Le sfide e le opportunità del nuovo Regolamento europeo sulle batterie

Le sfide e le opportunità del nuovo Regolamento europeo sulle batterie

Il 9 novembre 2022 Erion Energy ha presentato a Ecomondo uno Studio sulle novità che verranno introdotte dal nuovo Regolamento che disciplinerà per la prima volta l’intero ciclo di vita delle batterie. Sul palco i partner del progetto di sensibilizzazione “Energia al Cubo”

“Oggi scopriremo quelle che sono le principali novità che toccheranno la filiera delle pile e accumulatori con una Ricerca sul nuovo Regolamento europeo. Vi racconteremo il progetto “Energia al Cubo e ospiteremo una tavola rotonda a cui parteciperanno i principali attori del sistema”. È iniziato con queste parole di Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy, l’evento Batterie, il Regolamento Europeo e le sfide per l’intera filiera, organizzato il 9 novembre 2022 nella cornice di Ecomondo dal nostro Consorzio per la gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori.

Lo studio sul nuovo Regolamento europeo sulle batterie
I lavori della giornata, moderati da Raffaele Lupoli, Direttore editoriale di EconomiaCircolare.com, sono stati aperti dai saluti di Silvia Grandi, Direttore generale economia circolare del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica: “Il tema di oggi è molto importante, come ministero stiamo seguendo molto da vicino tutte le novità sulla filiera delle batterie”. Una filiera che sarà coinvolta nell’applicazione della nuova normativa al centro dello studio “Il Regolamento Europeo e le sfide per la catena del valore” realizzato, e presentato nel corso dell’incontro, da Federico Magalini, Director Sustainability Services UK & Italy dss+. “C’e da correre – ha esordito Magalini – perché nel mondo delle batterie la domanda di energia è destinata a crescere con un passo importante”. Il ricercatore ha poi elencato le novità che saranno introdotte dal nuovo Regolamento che, per la prima volta, contempleranno l’intero ciclo di vita delle batterie: dalla fase dall’eco-progettazione alla produzione, dal ricondizionamento all’approvvigionamento dei materiali di produzione. Saranno inoltre disciplinate nuove categorie di batterie – come quelle dei mezzi elettrici – e innalzati i tassi di riciclo per le pile portatili e per i veicoli leggeri della e-mobility. Tra le novità principali ricordate da Magalini ci sarà anche l’obbligo di calcolare l’impronta di carbonio per la produzione di nuove batterie, il rispetto dei requisiti sulla durabilità delle celle, l’introduzione nuovi criteri per la marcatura tramite QR code e l’istituzione del Digital Product Passport “che permetterà – ha detto l’esperto – di accedere in qualunque momento alle informazioni su ogni batteria immessa sul mercato”.

Un’opportunità per raccogliere materie prime critiche
Mattia Pellegrini, Capo unità della Direzione Generale Ambiente alla Commissione Europea, ha spiegato la genesi del Regolamento. “La vecchia Direttiva del 2006 aveva due limitazioni: la prima era quella di trattare solo il fine vita del prodotto; la seconda era quella di considerare solo le batterie portatili. Oggi i flussi più importanti sono quelli delle batterie per le auto elettriche e quelle industriali. C’è un’opportunità enorme di catturare le materie prime critiche come il cobalto, la grafite, il nichel e il litio contenute nei rifiuti di questi prodotti. Per questo motivo abbiamo pensato allo strumento del Recicled Content, cioè l’obbligo di un contenuto riciclato per le batterie prodotte dal 2030. L’Europa sarà uno dei mercati più importanti sia nella produzione che nell’utilizzo; quindi, è normale che si aggiorni il framework legislativo”. Uno dei temi affrontati da Stefano Soro, Capo unità Green and Circular Economy presso la Commissione Europea è stato quello del Digital Product Passport: “È una dimostrazione del fatto che la proposta di Regolamento sulle batterie è un apripista per un nuovo modo di fare legislazione sui prodotti basato su un sistema di successo, tutto europeo, che è quello dell’ecodesign. Passiamo da un approccio incentrato sulla fase d’uso a un approccio sull’intero ciclo di vita: dalla concezione del prodotto, al mix energetico della produzione al fine vita. Il passaporto digitale è la pietra angolare di questo sistema”.

