scuole elementari e medie, per sensibilizzare le nuove generazioni e le loro famiglie. Quest’anno stiamo cercando di fare un passo in più, portando Energia al Cubo” in altre città e altri istituti scolastici dove riproporremo le iniziative che hanno riscosso maggior successo nel 2022.

Cosa puoi dirci di “Una Pila al giorno”?
L’iniziativa è stata lanciata all’inizio del 2023 con l’obiettivo di aumentare la raccolta volontaria dei Rifiuti di Pile e Accumulatori portatili. Il progetto coinvolge i Produttori del Sistema Erion, ai quali abbiamo fornito delle colonne brandizzate da collocare all’interno delle loro sedi allo scopo di organizzare una raccolta responsabile dei RPA-P insieme ai loro dipendenti. “Una Pila al giorno” comprende un’attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a questi ultimi, ai quali è stata consegnata la scatolina “Energia al Cubo” per facilitare la raccolta domestica delle pile a fine vita. Il progetto promette bene e presto accoglierà nuovi soggetti che hanno espresso l’interesse a partecipare.

CIRC-UITS, CE-RISE e Parsival: Erion entra i tre nuovi progetti europei di ricerca

CIRC-UITS, CE-RISE e Parsival: Erion entra i tre nuovi progetti europei di ricerca

Nel corso dei prossimi anni, il nostro team Strategic Development & Innovation sarà impegnato, all’interno di importanti partnership internazionali, nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per migliorare la riciclabilità dei RAEE

Contribuire all’innovazione tecnologica nella filiera dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori, per ottimizzare la riciclabilità delle materie prime in essi contenuti e il loro impiego in nuovi cicli produttivi. È uno degli obiettivi del team Strategic Development & Innovation (SDI) di Erion, che ha aperto il 2023 aggiudicandosi tre nuovi progetti di ricerca europei in partnership con prestigiose Università internazionali e importanti imprese del comparto tecnologico.

CIRC-UITS: migliorare il riciclo e il riutilizzo dei semiconduttori contenuti nelle schede elettroniche dei RAEE e nella componentistica del settore automotive
Si intitola CIRC-UITS (acronimo di Circular Integration of independent Reverse supply Chains for the smart reUse of IndusTrially relevant Semiconductors) ed è il progetto co-finanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon Europe che punta a sviluppare e testare soluzioni innovative per il riciclo e il riutilizzo dei semiconduttori contenuti nelle schede elettroniche dei RAEE e nella componentistica del settore automotive. Coordinato dal Politecnico di Milano, CIRC-UITS impegnerà, fino al 2026, venti partner internazionali in una serie di progetti pilota con l’obiettivo di sperimentare l’utilizzo di tecnologie digitali nei processi di recupero dei semiconduttori. In particolare, verranno sfruttate le potenzialità di sistemi come l’Intelligenza Artificiale, il Digital Twin e la Blockchain, per aumentare la circolarità e la sostenibilità della catena di valore dei semiconduttori. All’interno del progetto Erion sarà responsabile di un’azione pilota che riguarderà la selezione automatizzata delle schede elettroniche obsolete in un impianto di trattamento e lo studio di un loro possibile riutilizzo come pezzi di ricambio per nuove apparecchiature.

CE-RISE: aumentare la quantità di Materie Prime Critiche riciclate dai RAEE
Il progetto CE-RISE (Circular Economy Resource Information System), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, vedrà impegnati ben 22 partner internazionali, tra cui le Università di Oslo, Berlino e Leiden, fino al 2027, in una ricerca che punta ad aumentare la quantità di Materie Prime Critiche (CRM) riciclate dai RAEE. Alla base del progetto c’è l’idea di sviluppare e testare un sistema digitale informativo di raccolta e condivisione dati capace di valutare quali prodotti o componenti contenenti CRM possano essere riutilizzati, riparati o riciclati così come sarà richiesto dall’introduzione del Digital Product Passport. Il team SDI sarà coinvolto principalmente nelle attività pilota necessarie a testare le funzionalità del sistema CE-RISE per le filiere dei prodotti ICT, HVAC (riscaldamento, ventilazione e aria condizionata), pannelli fotovoltaici e batterie.

Parsival: consolidare una filiera di riciclo dei rifiuti fotovoltaici in Puglia ed Estremadura
Durerà fino al 2025 il progetto Parsival (PAnels Recycling to create SIlicon VALue chain) che vedrà impegnato il team SDI di Erion, insieme a otto differenti partner, nel test di tecnologie innovative volte a reintrodurre il materiale riciclato dai pannelli fotovoltaici in nuovi cicli produttivi. Focus del progetto sarà il riutilizzo del silicio riciclato in tre diverse applicazioni: batterie, produzione di ferroleghe e di nuovi pannelli fotovoltaici. Finanziato da EIT Raw Materials e coordinato dalla start-up 9-TECH, Parsival ha l’obiettivo di consolidare una filiera dedicata ai pannelli fotovoltaici in Puglia e nella Comunità autonoma di Estremadura, in Spagna. Territori, questi, entrambi caratterizzati da un’intensa presenza di pannelli fotovoltaici. Secondo le previsioni dei ricercatori di Parsival, nei prossimi 15 anni, la Puglia potrebbe generare circa 300.000 tonnellate di rifiuti fotovoltaici, mentre sarebbe di circa 380.000 tonnellate la stima relativa all’Estremadura. Parsival punta alla verifica di nuove tecnologie dedicate sia alla preparazione per il riutilizzo sia al riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Gli esperti di Erion si occuperanno principalmente di studiare la qualità, la quantità e le previsioni future dei flussi di rifiuti, collaborando, inoltre, alla valutazione della fattibilità di un impianto di ricondizionamento e riciclo dei rifiuti fotovoltaici.