Il progetto “Energia al Cubo”: le iniziative delle città coinvolte
Sensibilizzare i cittadini al corretto conferimento delle pile a fine vita e aumentarne la raccolta, è l’obiettivo del progetto “Energia al Cubo” promosso da Erion Energy su diversi territori nazionali. Il focus sull’iniziativa spiegato dal Project Manager di Erion, Filippo Stringa: “Ci siamo resi conto che il rifiuto di pile è tanto piccolo da finire nell’indifferenziata o da rimanere nelle case degli italiani. Per correggere questa pratica, abbiamo lanciato sei progetti pilota, con la distribuzione delle scatoline per la raccolta domestica delle pile usate e un piano d’informazione verso i cittadini”. Nicola Ciolini, di Alia Servizi Ambientali S.p.A. (uno dei sei partner del progetto) ha raccontato: “A Firenze abbiamo distribuito trentamila scatoline e realizzato 14 nuovi punti di raccolta nelle scuole, affiancando un’attività di informazione dedicata ai ragazzi. Ci aspettiamo di allargare il progetto a tutto il territorio gestito da Alia per un bacino di utenza di 1 milione e 700mila persone”. Antonino Di Palma, Terra delle Sirene S.p.A. ha spiegato come “A Massa Lubrense abbiamo distribuito diecimila scatoline e rafforzato i punti di raccolta sul territorio. A questo abbiamo associato una campagna di comunicazione e una gara di raccolta nelle scuole”. Cinzia Turchetti, del Gruppo Hera ha raccontato che l’avvio “Del progetto pilota nella provincia di Rimini si è svolto con due iniziative: ad agosto nel comune di Misano Adriatico con la distribuzione di 7.200 scatoline; la seconda con un concorso che fino al prossimo 15 dicembre coinvolgerà numerosi cittadini”. Infine, Daniela Sangalli, dell’Impresa Sangalli Giancarlo & C.: “Nei comuni di Varese e Sesto San Giovanni abbiamo distribuito 16.500 scatoline, posizionato 285 colonnine di raccolta e 90 contenitori stradali zincati”.

Le voci di istituzioni, imprese e associazioni
Rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle imprese e delle Associazioni, sono stati i protagonisti della tavola rotonda finale che ha ospitato un focus sui cambiamenti previsti nei vari settori dal nuovo Regolamento. Per Riccardo Viselli di Utilitalia “Questo Regolamento affronta l’economia circolare come dovrebbe essere affrontata, perché c’è stato spesso l’equivoco che l’economia circolare dovesse riguardare solo la gestione dei rifiuti, in realtà sappiamo che quando un oggetto diventa un rifiuto se non è facile smontarlo e riciclarlo non si possono fare miracoli”. Amanda Rosato del MISE, ha chiarito che “In questa fase di negoziazione stiamo cercando di far sì che tutte le previsioni siano ragionevoli nelle tempistiche e nelle modalità, senza fissare obiettivi stellari che impediscano di raggiungere il risultato”. Federico Vitali di FAAM ha aggiunto: “Per quanto ci riguarda come impresa ben venga il Regolamento al posto del decreto perché riteniamo che un’uniformità a livello europeo sia fondamentale. Noi in Italia siamo un po’ più attenti rispetto ad altri Paesi e per le nostre imprese non è possibile competere se non ci sono regole uguali per tutti”. Infine, Claudia Chiozzotto di Altroconsumo ha ricordato: “Il Regolamento introduce il passaporto digitale che è un passaggio che riteniamo utile per la vera spinta alla circolarità del settore: nel momento in cui la filiera si passa le informazioni abbiamo più uno strumento per dare impulso alla circolarità di questi rifiuti”.

Ricarica auto elettriche, Motus-E: “Facile.it ed altri studi presentano una visione fuorviante per famiglie e imprese”

Ricarica auto elettriche, Motus-E: “Facile.it ed altri studi presentano una visione fuorviante per famiglie e imprese”

Lo scrive in un comunicato stampa la associazione nazionale costituita per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica

“La ricerca pubblicata da Facile.it, così come altri studi sui costi di ricarica, pubblicati in queste ore, rappresentano solo una visione parziale della realtà”. È quanto scrive in un comunicato stampa Motus-E, la prima associazione in Italia costituita per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica.

“È per questo che riteniamo – si legge nella nota – che i risultati siano fuorvianti per i consumatori e le imprese. Lo afferma Motus-E, l’associazione che raccoglie gli stakeholders della mobilità elettrica, commentando la ricerca “Auto elettriche: +161% per una ricarica”.

“Il costo dell’elettricità su cui si basano i calcoli di Facile.it (che prendiamo ad esempio) – scrive ancora Motus-e – fa riferimento esclusivamente all’energia elettrica acquistata da un cliente domestico con un prezzo volatile e non tiene in considerazione né coloro che hanno una tariffa bloccata, né coloro (che ormai superano il milione di autoproduttori) che, grazie ad un impianto fotovoltaico, azzerano o abbattono i costi dell’energia. Nell’indagine, inoltre, non si fa cenno nemmeno a chi usufruisce di una tariffa flat per la ricarica pubblica, ovvero di un piano, soggetto ad abbonamento, in cui a fronte di una spesa fissa viene offerto al cliente un pacchetto di ricarica (utilizzabile anche in roaming tra i principali operatori). Con gli abbonamenti flat, infatti, le tariffe restano comprese tra i 0,31 e i 0,35 €/kWh. Se ricalcoliamo con questi dati anche la casistica del segmento B dello studio di Facile.it, con il consumo di 6,3 km/kWh per percorrere 1.000 km, a 0,35 €/kWh, otteniamo solo 55 € di costi invece di 85 €, a fronte degli 83 € per la benzina e dei 71 € per il diesel”.

“Sottolineiamo anche – conclude il documento – che i prezzi dei carburanti tradizionali sono stati scelti in un periodo diverso (ultima settimana di Settembre ‘22: benzina 1,633 €/l diesel 1,738 €/l), rispetto al quale sono già saliti (media ultima settimana disponibile 17 Ottobre ‘22: benzina 1.698 €/l diesel 1.833 €/l) di un ulteriore +4 e +8%.
Ricordiamo inoltre che attualmente il valore dei prezzi dei carburanti tradizionali è ancora fortemente scontato (di circa il 47%), altrimenti oggi saremmo agli stessi prezzi di marzo (circa 2,16 €/l per il diesel) ed a giugno avremmo superato i 2,3 €/l, mentre l’energia elettrica ha avuto solo l’esonero degli oneri di sistema, pari a circa 0,04€/kWh, paragonabili ad un 6% dell’attuale prezzo dell’energia.
Dobbiamo rammentare che la maggior parte delle persone che utilizzano spesso le infrastrutture di ricarica pubbliche sono proprio quelle che sottoscrivono abbonamenti flat.
La crisi energetica e il relativo aumento dei prezzi delle materie prime continuano a destare la nostra preoccupazione: la situazione è insostenibile per tante famiglie e imprese, al di là di come si spostano, e per questo confidiamo che il Governo Italiano e tutti i Ministri Europei convergano su una soluzione di mitigazione e di disaccoppiamento dal prezzo del gas il prima possibile. Ugualmente dannoso, però, può rivelarsi la diffusione di confronti dati parziali e fuorvianti”.

Laura Castelli: “In Italia si raccolgono solamente due batterie ogni dieci vendute”

Laura Castelli: “In Italia si raccolgono solamente due batterie portatili ogni dieci vendute”

Lo ha dichiarato il Direttore Generale di Erion Energy nel corso del Circular Talk dal titolo “Batterie e circolarità: un futuro in comune”, organizzato da EconomiaCircolare.com il 18 ottobre 2022

“In Italia il sistema ufficiale raccoglie solamente due batterie portatili ogni dieci vendute. C’è bisogno di più informazione ai cittadini e di incrementare i punti di raccolta”. Lo ha detto Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy, nel corso del Circular Talk “Batterie e circolarità: un futuro in comune” organizzato il 18 ottobre 2022 dal magazine EconomiaCircolare.com.

L’incontro, tenutosi online, ha ospitato gli interventi di specialisti del settore che hanno affrontato diversi aspetti legati al tema delle batterie e del loro riciclo: l’ecodesign, la definizione del loro ciclo di vita, l’efficienza energetica, la sostenibilità, nonché il recupero delle materie critiche contenute nei RPA e la necessaria riduzione degli impatti ambientali legati alle varie fasi produttive.

“Informare i cittadini e aumentare i punti di raccolta”
Castelli ha aperto il suo intervento sostenendo che per avere un corretto fine vita delle batterie servono “due attori fondamentali: uno è la raccolta e l’altro è il trattamento”. “La raccolta delle batterie portatili – ha dichiarato il Direttore Generale di Erion Energy – è uno dei grossi scogli che abbiamo in Italia. Se guardiamo alle famose “stilo”, scopriamo che oggi nel nostro Paese se ne raccolgono due ogni dieci vendute. Questa proporzione dà l’idea della lontananza tra la raccolta che avviene tramite canali ufficiali – ovvero quella effettuata da Consorzi come Erion Energy che assicurano un corretto trattamento – e quella che è la portata reale dei flussi di rifiuti. Sono ancora molte le batterie a fine vita che finiscono nel sacco nero della raccolta indifferenziata o nei contenitori della raccolta differenziata non destinati alle batterie. Questo dato – ha ricordato Castelli – ci dice che la prima grande scommessa per noi della filiera è quella di far capire al cittadino dove andare a conferire correttamente il rifiuto. Dobbiamo offrir loro informazione e tutti gli altri strumenti per rendere semplice l’operazione. Abbiamo bisogno di incrementare i punti di raccolta disponibili sul territorio, sia per favorire il processo di conferimento, sia per intercettare i flussi. Più rifiuti intercettiamo, più materiali abbiamo da dare agli impianti di trattamento. La maggior parte dei rifiuti di batterie generati in Italia vengono esportati all’estero, e non perché in Italia non ci piaccia trattare le batterie, ma perché allo stato dei fatti abbiamo volumi di raccolta così bassi da non giustificare investimenti impiantistici su tecnologie complesse quali sono quelle per il trattamento”.

“Trattare i rifiuti in Italia per mantenere nei nostri confini materie preziose”
Sul trattamento, definito da Castelli il “secondo attore del fine vita”, il Direttore di Erion Energy ha precisato: “Oggi, per trattare i nostri rifiuti, ci appoggiamo ad impianti francesi, tedeschi, spagnoli. A noi piacerebbe riportare il trattamento in Italia per tenere all’interno dei nostri confini le risorse critiche che vengono riciclate e che sono così tanto preziose. Nelle ultime due settimane siamo stati contattati da cinque impianti di trattamento americani e canadesi che hanno espresso l’interesse per le nostre batterie a fine vita. La volontà di Erion Energy è quella di garantire il più possibile la lavorazione di questi rifiuti sul territorio italiano, il che apporterebbe vantaggi in termini economici, ambientali e di accesso alle risorse critiche. A noi piacerebbe riuscire a incrementare i flussi di raccolta e aiutare gli imprenditori italiani a investire in impianti di trattamento”.

Il nuovo Regolamento europeo e le sfide per i sistemi EPR
Castelli ha poi parlato delle sfide legate al nuovo Regolamento europeo sulle Batterie che “chiude il cerchio del nostro discorso: dopo la raccolta e il trattamento, bisogna considerare la gestione delle materie prime recuperate. Il Regolamento prevede che all’interno dei nuovi prodotti siano presenti percentuali minime di materie prime originate da un processo di trattamento, ovvero materie riciclate. Sarebbe utile che chi produce in Italia e in Europa riuscisse ad approvvigionarsi di queste materie da impianti di trattamento italiani o europei. Un passaggio fondamentale per chiudere il cerchio della sostenibilità. Infine, c’è un ultimo elemento da considerare che è legato ancora alla fase di raccolta. Oggi viviamo sotto una direttiva europea che obbliga ogni Stato membro ad arrivare a un tasso di ritorno pari al 45% dell’immesso sul mercato, un target che salirà al 65% con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento. Attualmente, in Italia, il tasso di ritorno è pari a circa il 20% e questo numero rappresenta una sfida per i sistemi collettivi di Responsabilità Estesa del Produttore, come Erion Energy. Le aziende che rappresentiamo credono fermamente nella necessità di chiudere quel cerchio e di aumentare la raccolta: in questo modo proveremo a ottenere i risultati richiesti dal nuovo Regolamento”.

Batterie, con il nuovo Regolamento l’Unione Europea si prepara al futuro dell’elettrico

Batterie, con il nuovo Regolamento l’Unione Europea si prepara al futuro dell’elettrico

La proposta della Commissione europea sul nuovo Regolamento per le batterie può fare dell’Europa il leader nella produzione di batterie sostenibili. Bisogna però fare attenzione a garantire la competitività internazionale, e le norme su riciclo e due diligence avrebbero potuto essere più coraggiose

Quando è stata approvata la Direttiva Batterie nel 2006 vivevamo in un altro mondo, e non è un azzardo affermarlo. La rivoluzione della mobilità elettrica era solo agli inizi, mentre oggi le case automobilistiche europee devono farsi trovare pronte per il 2035, anno in cui potranno essere messe in commercio nei Paesi dell’Unione europea esclusivamente automobili elettriche. Le tecnologie di accumulo hanno fatto passi da gigante, e non era certo così pervasiva nella società la presenza di device alimentati a batteria, smartphone su tutti.

È evidente quanto fosse necessario un aggiornamento normativo e per questo, con molta probabilità entro la fine del 2022, la Direttiva 2006/66/CE sulle batterie e gli accumulatori sarà sostituita da un nuovo Regolamento. Già questa è una prima importante novità: il Regolamento è immediatamente applicativo in tutti gli Stati membri e non deve essere attuato dai singoli Paesi, evitando così le ormai note procedure di infrazione e difformità normative. L’Unione europea, in sostanza, vuole in tempi rapidi una legislazione chiara, esaustiva e conforme su un settore considerato imprescindibile.

Il Regolamento norma qualsiasi tipo di batteria, ma ovviamente le batterie delle auto elettriche occupano un posto in primo piano. E non potrebbe essere altrimenti. Le esigenze della transizione energetica diventano sempre più impellenti e tra gli strumenti individuati dal Green Deal c’è l’elettrificazione dei trasporti. Con l’inevitabile esplosione nei prossimi anni della domanda di automobili elettriche. E quindi di batterie: una delle componenti più energivore e con la maggior impronta di carbonio nell’intero processo produttivo. 

Un mercato interno delle batterie per combattere le emissioni

Questo sostanzialmente vuol dire tre cose, riassume Veronica Aneris, direttrice di Transport&Environment Italia, ong specializzata nella decarbonizzazione dei trasporti: “All’aumentare del numero di batterie deve corrispondere una crescita del tasso di riciclo delle stesse, la produzione di batterie non deve contribuire oltre un certo livello alle emissioni di anidride carbonica e l’estrazione delle materie prime necessarie alla loro produzione deve rispettare la cosiddetta due diligence, ovvero precisi vincoli ambientali e sociali per le aziende nell’intera filiera delle batterie”.

Leggi anche: Batterie, nuovo Regolamento dell’Unione europea: “Risolverà alcuni problemi, ma ne creerà di nuovi”

di Tiziano Rugi

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Batterie più sostenibili? La promessa della tecnologia agli ioni di alluminio

Batterie più sostenibili? La promessa della tecnologia agli ioni di alluminio

Uno studio pubblicato su Nature parte dalle prestazioni ambientali delle batterie agli ioni di litio per indirizzare lo sviluppo tecnologico sull’accumulo di energia verso obiettivi di sostenibilità

La transizione ecologica sarà accompagnata dall’innovazione tecnologica. Se questo assioma è vero, certamente riguarderà un punto centrale e controverso del cambiamento in corso che riguarda l’accumulo di energia. In parole povere parliamo di batterie. Specialmente quelle legate al nostro modo di muoverci, che già oggi è attraversato dalle prime novità. Tra monopattini, bici, scooter, auto e addirittura barche, il mondo dei trasporti del futuro non potrà che essere elettrico, tenuto conto anche dello stop del Parlamento europeo alla vendita di motori termici alimentati a benzina e diesel dal 2035. Sarà una vera rivoluzione, se pensiamo a quanto è stato dominante il motore a scoppio e i suoi derivati nello sviluppo umano.

Una rivoluzione a metà

Tuttavia, almeno per ora, si tratta di una rivoluzione a metà. Se il trasporto elettrico, infatti, riduce l’inquinamento locale abbattendo le emissioni di gas serra, non si può dire lo stesso del suo intero ciclo di vita che, specie in merito alla produzione e smaltimento delle batterie, implica l’uso di terre rare come litio e cobalto e può significare il rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente. E proprio su questo punto si cimenta la ricerca pubblicata di recente dalla rivista scientifica Nature dal titolo “Advancing battery design based on environmental impacts using an aqueous Al-ion cell as a case study”.

AI-ion vs Li-ion: di che parliamo?

Si tratta di uno studio sperimentale che riguarda una batteria acquosa agli ioni di alluminio (AI-ion) nel suo primo sviluppo. L’autrice dell’Università britannica del Southampton, Nicole Melzack, concentra la propria ricerca sull’impatto ambientale della produzione e dell’utilizzo delle batterie come metrica per lo sviluppo del loro design, tramite l’analisi del ciclo di vita, test di laboratorio e l’uso di grandi strutture come la Diamond Light Source per studi di diffrazione. Il suo lavoro, dunque, parte dall’assunto che la ricerca tecnologica sulle batterie debba contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile.

Leggi anche: Batterie, nuovo Regolamento dell’Unione europea: “Risolverà alcuni problemi, ma ne creerà di nuovi”

di Nicoletta Fascetti Leon

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Ecomondo 2022: Erion Energy presente con l’evento “Batterie, il Regolamento Europeo e le sfide per l’intera filiera”

Ecomondo 2022: Erion Energy presente con l’evento “Batterie, il Regolamento Europeo e le sfide per l’intera filiera”

L’appuntamento è per mercoledì 9 novembre 2022 dalle ore 14.00 alle ore 15.30 presso l’Innovation Arena – Hall sud del Quartiere Fieristico

In occasione della 25° edizione di Ecomondo, il Consorzio Erion Energy sarà presente con la conferenza: “Batterie, il Regolamento Europeo e le sfide per l’intera filiera” prevista per mercoledì 9 novembre 2022, dalle ore 14.00 alle ore 15.30, presso l’Innovation Arena – Hall sud del Quartiere Fieristico.

Uno studio sulle batterie promosso da Erion Energy
Un appuntamento importante, che vedrà sul palco differenti stakeholder, e che affronterà un tema sempre più decisivo per l’Europa e per l’Italia. La raccolta delle batterie, e il loro riciclo, rappresentano infatti una sfida importante per l’economia nazionale sotto il profilo del recupero delle materie prime strategiche per la nostra industria. Dopo il saluto del Direttore del Consorzio, sarà presentato lo Studio realizzato per Erion Energy dalla società di consulenza dss+, volto a indagare i differenti aspetti del nuovo Regolamento Europeo.

Il progetto “Energia al Cubo” sbarca a Ecomondo
Nel corso dell’evento verrà poi illustrato il progetto “Energia al Cubo”, l’iniziativa promossa da Erion Energy e dai suoi partner, attivi in varie città italiane, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare e incrementare la raccolta di pile portatili esauste. Il programma dell’appuntamento prevede anche una tavola rotonda, nella quale i diversi soggetti della filiera si confronteranno sulla tematica della gestione delle batterie.
Non solo… Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori, presiederà l’intera manifestazione con lo stand di “Energia al Cubo, da dove gli esperti di Erion racconteranno i dettagli del programma di sensibilizzazione e distribuiranno le “box gialle” per il conferimento delle pile esauste.

 

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“Greenwashing. La musica deve cambiare”, in diretta streaming il 14 ottobre dalle ore 17.00

“Greenwashing. La musica deve cambiare”, in diretta streaming il 14 ottobre dalle ore 17.00

L’evento – che si terrà durante l’International E-Waste Day – è organizzato da Erion per celebrare il suo secondo compleanno e quello del magazine EconomiaCircolare.com

Venerdì 14 ottobre 2022 Erion festeggerà il suo secondo compleanno e quello del magazine EconomiaCircolare.com con un evento speciale dal titolo “Greenwashing. La musica deve cambiare”.

L’appuntamento, che verrà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di Erion a partire dalle 17.00, è organizzato in concomitanza con l’International E-Waste Day 2022 e si annuncia come l’occasione per riflettere insieme ai rappresentanti della filiera e a quelli del settore imprenditoriale su uno dei fenomeni più diffusi, dibattuti e controversi del nostro tempo: il cosiddetto “ambientalismo di facciata”.

Una sorpresa di Chora Media e un’indagine Ipsos
Il programma del pomeriggio insieme si aprirà con un’esperienza particolare che coinvolgerà direttamente la nostra vista e il nostro udito e che vivremo insieme agli amici di Chora Media e a un ospite speciale. Saranno poi illustrati i risultati dell’indagine – realizzata da Ipsos per Erion – sui livelli di conoscenza, le opinioni e i comportamenti degli italiani in tema di RAEE ed RPA. L’evento ospiterà, successivamente, un momento di riflessione sui rischi correlati al greenwashing e su quanto sia fondamentale intervenire contro questa pratica affinché possa avverarsi una reale ed efficace transizione ecologica.

Il progetto “Training for circularity – WEEE Edition”
Seguirà la presentazione del progetto “Training for circularity – WEEE edition”, l’Academy – finanziata da Erion WEEE, e ideata e organizzata insieme a EconomiaCircolare.com ed Enea – per la formazione di nuove professionalità nel settore della gestione dei RAEE e nel campo del reporting, della comunicazione e del marketing per la sostenibilità e la circolarità. L’iniziativa è parte del programma di sensibilizzazione DireFareRAEE promosso da Erion WEEE.

 

Segui l’evento “Greenwashing. La musica deve cambiare” in diretta streaming il 14 ottobre 2022 a partire dalle ore 17 sul canale YouTube di Erion.

Grinner e FREE4LIB, Erion è fra i partner di due importanti progetti di ricerca europei sulle batterie

Grinner e FREE4LIB, Erion è fra i partner di due importanti progetti di ricerca europei sulle batterie

Rendere le batterie più sicure e riciclabili! Ecco gli obiettivi su cui si misureranno, insieme ad altre importanti realtà internazionali, gli specialisti del nostro Strategic Development & Innovation Team. I kick-off ad Atene e Valladolid

Si chiamano Grinner e FREE4LIB, e sono i due nuovi progetti europei di ricerca sulle batterie ai quali Erion prenderà parte con gli specialisti del Strategic Development & Innovation Team (SDI), guidato da Luca Campadello. Il 21 settembre 2022 si sono svolti, rispettivamente ad Atene e Valladolid, i kick-off dei lavori che andranno avanti fino al 2024 e al 2026.

Grinner, l’idea per ridurre la probabilità di incendi ed esplosioni delle batterie negli impianti di trattamento
Uno dei problemi più ricorrenti per la filiera dei rifiuti in tutta Europa è quello degli incidenti in impianti di trattamento causati dall’esplosione delle batterie contenute nei RAEE, Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Circostanza che si verifica quando, tali batterie, in particolare quelle agli ioni di litio (Li-ion) e quelle al nichel-metallo idruro (NiMH), non vengono separate dai prodotti che le contengono e insieme ad essi finiscono nei trituratori elettronici per il riciclo dei rifiuti. Sono proprio le sollecitazioni di questi macchinari sul corpo delle batterie a provocarne l’esplosione e a dare avvio a incendi più o meno importanti che, ogni anno, provocano ferimenti, prolungate interruzioni dei servizi, danni agli impianti, casi di emergenza e ingenti perdite di economiche.
L’obiettivo di Grinner è quindi quello di sviluppare una tecnologia, basata su sistemi di intelligenza artificiale e raggi X, in grado di individuare e selezionare preventivamente le batterie presenti nel flusso dei RAEE in ingresso negli impianti di trattamento. Tale processo, secondo quella che è l’idea dei ricercatori di Grinner, sarà completato dal lavoro di un braccio robotico in grado di rimuovere automaticamente e mettere in sicurezza le batterie dei RAEE prima che queste entrino con questi ultimi all’interno dei macchinari per la triturazione. In Grecia, per Erion, c’erano Giulia Sora (team SDI) e Alice Olgiati (team Communications & Marketing) che hanno incontrato gli altri sei partner di progetto. Si tratta di due istituti di ricerca, TWI Hellas e l’Università dell’Essex; due fornitori di tecnologia, Direct Conversion AB e LYNQ; un utilizzatore finale, GreenWEEE International SA e il WEEE Forum. Il principale compito del nostro team SDI sarà quello di studiare la composizione degli attuali flussi di rifiuti, per determinare la quantità e la qualità delle batterie in essi contenuti.

FREE4LIB: verso 6 nuovi processi di riciclo delle batterie al litio
Promosso da Horizon Europe fino al 2026, FREE4LIB è il programma che punta alla progettazione, lo sviluppo e la validazione di 6 nuovi processi per il riciclo delle batterie al litio (LIBs) a fine vita. Il nutrito gruppo di ricerca, composto da 22 specialisti provenienti da importanti aziende e organizzazioni internazionali, studierà la fattibilità di una nuova metodologia di smaltimento, una di pretrattamento e quattro di recupero dei materiali contenuti nelle batterie. Nel corso di FREE4LIB verranno inoltre sviluppate tecnologie innovative capaci di migliorare tre processi finalizzati al riutilizzo di metalli e polimeri e alla sintesi di elettrodi come Materie Prime Seconde per la fabbricazione di batterie più ecologiche. L’obiettivo di FREE4LIB è quello di raggiungere un recupero dei materiali efficiente e sostenibile così da incrementare l’approvvigionamento di risorse secondarie all’interno dell’Unione Europea. L’equipe di ricerca sarà, infine, impegnata nello sviluppo del Battery Passport, creando un “gemello digitale” della batteria per migliorare la tracciabilità dei processi legati al suo ciclo di vita. A Valladolid per Erion Energy c’erano Matilde Amadio e Filippo StringaStrategic Development & Innovation team. Sarà loro il compito di coordinare l’attività di Erion Energy all’interno di FREE4LIB. Il nostro Consorzio per la gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori contribuirà allo studio e all’analisi dell’attuale catena del valore delle batterie al litio; fornirà le informazioni necessarie allo sviluppo di processi di riciclo e riutilizzo dei materiali che compongono le batterie e indagherà le best practices riguardanti l’imballaggio, la sicurezza e il trasporto delle LIBs.

“Ecodesign the future: batteries edition”. Il corso gratuito dedicato all’eco-progettazione delle batterie

“Ecodesign the future: batteries edition”. Il corso gratuito dedicato all’eco-progettazione delle batterie

Torna il workshop progettuale, ideato e organizzato da Economiacircolare.com e Erion energy, per la formazione dei designer del futuro. L’edizione in attivazione, gratuita e aperta a 30 studenti/esse e giovani laureati/e, si focalizza sull’eco-progettazione di batterie e dei sistemi di ricarica

Ancora pochi giorni per presentare la propria candidatura per “Ecodesign the Future: batteries edition – workshop progettuale di design per la sostenibilità, la seconda edizione del corso di alta formazione ideato e organizzato da Economiacircolare.com in collaborazione con Erion Energy.

Il percorso formativo, patrocinato dall’ADI Design Museum, dall’ISIA Roma Design e dal Poliarte Accademia di Belle Arti e Design, è finalizzato alla pratica e alla cultura dell’eco-progettazione in ottica di economia circolare e, in questa edizione, alla realizzazione di proposte di progetto e prototipi sul tema delle batterie e dei sistemi di ricarica.

L’iniziativa è gratuita e rivolta a 30 giovani, studenti e studentesse e neolaureati/e in discipline progettuali, ingegneristiche, manageriali, economiche, scientifiche e umanistiche.

Il corso, che si terrà online dal 18 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, si compone di 50 ore tra didattica frontale e workshop progettuale, in cui gli allievi e le allieve avranno la possibilità di apprendere buone pratiche legate all’economia verde e circolare, in grado di accompagnare le attività produttive, in particolare di pile e accumulatori, verso percorsi di eccellenza progettuale e di piena circolarità. Sessioni di lavoro virtuale saranno parte dello svolgimento dei programmi, insieme a laboratori su singoli temi che potranno essere svolti anche in piccoli gruppi di lavoro.

Docenti ed esperti del settore

Ad accompagnare gli allievi e le allieve saranno: Luigi LanuzzaEnel X Inn & Prod Lab; Silvia Bodoardo, Electrochemistry Group, DISAT – Dip. Applied Science and Technology, Politecnico di Torino; Gianmarco Bressanelli, Ricercatore, Laboratorio RISE Università degli Studi di Brescia; Paolo Crescenti, Designer, docente del Politecnico di Milano e dell’ISIA Roma Design; Elisa Delli Zotti, Service and graphic designer, docente dell’ISIA Roma Design; Giovanni Dotelli, Professore di Scienza e Tecnologia dei Materiali – Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”, Politecnico di Milano; Natalia Marzia Gusmerotti, Ricercatrice Dipartimento Management e Diritto, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, affiliato della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Marco Ottaviani, Consulente per gli aspetti regolamentari, ambientali e di sicurezza delle batterie, Coordinatore di Area Ambiente di ANIE-CSI, Marco Pietrosante, Designer e docente universitario, Raffaele Lupoli, Giornalista e direttore editoriale EconomiaCircolare.com e da FIB FAAM – Gruppo SERI Industrial, un esperto di repurposing e riciclo delle batterie.

Leggi anche: Il caldo? Fa male anche alle batterie: quali rischi?

di redazione EconomiaCircolare.com

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Ecodesign: l’importanza della formazione per la transizione ecologica

Ecodesign: l’importanza della formazione per la transizione ecologica

Il 14 settembre 2022 Erion ed EconomiaCircolare.com hanno affrontato l’argomento all’interno della Digital Green Week di Ecomondo. Danilo Bonato, Direttore Generale di Eco: “Bisogna concepire prodotti e servizi che siano in grado di favorire modelli circolari”

Mercoledì 14 settembre 2022 si è svolto “Ecodesign the future. Imparare a progettare la circolarità”, il nuovo Circular Talk organizzato da EconomiaCircolare.com insieme ad Erion.

L’evento online, organizzato nell’ambito Digital Green Week di Ecomondo, ha ospitato una tavola rotonda sui temi dell’eco-progettazione, del design sostenibile e dell’importanza dei processi e della logistica per un impiego più responsabile delle risorse e per la riduzione dei rifiuti. Un tema centrale della discussione è stato quello della creazione di percorsi formativi finalizzati alla pratica dell’economia circolare, anche valorizzando le opportunità offerte dai fondi europei e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’importanza della formazione per la transizione ecologica
“Formare e informare risultano due questioni essenziali per un cambio di paradigma che in questo momento risulta essenziale e urgente non più rimandabile”, ha detto Laura Greco, Responsabile Formazione del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA). “La transizione ecologica ci richiede una rivoluzione culturale che necessita di una rivoluzione di punti di vista sulla sostenibilità e sul digitale. Per costruire questa rivoluzione bisogna partire dal piccolo e deve essere accompagnata da una nuova relazione tra uomo e natura”. Il designer Marco Pietrosante ha affrontato il tema del ruolo dell’eco-progettazione per lo sviluppo della circolarità, sostenendo che “Il design del mondo dell’industria ha la specificità di essere una materia che si occupa di contemporaneità. La questione ecologica è inscindibile dalla questione sociale. Per questo motivo, all’espressione transizione ecologica preferisco quella di transizione umana”. Quello della formazione non accademica è stato il focus dell’intervento di Speranza Boccafogli, Direttrice Generale di Sinergie che ha ricordato come “dagli anni Ottanta in Italia si assiste a una progressiva perdita di competenze di natura tecnica ed è stato uno dei motivi di declino della nostra industria e dei nostri servizi. La politica e i Media hanno iniziato a considerare negativamente le scuole professionali, esaltando la formazione dei licei. Si è perso dunque un collegamento tra formazione e lavoro. I corsi professionalizzanti devono diventare di moda ed essere considerati smart”.

Educare alla sostenibilità: lo chiedono le aziende
Come il mondo delle imprese percepisce l’esigenza delle nuove figure professionali. Come dovrebbero evolversi? Per Maurizio Bernardi, Presidente di Erion Packaging: “La ricerca della sostenibilità è diventato un elemento prioritario nella strategia delle imprese che nel corso degli anni hanno formato al proprio interno team di lavoro capaci di portare competenze e soluzioni eterogene e creative a problematiche sempre più differenti”. Il Presidente di Erion Packaging ha chiuso il suo intervento ricordando Ecodesign The Future – Packaging Edition (il corso di alta formazione sull’eco-progettazione degli imballaggi promosso insieme a EconomiaCircolare.com) come “un’iniziativa concreta per la creazione di un tavolo comune tra il mondo delle imprese, rappresentate da Erion, e il mondo della formazione”. Roberto Magnaghi, Direttore Generale di Erion Packaging, ha evidenziato come “Il packaging è un prodotto trasversale che è composto da vari elementi e materiali, e dev’essere approcciato all’interno di una filiera specifica e di un percorso che parte dalla produzione e arriva al fine vita quindi fino alle operazioni di riciclo e recupero. I ragazzi di Ecodesign The Future hanno affrontato questo percorso in maniera trasversale, ricordandosi di un altro aspetto molto importante: coniugare le loro idee di eco-design con la salvaguardia dell’essenza dell’imballaggio che è quella di proteggere, conservare, trasportare le merci fino al punto vendita”.

Danilo Bonato: “Siamo pronti a partire con Ecodesign The Future – Batteries Edition”
Una missione riuscita ai tre progetti vincitori di Ecodesign The Future: Expo-Pallett, Ex-Box e Coltipack, che durante l’incontro online sono stati raccontati dai membri dei team che li hanno pensati e prodotti. “Giovani talenti che sono stati capaci di creare valore”, li ha definiti Danilo Bonato, Direttore Generale di Erion Compliance Organization e protagonista dell’ultimo intervento di giornata. “Il loro lavoro e l’intero progetto hanno avuto l’ambizione di guardare al futuro e all’economia circolare. Oggi, il vero elemento di novità è l’ecodesign: concepire prodotti e servizi che siano in grado di favorire modelli circolari. Da questo punto di vista, il corso d’alta formazione ha avuto un ruolo straordinario e ci ha dato una grande soddisfazione. Erion Energy, il nostro consorzio che si occupa del fine vita delle batterie e degli accumulatori, è pronto a partire con una seconda edizione del corso che avrà come focus proprio le batterie. Un tema fondamentale visto l’imminente arrivo di un nuovo Regolamento Europeo che sconvolgerà l’intero sistema della catena del valore delle batterie: dalla loro produzione alla gestione del loro fine vita, passando per il passaporto digitale e al loro impiego nella mobilità elettrica”. Bonato ha poi ricordato che “Erion Energy sarà presente a Ecomondo con un evento importante in cui presenteremo tutti i nostri progetti e uno stand che ci darà la possibilità di incontrare i visitatori che avranno voglia di approfondire quello che noi facciamo per la gestione eco-sostenibile delle batterie”.

 

Le candidature per partecipare a Ecodesign The Future – Batteries Edition sono aperte fino al 30 settembre. Il bando e i form di partecipazione sono sul sito di EconomiaCircolare.com.